Dopo la Certosa di Parma mi serviva qualcosa che si leggesse da solo e l'ho trovato.
Prendete una parte di Nicholas Sparks (quello de "Le parole che non ti ho detto" per capirsi) mischiatelo con una parte di Monsieur de La Palice (Fabio Volo) e unite tutto in pasta Segal (Erich, no Steven) ed ecco il nuovo talento della letteratura francese.
Ho cominciato da l'Uomo...e mi sono trovata tra le mani un libro carino, scritto bene, abbastanza scontato (anche la fine pure se non per tutti potrebbe non essere così) e decisamente molto delicato, fin troppo.
Non è un brutto libro anzi, ma credo che sia proprio chicken lit senza dichiararlo, forse perchè lo scrittore è un uomo, ma siamo alla fiera dei buoni sentimenti, delle opportunità che nella vita capitano una volta sola, di quelle scelte che condizionano per sempre e mi fermo qui nella speranza di essere stata chiara.
Quando ho preso in mano Chi ama..., ho pensato che se ci avevo messo tre ore a leggere il primo, questo.... e invece no, perchè nel secondo mi sono messa a cercare tutti gli svarioni temporali che l'autore mette in atto.
Premesso che se siete amanti della fantascienza questo libro vi sembrerà un'eresia, i viaggi nel tempo non dovrebbero essere trattati con una tale leggerezza, i puristi del genere (tra cui mi annovero a torto o a ragione) potrebbero rimanere particolarmente scioccati dalla faciloneria con cui si affronta uno degli argomenti sacri della letteratura Sci-Fi.
Per capirsi è come se Liala si mettesse a disquisire sul teletrasporto, non si può proprio sentire!
Comunque, se siete appassionati di libri da ombrellone e considerato Fabio Volo uno scrittore, questo autore fa per voi, io continuerò a leggerlo se lo pesco in edizioni ultraeconomiche come questi primi due o se me li prestano (meglio), se però non appartenete ad una delle categorie precedentemente menzionate non dite che non vi avevo avvertito....
4 commenti:
Non fanno proprio per me. Meno male che ne hai parlato tu, perché avevo visto il mio capo che leggeva "L'uomo..." e mi ero incuriosita. Salvata in corner!! Grazie.
@Patty: non sono scritti male, davvero, ma a volte sono di un banale che la metà basta.... un bacione, gb
Solo per aver visto nella recensione il nome "Fabio Volo" non li leggerò mai... il massimo che è riuscito a dire, nei suoi romanzi, di filosofico (secondo la sua ottica) è stato quando ha paragonato le difficoltà della vita al soffrire di stitichezza. -_-'
@valeria aka isabelle tostin: mi trovi assolutamente d'accordo, però non dobbiamo dimenticare che ci sono alcune persone che considerano i suoi libri illuminanti, evidentemente era parecchio buio ;-)))
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