mercoledì, maggio 31, 2006

Un momento di profondissima riflessione cosmica (perdono)
Mi hanno mandato una mail con quello che segue, e in occasione della probabile nascita della bimba di un mio amico e coetaneo ho pensato di condividerlo con voi, nella speranza che tutte le Gaie in arrivo possano avere un'infanzia da bambini.
Lo scopo di questo post é quello di rendere giustizia a una generazione, quella nostra, quelli che vedono la casa acquistata allora dai nostri genitori valere oggi 20 o 30 volte tanto, e che pagheranno la propria fino ai 50 anni.
Noi non abbiamo fatto la Guerra, né abbiamo visto lo sbarco sulla luna, non abbiamo vissuto gli anni di piombo, né abbiamo votato il referendum per l'aborto e la nostra memoria storica comincia coi Mondiali di Italia '90.
Per non aver vissuto direttamente il '68 ci dicono che non abbiamo ideali, mentre ne sappiamo di politica più di quanto credono e più di quanto sapranno mai i nostri fratelli minori e discendenti.
Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo, però ci sentivamo dire, e lo sentiamo ancora, che abbiamo avuto tutto, nonostante quelli che sono venuti dopo di noi sì che hanno avuto tutto, e nessuno glielo dice.
Siamo l'ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie, asaltare la corda, a giocare a lupo, a un-due-tre-stella, e allo stesso tempo i primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere andati ai parchi di divertimento o aver visto i cartoni animati a colori.
Abbiamo indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di elefante e con la cucitura storta; la nostra prima tuta è stata blu con bande bianche sulle maniche e le nostre prime scarpe da ginnastica di marca le abbiamo avute dopo i 10 anni.
Andavamo a scuola quando il 1 novembre era il giorno dei Santi e nonHalloween, quando ancora si veniva bocciati, siamo stati gli ultimi a fare la Maturità e i pionieri del 3+2...Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto sorbirciSentieri e i Visitors, Twin Peaks e Beverly Hills (ti piacquero allora, vai a rivederli adesso, vedrai che delusione).
Abbiamo pianto per Candy-Candy, ci siamo innamorate dei fratelli di Georgie, abbiamo riso con Spank, ballato con Heather Parisi, cantato con Cristina D'Avena e imparato la mitologia greca con Pollon. Siamo una generazione che ha visto Maradona fare campagne contro la droga.
Siamo i primi ad essere entrati nel mondo del lavoro come Co.Co.Co. e quelli per cui non gli costa niente licenziarci.
Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo, come se nonavessimo vissuto nessun avvenimento storico.Abbiamo imparato che cos'è il terrorismo, abbiamo visto cadere ilmuro di Berlino, e Clinton avere relazioni improprie con la segretaria nella Stanza Ovale; siamo state le più giovani vittime di Cernobyl; quelli della nostra generazione l'hanno fatta la guerra (Kosovo, Afghanistan, Iraq, ecc.); abbiamo gridato NO NATO, fuori le basi dall'Italia, senza sapere molto bene cosa significasse, per poi capirlo di colpo un 11 di settembre.
Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunquealtro, abbiamo giocato a Pac-Man, odiamo Bill Gates e credevamo che internet sarebbe stato un mondo libero. Siamo la generazione di Bim Bum Bam, di Clementina-e-il-Piccolo-Mugnaio-Bianco e del Drive-in.Siamo la generazione che andò al cinema a vedere i film di Bud Spencer e Terence Hill. Quelli cresciuti ascoltando gli Europe e Nik Kamen, e gli ultimi a usare dei gettoni del telefono.
Ci siamo emozionati con Superman, ET o Alla Ricerca dell'Arca Perduta. Bevevamo il Billy e mangiavamo le Big Bubble, ma neanche le Hubba Bubba erano male; al supermercato le cassiere ci davano le caramelline di zucchero come resto.Siamo la generazione di Crystal Ball ("con Crystal Ball ci puoigiocare..."), delle sorprese del Mulino Bianco, dei mattoncini Lego a forma di mattoncino, dei Puffi, i Voltrons, Magnum P.I., Holly e Benji, Mimì Ayuara, l'Incredibile Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella, He-Man, Lamù, Creamy, Kiss Me Licia, i Barbapapà, i Mini-Pony, le Micro-Machine, Big Jim e la casa di Barbie di cartone ma con l'ascensore.La generazione che ancora si chiede se Mila e Shiro alla fine vanno insieme.
La generazione che non ricorda l'Italia Mondiale '82, e che ci vieneun riso smorzato quando ci vogliono dare a bere che l'Italia di quest'anno è la favorita...L'ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il portapacchi della macchina all'inverosimile per andare in vacanza 15 giorni.L'ultima generazione degli spinelli...
Guardandoci indietro è difficile credere che siamo ancora vivi: viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e senza air-bag; facevamo viaggi di 10-12 ore e non soffrivamo di sindrome da classe turista.Non avevamo porte con protezioni, armadi o flaconi di medicinali conchiusure a prova di bambino.
Andavamo in bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o igomiti.Le altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale.Non c'erano i cellulari. Andavamo a scuola carichi di libri e quaderni, tutti infilati in unacartella che raramente aveva gli spallacci imbottiti, e tanto meno lerotelle!!
Magiavamo dolci e bevevamo bibite, ma non eravamo obesi ,al limiteuno era grasso e fine.Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere e nessuno si è mai infettato.Ci trasmettevamo solo i pidocchi a scuola, cosa che le nostre madri sistemavamo lavandoci la testa con l'aceto.
Non avevamo Playstation, Nintendo 64, videogiochi, 99 canali televisivi, dolby-surround, cellulari, computer e Internet, però ce la spassavamo tirandoci gavettoni e rotolandoci per terra tirando su di tutto; bevevamo l'acqua direttamente dalle fontane dei parchi, acqua non imbottigliata, che bevono anche i cani! E le ragazze si intortavano inseguendole per toccar loro il sedere e giocando al gioco della bottiglia o a quello della verità, non in una chat dicendo :-P :-D
Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e abbiamo imparato a crescere con tutto ciò.Tu sei uno di nostri?
Congratulazioni! Hai avuto la fortuna di crescere come bambino.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ieri parlavo di questo post nella chat che frequento di quando in quando....
E un tipo, il solito cretino che non ha altri modi per farsi notare che criticare tutto sempre e dovunque, ha detto: che palle, so diec'anni che girano ste mail nostalgiche. E basta!.
Però....però.....io mi ci ammazzo sempre dalle risate...ghghhg

anaclèto
(quasi...sul palco!)

Anonimo ha detto...

Beh, pretendo di aggiungere Hazzard e Supercar alla lista dei telefilm. Desidero anche aggiungere che quando ti sporcavi la bocca di cioccolato tua nonna non tirava fuori una salviettina umidificata super profumata all'aloe di slavonia: una bella sputazzata sul fazzoletto che tenevo in mezzo al reggiseno...

Anonimo ha detto...

A proposito... mia figlia mi riderà dietro quando le farò vedere i gettoni del telefono ;-)

Gonza ha detto...

E' vero, e pensa quando le faremo vedere la pista delle polistyl (se si scrive così). fammi capire da quand'e' che tieni un fazzoletto dentro il reggiseno? da te non me lo sarei aspettato questo outing in diretta sul blog del tuo testimone di nozze!!! un bacione