Gialli stavolta e come sempre accade, tutti quelli di uno stesso autore, devo avere una tendenza monografica, diciamo.
La socia gonzica ha iniziato recensendo "Attenti al gorilla" e quindi mi ha solleticato l'appetito, ho quindi continuato con "La cura del gorilla", sullo stesso stile, ma più intimista per alcuni punti di vista, forse l'autore stava cominciando ad approfondire il personaggio.
A seguire è arrivato "Gorilla blues" il più duro e ricollegato con la realtà (G8 e Diaz per capirsi) probabilmente molto sofferto, a mio modo di vedere trasudava dolore, anche se la figura del poliziotto buddista è da piegarsi.
Ultimo, ma non per questo meno importante e spero che a breve ne seguirà un altro, arriva "Il karma del gorilla", appena terminato e forse il più leggero dei quattro. Pochi collegamenti al presente e molti al passato, come al solito sembra che negli anni '70, '80 e primi novanta in Italia ci fossero solo i servizi e tutti deviati (perchè esistono dei servizi dritti?).
Con quest'ultimo libro il giallo si fa proprio giallo, ma resta tale. Negli altri c'erano più cose e sembrava che scoprire l'assassino o i colpevoli fosse solo una scusa per raccontare una storia, qua no, anzi, sembra che Dazieri, ora che è diventato quasi famoso, sta cercando di avere meno impicci possibili e quindi i cattivi stanno tutti molto lontano dall'Italia, pensa un po' in Argentina, così non si offende nessuno.
Come giallo va comunque benissimo, tanto come al solito fino all'ultimo non avevo capito, anzi quando lui va ad incastrare il/la cattivo/a sono dovuta tornare indietro perche' non mi ricordavo nemmeno chi fosse....
Lettura piacevole, molto sullo stile Lucarelli e poco su quello Faletti, mischiato con l'attualità tipica di Camilleri. Enjoy.
10 commenti:
Con tutto il rispetto, c'e' qualche imprecisione nella tua recensione.
1) I colpevoli non stanno tutti in Argentina, anzi il viaggio del Gorilla in Argentina dal punto di vista del giallo scopre qualcosa (non dico di piu') ma certo non un colpevole. Quindi, la tua frase "sembra che Dazieri, ora che è diventato quasi famoso, sta cercando di avere meno impicci possibili e quindi i cattivi stanno tutti molto lontano dall'Italia, pensa un po' in Argentina, così non si offende nessuno" e' una colossale sciocchezza.
2) Anche perche' i servizi segreti di cui si parla, non sono quelli di ieri, ma quelli di oggi, visto che sono coinvolti in una rendition post guerra. E sono italiani.
Poi, per carita', liber* di pensare quello che ti pare su di me, su quanto mi sono venduto e quanto i miei libri peggiorino di anno in anno. Fa parte del gioco e accetto sempre di giocarlo volentieri. E grazie per la recensione.
ciao
sandrone (e socio)
UAU!!!!!
Se sei davvero tu (anzi, se siete voi) mi prostro. L'altra Gonza (che pero' non ha ancora letto Il karma)
Sandrone, perdonami, ma una "colossale sciocchezza" non mi sembra un termine adatto da utilizzare per la Gonza.
In più hai iniziato il punto 2) dicendo:"Anche perché..." e non mi pare adatto ad uno scrittore...
"In più hai iniziato il punto 2) dicendo:"Anche perché..." e non mi pare adatto ad uno scrittore..."
Sai, io sono un autodidatta... Poi cerco di scrivere come parlo e di parlare come mangio.
Ciao
s (e s)
Allora vorrei che gentilmente ne potessimo parlare davanti ad una pizza perche' (anche io adoro numerare):
1) potremmo verificare se parliamo veramente come mangiamo, anche se nel mio caso sono sicura di mangiare di più;
2)affrontare la difesa d'ufficio del mio amico Onas che ritiene che l'autore (Dazieri) mi abbia trattato come una che non ha letto il libro (non lo farei mai) o che non lo ha capito (molto piu' probabile);
3)non sono la prima e sicuramente non sono l'ultima che ha travisato e/o non compreso e/o tralasciato informazioni importanti al fine della comprensione del testo medesimo, sono molto lungi dall'essere un genio e ammetto di non prestare particolarissima attenzione alla lettura di un giallo, proprio perchè la lettura dello stesso è tesa nella mia mente solo alla scoperta del colpevole (cosa che di solito non mi capita quasi mai).
Sono comunque senza parole per la presenza di un autore vero (spero sia davvaro lei sig. Dazieri) sul mio blog, non avevo scritto certo questa recensione per provocare e tanto rumore per nulla mi lascia anocra un po' "assordata", ma non perdo comunque occasione per vantarmente ;-)))
Ciao a tutti e grazie per i vostri contributi!
hehe, la gonza che non legge un libro....fa 1 po ridere he he he.
Come l'hamburger senza patatine, o le patatine senza maionese o la maionese senza uovo o l'uovo senza gallina o la gallina senza la gonza e il cerchio si chiude.
Cmq dai, il buon sandrone, del quale non ho mai avuto l'onore di leggere alcunchè (ma provvederò quantoprima, mi sn incuriosito)l'ha presa benino, alla fine mi sembra aperto al dialogo e na pizza non si rifiuta a nessuno, perquanto se sto nessuno è la gonza tocca portasse i tappi pelle orecchie ena buona dose di kaffe, che poi è come dire che non ce kaffe senza Bonolis e non ce Bonolis senza BimBumBam e non ce BimBumBam senza UAN.....
"Sai, io sono un autodidatta... Poi cerco di scrivere come parlo e di parlare come mangio."
Ma si, su questo mi trovo in sintonia.
Svelaci poi il mistero per cui tieni tanto a firmare doppio: si tratta forse di un caso di doppia personalità? Oppure menzioni la tua musa ispiratrice?
Ohi Oni, tu non lo sai perche' non hai letto i suoi libri ma in breve la questione è questa:
il suo personaggio ha il suo stesso nome, il soprannome del suo personaggio è gorilla e il gorilla è diciamo "schizofrenico" e il suo alter-ego è il socio.
That's all folks. All.
Ah ecco. Speravo di aver trovato un goloso filone di gossip e invece ho fatto la figura del pirla... Sandro e (S) a quando questa pizza della pace?
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