L. Marinoff "Platone è meglio del Prozac", "Le pillole di Aristotele" 19.90 € (ognuno) Piemme.
Personalmente, nutro un'insana passione per tutto quello che non riesco a capire, non a caso ho da anni l'abbonamento a "Le scienze", e la filosofia rientra tra i grandi punti interrogativi della mia vita. Dal liceo in poi non ho mai smesso di leggere, cercare di capire, come mai il dialogo fine a se stesso riscuotesse questo grande successo e forse la risposta dell'angosciante quesito sta proprio nel sottotitolo di uno di questi due libri (quello del Prozac), che recita: Basta con le pillole, usa la filosofia! Qualcuno prima di te, quel problema, l'ha già risolto. Per tutti coloro che hanno sempre saputo che la filosofia serve a qualcosa, senza riuscire a dire esattamente cosa.
Personalmente, nutro un'insana passione per tutto quello che non riesco a capire, non a caso ho da anni l'abbonamento a "Le scienze", e la filosofia rientra tra i grandi punti interrogativi della mia vita. Dal liceo in poi non ho mai smesso di leggere, cercare di capire, come mai il dialogo fine a se stesso riscuotesse questo grande successo e forse la risposta dell'angosciante quesito sta proprio nel sottotitolo di uno di questi due libri (quello del Prozac), che recita: Basta con le pillole, usa la filosofia! Qualcuno prima di te, quel problema, l'ha già risolto. Per tutti coloro che hanno sempre saputo che la filosofia serve a qualcosa, senza riuscire a dire esattamente cosa.
Di questo genere di libri di filosofia pop (intesa nel senso di popolare) ce ne sono una marea in giro, a cominciare da "Il mondo di Sofia" per arrivare a "Il flipper di Popper", ma questi 2 scritti da Marinoff li ho particolarmente apprezzati, intanto perchè semplici (ma è una cosa che hanno in comune con gli altri) poi perchè si usa la filosofia per risolvere i problemi di ogni giorno, con tanto di schemino in cinque passi (lo so fa tanto alcolisti anonimi, però può essere utile).
Non è un libro di estetica o filosofia teoretica (per quanto...), ma si lascia leggere da chi, naturalmente, non ha aspirazioni a scrivere saggi sull'argomento e tutto sommato questo post è il degno (spero) antecedente di quello che spero di scrivere a breve sul libro che sto leggendo adesso: "Psychofarmers", storia, uso e abuso degli psicofarmaci, a presto quindi!
2 commenti:
accidenti 700 persone...
A onor del merito, potrebbero essere sempre le stesse due/tre che refreshano continuamente...
Comunque sia, mi piace pensare di avere un sacco di affezionati lettori!
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