Eccoci con il primo della serie in lingua originale, piccolo giallo condito di meditazioni sull'etica.
La protagonista del romanzo è una single non proprio convinta più verso i cinquanta che i quaranta che si trova ad assistere ad un concerto con sorpresa: dall'ultimo piano del loggione precipita un uomo e siccome lei è stata l'ultima a guardarlo negli occhi si sente in dovere di scoprire se si è suicidato o è stato "buttato".
Una versione riflessiva di Miss Marple con finale non proprio scontato anche se mi aspettavo qualcosina di più.
Particolare invece è l'ambentazione, in una Edimburgo attuale, ma con più di un piede nel passato, un paesone legatissimo al suo passato di gloria, di onore e distinzione morale, quasi una rivalsa sulla contadina Irlanda e la triviale Inghilterra.
Ora non vedo l'ora di visitarla, se c'e' una cosa che all'autore è riuscito particolarmente bene in questo libro secondo me, è la descrizione della città e del suo stile da enclave decadente, che si erge come ultimo baluardo contro la banalizzazione della modernità.
Non un bel giallo comunque, e neanche un bel libro tutto sommato, mediocre.
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