giovedì, luglio 27, 2006

IL PAESE DELLA VERGOGNA - da corederoma.net
Pensiamo di non fare un gran danno se oggi parleremo poco di pallone. Giove Pluvio che interpreta meglio di ogni altri i sentimenti collettivi, ieri sera ha scaricato su Roma una bella tempesta di fulmini e saette che hanno mandato fuori uso molte linee ADSL tra cui la nostra.Non abbiamo quindi potuto partecipare allo sfogo in diretta di molti come noi che si sono sentiti turlupinati e offesi da quanto la Corte Federale ha partorito nella giornata di ieri. Il Prof. Guido Rossi su questa Corte non poteva metterci le mani ed era facile prevedere che sarebbe stato questo lo scalino sul quale sarebbe inciampato tutto il processo.Alla sua persona, anche se non sempre abbiamo condiviso le sue scelte, più di questo oggettivamente non si poteva chiedere.Non rimane quindi che rivolgerci ai tifosi, a tutti quelli come noi che speravano, ma non credevano, che per una volta questo paese fosse stato in grado di portare fino in fondo una riforma seria. E a loro, ai nostri fratelli o di fede o semplicemente di passione, a chi condivide con noi la malattia del pallone e non ha gli occhiucci foderati con il “Parma”, che chiediamo di stamparsi bene nella mente il significato della locuzione “poteri forti”. Speriamo che oggi pi di ieri siano in grado di comprendere appieno il significato della parola “lobby”, siano in grado di comprendere fino in fondo il significato del termine “conflitto di interessi”.Perché con la sentenza di ieri hanno avuto l’occasione di vedere materializzata la conseguenza di questi che altrimenti rimangono concenti indefiniti e fumosi.Di queste parole è di questi concetti è intriso tutto il percorso di questa tristissima storia che individua nel nostro paese la vera e unica sede ufficiale della Repubblica delle Banane.Ed è il senso di frustrazione, certo molto più che l’arrabbiatura, quello che in questi momenti prevale. E’ il comprendere che il cittadino, sia esso tifoso o meno, in questo paese vergognoso ha diritto di esistenza solo se si fa suddito, altrimenti è meglio che lasci perdere.L’intreccio perverso di interessi economici e politici, il familismo, l’appartenenza a ceti e a caste di intoccabili è la cartina di tornasole che mostra inequivocabilmente la cifra chimica di questa scandalosa sentenza.Preziosi che fa? Vende i giocattoli? Ha televisioni e giornali? No? Che si fotta, il Genova in serie C! Il paludato signorotto marchigiano, che appare in diretta solo scrupolosamente dietro ad una scrivania, novella Wanna Marchi del pallone, c’ha giornali? Certo! Ha partecipazioni in importanti banche? Certo! Ha riferimenti politici che contano oggi…ca va sans dire!E allora per lui un posticino con una bella apparecchiata si troverà.Si troveranno i giornalisti che fanno riferimento al suo gruppo editoriale che inonderanno la plaga di fiumi di inchiostro spiegando al colto e all’inclita che in fin dei conti tizio o caio sono solo vittime del sistema e che non si può penalizzare i tifosi.Qualcuno eccepirà che per altre squadre e per altri giocatori non si è andati tanto per il sottile, ma la risposta sarà:” Ma quei presidenti ce l’hanno una televisione, una banca, un giornale?” No? “Che si rassegnino!”.Ieri sera in TV il grande Ruggiero Palumbo, a chi gli ricordava che aveva centrato anche stavolta la previsione sulle penalizzazioni che sarebbero state comminate, si scherniva dicendo che in fin dei conti il Milan in CL non l’aveva previsto.Per un attimo ci ha ricordato la nostra adolescenza quando copiavamo il compito di matematica e per non farla proprio smaccata, cambiavamo i decimali….E non parliamo poi del Milan dell’ex premier Berlusconi, che attraverso Mediaset tiene per le palle (scusate il francesismo) tutto il mondo del calcio attraverso i diritti TV. Volete che non si trovi il sistema per dargli almeno un pochino di conforto con un paio di partite in più di CL?Ma ai Della Valle e Lotito, e perché no anche al sor Galliani, oggi comunque condannati, vorremmo ricordare che l’anno passato al microscopio da questa inchiesta era quello nel quale anche la Roma stava per andare a picco in serie B. Era l’anno dei Voeller e dei Prandelli, dei Delneri e di Bruno Conti.Ci salvammo con Cassano che segnò a Bergamo e con un derby scandaloso in cui i pi si misero a strillare “Bacio! Bacio!”.Glielo ricordiamo perché, se la cosa può valere qualcosa e per noi vale, non una sola intercettazione è apparsa in cui un dirigente della Roma si sia abbassato a chiedere favori per una squadra che, Dio solo lo sa, se ne avrebbe avuto bisogno. Le vittorie morali servono a poco ma poter andare in giro a testa alta ha ancora, per pochissimi, un suo significato.E lo ricordiamo anche a quelli che ancora oggi dai microfoni di una radio mandano in onda jingle nei quali si invita a sospendere la sottoscrizione degli abbonamenti “perché ci meritiamo di più!”.Oggi vale la pena di ringraziare di essere Romanisti anche solo per questo. Almeno che la campagna radiofonica non nasca artatamente per una telecronaca negata? Ma si potrebbe essere più piccini? Vogliamo sperare di no.In questo desolato e mefitico scenario possiamo e dobbiamo ripartire da un dato fondamentale che nessuno deve mai dimenticare. Noi siamo la Roma. Noi siamo della Roma. La Roma è cosa altra e con questo putridume non c’entra.Orgogliosi di questo data incontrovertibile, per quanto possa essere lo schifo che ciascuno di noi prova, è solo sostenendo la Roma che potremo cercare di riprenderci sul campo quei margini di giustizia che questo paese vergognoso ci nega.Ricordatevi tutti che la Roma è nata per combattere lo strapotere delle squadre del Nord e i fatti di oggi ci dimostrano che questa missione ancora non è compiuta.Contro tutti e contro tutto. Mai Vassalli!Che la VERGOGNA sia per sempre con loro e con tutto questo grande, immenso, paese di ascari!Ad maiora
a cura della redazione@corederoma.net

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