lunedì, luglio 30, 2007

Harry Potter and the Deathly Hallows - Bloomsbury

In sensibile ritardo, ma viva (né alluvionata, né esplosa), la Gonza Alta ritorna dalla missione più attesa, lontana e importante dell'anno.
E si coccola con aria tronfia l'ultimo nato di casa Rowling, letto in due gg e mezzo circa, aspettato insieme a centinaia di pazzi in Piccadilly Circus e poi acquistato (e che siamo scemi) con un colpo di coda e niente fila nella Waterstones di Trafalgar Square, appena più in là.
E si... è finita.
L'ultimo brivido di emozione nel prenderlo dagli scaffali e portarlo alla cassa, l'ultimo sguardo alla dedica (e già lì…mano ai kleenex), l'ultimo tuffo in quello che molti definiscono un prodotto per bambini e a distanza di anni è ancora una delle poche cose che mi fa estraniare dal mondo, ridere, esultare, piangere.
E' finita e ora abbiamo chiare molte cose.
Prima fra tutte che i giornalisti italiani sono indegni. Che in nessuna altra parte del mondo ci sono stati spoiler tanto invadenti e inopportuni e forse bisognerebbe spiegare a chi si è sentito un gran figo nello sbandierare il finale sulle prime pagine, che a chi non legge i libri della "saga" di come si chiude non importa nulla, mentre a chi lo aspettava da DIECI anni, forse un po' di rispetto in più andava dato (e cagotto eterno vi colga).
Fortunatamente tra un gate e l'altro, mantenendomi estranea al fuoco di fila mediatico, sono riuscita a rimanere indenne e per questo motivo non anticiperò nulla.
Sappiate però che:
- non è il finale finale la cosa importante e nessuno potrà mai togliervi il gusto del percorso.
- se le prime 300 pagine sono nebbiose, incasinate e difficili mordete il freno, le 300 successive voleranno e voi con loro.
- lei non va leggera. Fazzolettini di carta nelle vicinanze…
- gli ultimi capitoli sono meravigliosi, coinvolgenti, degni di sette libri appassionanti.
- trovarsi in mezzo alla festa a cui abbiamo assistito è stato esaltante, divertente e catartico!
Il resto sono trovate irresistibili, battute, giallo, paura, attesa, diverse morti e colpi di scena.
E quando si chiude…un'unica domanda. "Come faccio ora senza la mia dose di Harry ogni due anni?".

7 commenti:

Fil ha detto...

Ottima recensione, davvero :-) L'ho letto anche io tutto di un fiato e mi è dispiaciuto più che altro la mancanza di Hogwarts :-( Inoltre, l'inizio-metà è appunto nebbioso, per tipo un paio di capitoli non fa quasi niente XD

Anonimo ha detto...

davvero insopportabili i giornalisti italiani, concordo.
per la lettura aspetterò la versione in italiano, come sempre.

Gonza ha detto...

Beh Fil, proprio niente niente Hogwarts non si puo' dire...ma non aggiungiamo altro!;-)
Alla fine la mia teoria è che lei abbia volutamente reso i primi capitoli nebbiosi per trasmettere lo stato d'animo di Harry, cosi' come quelli dell'Ordine della Fenice erano cupi...

Anonimo ha detto...

condivido lo sdegno per i giornalisti italiani, seguo harry da quando La pietra filosofale era fresco di stampa...tutti mi prendevano in giro...poi c'è stato il boom...un po' ho paura di leggere l'ultimo, che cmq aspetterò in italiano, mi dispiace che finisca

Gonza ha detto...

ohhh dispiace tanto anche a me! Tanto che da quando la socia alta me l'ha portato, lo centellino per gustarmelo e farlo durare il più possibile...gb

Anonimo ha detto...

Ma il primo della fila, lì nella Waterstones di Trafalgar Square, non era il Papa?

Plasson ha detto...

Ahahahahah, no, nessun disconoscimento!!!
Io c'ero, c'ero in fila alla Waterstone's, c'ero quando abbiamo aperto la prima pagina e letto la dedica, c'ero quando mi hai sorpassato nella lettura e invece c'eri tu quando è toccato a me arrivare in fondo.
Due grazie, uno alla Rowling per la meravigliosa storia ed il suo giusto finale ed uno a te, GA, per avermela fatta scopire quel giorno famoso :)