lunedì, maggio 21, 2012

ROBERT MUSIL " L'UOMO SENZA QUALITA' "

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Posso dire di non aver chiara la fine, ma va considerato che una fine non c'è,e comunque non mi era chiaro nemmeno l'evolversi della situazione: questi personaggi che parlavano per pagine e pagine del niente, questa filosofia nicciana talmente poco accennata che ogni tanto mi sembrava di sentire "Also Sprach Zarathustra" sullo sfondo. 
Se anche ci possa essere una vaga somiglianza tra Oblomov e Ulrich, tanto il primo era comunque più concreto nelle sue elucubrazione, e comunque circondato da personaggi meno vaghi, tanto Ulrich è un completo e assoluto campione di pippe mentali secondo solo agli altri personaggi principali del libro. 
Ovviamente io sono un'ignorante, ma se non ci fosse stato il g.d.l. di anobii non avrei mai superato le prime 100 pagine e siccome sono più di 1400, e arriviamo a 1700 con abbozzi, frammenti, capitoli accennati e mai finiti, capite che tipo di sforzo io abbia fatto e di come questo mi renda comunque orgogliosa. Avrei potuto non leggerlo, ma l'ho fatto e sicuramente non ripeterò l'impresa.

4 commenti:

Gabriela ha detto...

Posso dirti che condivido pienamente il tuo giudizio? L'ho letto molti anno fa quando era di gran moda leggerlo e faceva tanto colto/ intelletuale, ma che palle...e lo dice una che ama i libri mattoni,persino un po' noiosi, ma questo veramente non mi sembra vada da nessuna parte.
Complimenti per l'impresa!

Gonza ha detto...

grazie! mi sento ancora molto orgogliona, anche dopo una settimana ;)

PattyBruce ha detto...

Per una volta non concordo. Quando lo lessi molti anni fa mi piacque assai. Ma era il mio periodo "Giuoco delle perle di vetro" et similia.

Gonza ha detto...

forse allora no n era il mio periodo Musil ;) tanti baci