Come pre-detto, ho letto il libro di Evangelisti da cui avevano tratto l'introduzione per il libro di Lupin e la contessa di Cagliostro, e l'ho trovato molto bello.
Intendiamoci non è un romanzo, quanto piuttosto una serie di scritti dell'autore di Eymerich sulla letteratura di genere e altre amenità di questo tipo.
Interessante e divertente, anche se alcuni di questi suoi interventi li avevo già letti su Carmilla, e-magazine che l'autore tiene con Giuseppe Genna su internet (www.carmillaonline.com), ma esileranti sono le aggiunte che prevedono una fantastica avventura in cui l'inquisitore Eymerich si scontra con Palahniuk o con Dan Brown.
Molto bello leggere, alla luce della sua recente scomparsa e conseguente venerazione, dell'invettiva in tre volumi scritta dalla fallaci e che l'ha riportata bruscamente agli onori delle cronache in occasione del 11 settembre e a seguire. Sarà stata anche un'ottima giornalista, ma con quella serie di "libri", personalmente è precipitata a livello di bondi, e ora che è morta tutti a dire quanto fosse critico il suo occhio sul mondo....forse all'inizio, sul seguito bisognerebbe condividere il suo mondo e personalmente come sono felice di pernsarla come Eco, tanto sono entusiasta di non pernsarla come l'ultima fallaci. Sono scelte, ognuno fa le sue.
Comunque tornando ad Evangelisti, nel suo stile scorrevole analizza alcune tra le pagine dei romanzi attuali e di come abbiamo dei best seller che non sanno di niente, vero, sono d'accordo specialmente su i cento colpi di spazzola e i vari ultimi Crichton, però anche qui credo sia importante sapere cosa vai a leggere proprio perchè in certi momenti servono anche certi libri e quindi ben venga un Faletti che scrive come Deaver, a me piacciono entrambi e poi magari se Melissa si è giocata il mio placet con il primo libro cosa volete che le importi? Nel frattempo è diventato un personaggio mediatico di primo piano, il vero problema è costanzo, non lei, e tutti quelli che considerano le sue parole interessanti solo perchè....perchè?
Più che un valore a certi libri secondo me sarebbe impoortante sapere cosa leggi, in questo modo la scelta è consapevole e allora ben vengano le prugne di Pulsatilla se in quel momento ci si sente mentalmente costipati, almeno ci si fa una bella risata.
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