Premessa: questo non è un giallo, ma è un romanzo particolarissimo, come tutti quelli a cui ci ha abituato questa scrittrice belga, balzata recentemente agli onori delle cronache per via della sua intervista ad otto e mezzo. Tale intervista le è stata fatta per l'argomento della sua opera più recente, che parla di un reality show molto particolare in cui ci sono delle vittime e dei carnefici, però ancora non l'ho letto.
Il suo stile è molto asciutto, anche se non si priva di dettagliate e minuziose spiegazioni, ma la cosa secondo me più d'impatto è l'ironia sottile e caustica, al vetriolo diciamo.
Presto comprerò il nuovo libro e vi terrò informati, nel mentre vi consiglio anche la "Cerimonia del massaggio", una vera e propria commedia degli equivoci.
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