My rating: 3 of 5 stars
Non é stato facile leggere questo libro, fondamentalmente perché io amo il Giappone, senza esserci mai stata e avendolo costruito nella mia mente, mentre Angela Terzani lo odia e quando non lo odia profondamente lo detesta cordialmente. Il suo modo di raccontarlo mi ricorda moltissimo il mio disprezzare amichevolmente i tedeschi e la Germania, ma come dice il saggio, scherzando si dicono moltissime veritá. Quello che racconta la scrittrice nei suoi diari, é comunque un Giappone di quasi 30 anni fa, mentre l'economia la faceva Reagan (e giá questo é ridicolo di per sé) e cadevano muri e cortine di ferro; qualcosa mi fa pensare che le cose ora siano diverse, quanto meno dal punto di vista economico, ma magari mi sbaglio e come dice lei il Giappone continua a lavorare nell'ombra per rifarsi sul piano economico di una guerra che non avrebbe mai dovuto perdere, un po' come la Germania in Europa.
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