lunedì, giugno 19, 2006


Saturday di Ian MacEwan

Da tempo e per mille motivi non del tutto validi, latito scandalosamente lasciando la responsabilità del blog alla cara socia gonzica.
Mentre mi costringo dunque a rivedere in loop l'autogol di Zaccardo per punirmi (e qualora non bastasse ho già prenotato De Rossi) torno a scrivere di libri con uno degli acquisti made in Britain, preso sfruttando la meravigliosa invenzione del 3per2.
Saturday è un libro che si dilata all'interno di una sola giornata (un sabato, appunto) che comincia e finisce a notte inoltrata.
La giornata di un primario di neurologia, apparentemente vincente e appagato, che inaspettatamente si troverà coinvolto in una situazione estrema e in parte surreale, ma prima ancora a guardare la propria vita, la famiglia e soprattutto la situazione sociale e politica come uno spettatore critico.
L'importanza non sta nei fatti della trama quanto nelle riflessioni che da questi partono. Pensieri che riguardano ognuno di noi e che creano diverse domande, durante la lettura, rispetto al proprio stile di vita, alle tradizioni europacentriche, alla follia e alle culture diverse, non solo "etniche", ma legate all'età, alle passioni, alle scelte.
Non è un libro da spiaggia, ma lo consiglio per queste strane giornate a metà tra il lavoro e la vacanza...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche se lui è uno dei miei autori preferiti, (Gonza ricordi che ti raccontavo di "Espiazione"?) Sabato l'ho trovato quasi noiso rispetto all'inquietante degli altri suoi libri. In ongi caso da leggere e regalare...

Gonza ha detto...

cara lasposa, mi hai parlato di lui e mi hai anche regalato espiazione, ma ammetto di non aver trovato ancora l'umore adatto per leggerlo (mea culpa)...lo riprenderò, ma è un autore che, dopo lettera a berlino, devo ancora riconsiderare...
forza toro, peccato niente derby neanche quest'anno ;-))))
un bacio dalla gonza che non ama mcewan