lunedì, ottobre 16, 2006

Giorgio Faletti "Fuori da un evidente destino" Baldini Dalai e Castaldi 18.90€
Eccoci qua a parlare di un libro che poteva essere un giallo e non lo è stato, un libro che poteva addirittura essere "de paura" e non lo è stato, un romanzo scorrevole come gli altri due, e non lo è stato, un po' vorrei ma non posso, come la serie 1 della BMW per capirsi.
L'autore, che ai più non piace perchè deve evidentemente scontare la colpa di non essere stato sempre e solo uno scrittore, personalmente non mi dispiace; "Io uccido" l'ho proprio divorato, anche perchè era scritto nello stesso modo in cui anche J. Deaver imposta i suoi gialli, e anche lui è uno dei miei autori preferiti. In "Niente di vero tranne gli occhi" la velocità era già rallentata e nonostante non mi piacesse tanto quanto il primo, era comunque carino pur se completamente surreale, quindi un bel libro da ombrellone, meglio poi l'edizione in paperback, così non pesava neanche troppo sulla pancia.
Questo ultimo romanzo rimane invece come incompiuto, la lentezza è sorprendete rispetto a quanto ci aveva abituato, per essere precisi è dominante, la descrizione intima dei personaggi rimane superficiale e particolarmente scontata, tutto è bene quel che finisce bene con tanto di nemesi.
Una delusione e mi dispiace anche perchè l'ho preso anche per regalarlo e quindi se la festeggiata mi chiederà che ne penso, mi limitero' a un sorrisetto tirato.

1 commento:

Anonimo ha detto...

anche io ho la tua stessa sensazione di lentezza ho letto 300 pagine (scoperta la grotta dal cane silent...) ma fin dalle prime righe mi si chiudevano gli occhi,pensavo fosse l'autunno...Delusione "IO UCCIDO" per sempre