giovedì, gennaio 17, 2008

Alexandre Jardin "Lo zebra" - recensore esterno: Jeketta
Era una settimana che aspettavo di poter leggere “Lo Zebra” di Alexandre Jardin.
Ne sono venuta a conoscenza tramite un’amica zebretta che mi ha raccontato le vicissitudini della diffusione del libro in Italia. Due amiche, fervide estimatrici ed appassionate dello Zebra, tempo fa hanno deciso di tradurlo in italiano, rispettandone quanto più fedelmente il significato intrinseco e bypassando gli eventuali ostacoli legati a nomi o luoghi (perché lo Zebra…è universale) e, non dandosi per vinte di fronte alle difficoltà per la pubblicazione nel nostro paese, hanno coraggiosamente deciso di dar vita ad una loro casa editrice (Camelopardus) …tutto, tutto pur di farne conoscere la magia.
Apprese queste rocambolesche vicende legate all’arrivo dello Zebra in Italia….senza saperne nulla avevo già deciso che doveva essere mio. Anche a fronte della gentile offerta di prestito da parte della zebretta che me ne aveva parlato. Un gesto apprezzabile, ma….. dovevo contribuire personalmente alla sua diffusione… Lo Zebra mi chiamava…ed io non potevo non rispondergli!!
Così il giorno dopo eccomi in libreria a richiederne una copia…mi assicuravano che entro breve sarebbe stata nelle mie mani; e con l’occasione ne ordinavano una copia ulteriore da tenere in negozio. Pronta a contagiare ancora..
Ieri era il gran giorno. Finalmente il mio “seduttore” era arrivato ed era lì avanti a me ad aspettarmi.
L’ho avuto tra le mani. E l’ho letto. L’ho letto tutto d’un fiato…
Gaspare, detto lo Zebra, sposato con Camilla da più di 15 anni, non accetta di rassegnarsi al declino della passione accontentandosi del tiepido calore che può regalare una datata complicità. Smanioso di ravvivare un fuoco perenne e di non arrendersi allo scivolare via del desiderio, dà vita alle più impensabili e stravaganti situazioni pur di rivivere e far rivivere, quasi al di fuori del tempo, le stesse brucianti emozioni quindici anni prima che li avevano attratti ed uniti “per sempre”.
Un personaggio strano lo Zebra, che si fa amare totalmente ma che talvolta suscita istinti omicidi. Un creativo. Una mente geniale. Un padre attento e stravagante, capace di mettersi la maschera di topolino. Uno che si mette in gioco. Che fa giocare. Che fa sognare. Che appassiona. Che illude ma non delude. Che soffre. Che rivela anche la sua fragilità attraverso la celebrazione della sua caparbietà e della sua tenacia nel raggiungere il proprio unico e vero obiettivo: essere l’unico uomo della propria moglie. L’uomo dei sogni. Per sempre.
Un libro toccante. In cui si intrecciano amore, passione e amicizia. Che svela la voglia di andare aldilà delle banalità quotidiane, alla ricerca di una dimensione più profonda, in cui pacificare la propria sete di emozioni continue. Quelle che in fondo..un po’ tutti cerchiamo. Un libro che mi ha fatta ridere, arrabbiare, preoccupare, stupire…in altre parole, emozionare.
Assolutamente da consigliare.

2 commenti:

Gonza ha detto...

Mi hai fatto venire voglia di leggerlo.
GA

Unknown ha detto...

Con il dovuto ritardo, approdo qui e ringrazio, ma proprio di cuore. E' bellissimo scoprire che qualcuno ha sentito le stesse cose e le sa esprimere così bene. Ri-grazie,
Sara