Ieri sera c'era la festa per il compleanno della mitica G. e in qeull'occasione ho realizzato che era circa un anno che Libritudine "viveva", proprio perchè il primo post l'ho scritto in merito al mio fortuito incontro con Stefano Tura, uno dei miei giallisti preferiti, nonchè corrispondente Rai da Londra.
Un anno dopo lo ri-incontro esattamente dove l'avevo lasciato, alla promessa del libro nuovo.
In questo caso sono stata più cauta nelle mie figuracce, mi sono avvicinata affermando di essere una sua lettrice (e con la certezza e speranza che non si ricordasse di me) e abbiamo ri-cominciato a parlare.
Un libro nuovo c'è, ma non uscirà a brevissimo, e confermo la teoria di molti e cioè che scrivere serve a soddisfare il proprio narcisimo, mi ha interrogato sui suoi libri!
Premesso che l'ultimo lo avevo finito quasi 20 mesi fa (e nel frattempo ne avrò letti almeno decinaia) mi ha chiesto se mi ricordavo il secondo (solo il titolo e vagamente la trama ovviamente) e si è arrabbiato perchè mi ha chiesto se era quello che preferivo e ho risposto che non era questo.
Non l'avessi mai detto, tuoni e fulmini, è il secondo il suo libro preferito (Non spegnere la luce), quello catartico aggiungerei io, quello dove la violenza viene spinta al parossismo e più che di un libro giallo si tratta di un libro dell'orrore con assassino espiatorio (riassunto breve delle sue parole).
Ammetto che è stato divertente, almeno stavolta non ho perso del tutto la dignità, ma resta il fatto che non c'è nessun ispettore Gerace in arrivo con nuovo romanzo al seguito, anzi,
SCOOP con
SPOILER
ha ammesso di volerlo uccidere (noooooooo ti prego sarebbe come suicidare Montalbano).
Le parole precise di Stefano comunque sono "Non voglio più scrivere i gialli perchè adesso i gialli li scrivono tutti, guarda, anche Faletti! Voglio scrivere un romanzo fantastico, onirico, un romanzo come "Il profumo" di Suskind, lo hai letto?"
"Si' "- ma ho tralasciato di dire che non mi è piaciuto da impazzire e se proprio mi doveva citare un libro onirico avrei capito di più l'Aleph di Borges.
Comunque Stefano è sempre un po' inquietante e quando mi ha detto "Non pensare che sia pazzo" ho pensato che non mi pagava abbastanza per farlo (e questa la capiamo in pochi), comunque ho anche scoperto che Dazieri è stato il suo editor e gli ho raccontato come si fosse avvelenato perchè non avevo apprezzato particolarmente il suo ultimo libro, tant'è nemmeno io avrei mai pensato che leggesse il mio blog, e poi per alcuni argomenti c'è ancora la libertà di opinione e di espressione, non faccio mica ingerenza spinta come il pastore tedesco.
Buon compleanno Libritudine, mi costi meno di una terapia....
1 commento:
Buon compleanno!
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