In concomitanza con la sua uscita al cinema, le vostre gonze preferite vi propinano la recensione del libro la cui interprete principale sul grande schermo è Reese Whiterspoon (se si scrive così).
Vi dico subito che il protagonista, anche in questo caso, è l'AMORE con tutte le sue declinazioni possibili, quello tra uomo e donna, donna e cane, madre e figlia, madre e figlio, madre e amante e chi più ne ha più ne metta.
Il romanzo è scritto in modo scorrevole, forse un pochino troppo pretenzioso, ma in fondo sfido chiunque a scrivere qualcosa di nuovo su un argomento così utilizzato.
Resta il sapore della fine, particolare, nè banale nè scontata e di questo ti rendiamo grazie Sig. Levy.
Per il resto sembra che in base al successo di questo libro adesso ogni opera dell'autore in questione sia diventata un best seller, buon per lui, sempre meglio di Moccia, però mi chiedevo se sarei rimasta così sconvolta dai risultati elettorali se invece degli exit poll avessi guardato la classifica dei libri più venduti...
2 commenti:
Reese Whiterspoon (se si scrive così)
Quasi: Reese Witherspoon.
Cio' nonostante: mi sfugge il legame con il tavolo sul quale e' appoggiata la bandierina della Roma sulla quale e' appoggiato il libro. Puoi elaborare?
In realtà è il gagliardetto del precedentissimo scudetto, e la cosa era "se solo fosse vero" vincere un altro scudetto. non è molto lineare lo ammetto, ma anche credere in un altro scudetto non lo era... Ciao.
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