Libro pesante questo, non proprio estivo, ma non credo ci sia una stagione adatta a leggere un romanzo che mi ricordato molto la Bestia Umana di Zolà (e non voleva essere una citazione colta, ma un dato di fatto).
Michel Djerzinski e Bruno Clement sono due fratellastri: il primo incapace di amare, anche se forse il troppo dolore lo ha portato a crearsi un armatura spessissima, il secondo erotomane folle con probabilmente il problema opposto: il sesso come modo di ottenere amore o meglio, come modo per prenderne le distanze.
La loro vita si snoda cavalcando la rivoluzione antropologica degli anni '60 e la presunta liberazione sessuale, quella che, a quanto sembra, ha portato il sesso sbandierato ad essere un bene di consumo più che un piacere.
Tristissima la descrizione delle sessantottine di allora viste al giorno d'oggi, anche se il libro è pesante nella sua interezza. Paragoni tra persone e particelle, disamina dell'ascesa storica dell'individualismo... Forse per la prima volta ho pensato che questo fosse uno dei rari esempi di libro politicamente scorretto in toto.
Personaggi tragici e comici si incrociano a formare un'immagine che rivela un'agonia di fondo tale che il finale, con la scomparsa dell'umanità in quanto tale, sembrerà un sollievo.
Il problema di questo libro quindi non è tanto come sia stato scritto, ma il fatto stesso che sia stato scritto e che sicuramente avrà degli emuli (dai quali, se posso, mi terrò adeguatamente lontana).
Approfitto di questo post per salutarvi per un po', la gonza bassa stacca e va in vacanza. Divertitevi anche voi, a presto su questi schermi!
2 commenti:
un libro che ho acquistato molti anni fa, ma che alla fine ancora non ho letto. che sia l'ora?
che ti dico? non è che non si può proprio vivere senza, però sicuramente è un libro per alcuni versi interessanti e che fa riflettere...
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