Cosa c'entra un rapper con De Gregori? niente, ma mi piace essere eclettica, come dice Whitman "Sono ampio, contengo moltitudini" e quindi c'e' spazio anche per il rap, anche se non sono assolutamente in grado di fare una distinzione tra rap, hip hop o altro del genere, è solo gente la cui traduzione dei testi senza lo scritto mi è impossibile, tranne a volte (I'm the real P.I.M.P. 'cos I have the magic stick - ma questo non è Eminem, ma uno dei suoi amici).
Questo disco dovrebbe, a detta dell'autore, essere l'ultimo, perchè ha deciso di passare tutto il tempo con la sua bimba e magari dedicarsi semplicemente a produrre tutti i suoi amici del gruppo (i D 12) in primis 50 cent, poi Dr. Dre e Snoop Dog tra gli altri, quindi adattarsi ad un lavoro dietro le quinte.
A me sembra piuttosto difficile, anche se tutti i soldi del rapper bianco mi fanno pensare che non potrebbe essere etichettata di default come mera operazione commerciale, in fondo non è ancora morto sparato come spesso accade nell'ambiente.
Le canzoni sono quasi tutti vecchi successi e ci sono dei bei duetti, compresi quelli con il defunto Notorius B.I.G. e con la cariatide Elton John che comincia sempre più ad assomigliare a Superciuk o a Bondi, a seconda della Par Condicio.
Se vi piace il genere è probabile che non vi serva una raccolta, perchè avete già i brani sugli altri dischi, se invece volete cominciare a conoscerlo è un disco papabile anche perchè piuttosto vario in un contesto dove il rischio di ripetersi è altro.
Buon Ascolto!
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