Carnegie "Come vincere lo stress e cominciare a vivere", Seligman "Imparare l'ottimismo" e Covey "Le 7 regole per avere successo".
Tripletta di libri di argomento pseudo-psicologico in modo da darvi un'idea il più possibile vasta su quello che attuamente viene considerato coaching, autoefficacia e self-empowerment.
Il libro di Carnegie è il più datato e sicuramente quello che meno può essere applicabile alla vita aziendale, perchè le aziende negli ultimi 50 anni sono cambiate parecchio; risulta però abbastanza utile e fruibile dal punto di vista personale, sia per come è scritto, sia per gli utili tips.
L'autore è lo stesso di farsi amici gli altri e scopri il leader che è in te, tanto per darvi un'idea del genere, ma sicuramente in alcune situazioni i suoi argomenti sono particolarmente efficaci.
Basta non avere molto background e sarete naturalmente portati a credergli, è quindi un ottimo libro per i profani e per tutti coloro che hanno un po' di difficoltà nell'essere assertivi, o autoassertivi.
Il libro di Seligman è invece quello che potremmo definire un masterpiece, pluricitato e pluriutilizzato dagli studi di psicologia ai corsi per manager nelle grandi aziende. Il teorico di quella che è stata definita "l'impotenza appresa" esamina a fondo come tutto quello che noi pensiamo di noi stessi ci porterà poi ad agire e reagire come se la realtà fosse solo quella che percepiamo/concepiamo noi e non come se fosse, invece, molto più vasta e complessa.
Da questo libro sono partite poi tutte le ricerche nella branca della psiconeuroimmunologia che si è poi unita alla psicosomatica, insomma, se vi interessasse l'argomento questo libro è una delle pietre angolari da cui partire.
L'ultimo titolo mi è arrivato tra le mani per una segnalazione del gonzorte, che solitamente si trova a questi corsi per manager in veste di partecipante, e l'ho trovato parecchio utile per una serie di spiegazioni abbastanza corpose ma lineari, una specie di strategia come quella degli AA per arrivare a mettere dei paletti nella nostra vita e a direzionarla verso un senso che non sia poi così scontato o eterodiretto. Il retro di copertina parla di imparare a gestire la propria vita in modo veramente efficace, ma già riuscire a stabilire quasli siano i propri valori e riuscire a seguire i propri principi sarebbe un risultato da non sottovalutare, se poi si riesce anche a diventare una persona felice anche meglio. Molto utile è il concetto di un cambiamento inside-out piuttosto che outside-in: in pratica se vuoi cambiare qualcosa parti da te piuttosto che aspettare che le condizioni esterne migliorino, il che, in Italia, potrebbe forse essere l'unica cosa che ci smuove un pochetto...
Approfitto del post anche per fare tanti auguri al gonzorte, che questi libri avrebbe potuto scriverli ma che continua a leggerli perchè anche migliorarsi è un processo senza fine.
4 commenti:
che trilogia...
@heraclitus: ci sono cose che devo leggere per mangiare ;-))
Io da una parte sono attratta da questi manuali perche' penso che magari non tutti, ma alcuni possano dire qualcosa di utile per me, aiutarmi a capire una strategia che concreta che migliora la qualita' della vita. Dall'altra mi chiedo sempre se poi siano veramente utili o non siano troppo stile americano, tipo, GUARDATI ALLO SPECCHIO, E PENSA:SONO IL MIGLIORE, SONO BELLISSIMO, IL MONDO E' MIO!
Tu che ne dici?Li consiglieresti?
@aleike: bisogna farne un uso critico perchè sicuramente hai ragione tu per quanto riguarda l'americanismo (il self made man, la patria, Dio e la famiglia) ma ci sono sicuramente degli utili suggerimenti, più per prevenire che per curare però. Come puoi facilmente immaginare niente può sostituire una buona terapia in quel caso....
Li trovo molto efficaci per quanto riguarda i corsi aziendali, come anche il metodo antistronzi, che secondo me raggiunge dei grossi risultati in alcuni casi!
Un bacione, gb
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