Truman Capote "Colazione da Tiffany" Garzanti Elefanti 9.00€
Libro che ha portato al successo urbi et orbi non solo lo scrittore di "A sangue freddo", ma anche Audrey Hepburn, che vinse anche il David di Donatello per la sua interpretazione; tranne il fatto che finisce in modo diverso dal romanzo non so dirvi altro, perchè il film non l'ho visto.
Il libro invece è delizioso, scorrevole anche se la storia non è proprio lineare, la lunatica Holly Golightly, mancata attrice, mancata donna adulta, mancata moglie di un veterinario di campagna e di un multimiliardario hollywoodiano, oltre che perennemente in transito, come affermano i suoi bigliettini da visita, vive in un appartamento a New York e il suo vicino è un altro "mancato" stavolta scrittore, mancato compagno e innamorato disincantato.
La New York del pieno boom economico del dopo guerra, dove cominciano a notarsi le discrepanze che renderanno famosa un certo tipo di america e dove anche "avere le paturnie" è decisamente un segno di stile, anzi di grande stile.
Un libro che si legge in punta di dita per non sgualcirlo e che ti lascia in bocca il sapore dei biscotti con il burro e di un té preso alle cinque con una serie di personaggi improbabili, che potrebbero essere dei vecchi nonni e dei capi mafia, degli sceneggiatori come dei produttori. Una finestra su un mondo che non c'è più, ma che per un breve momento era il centro dell'universo.
6 commenti:
non credo che riuscirei a leggerlo vista la pessima impressione che mi ha fatto la figura di capote vedendo il film a sangue freddo. veramente un senso di repulsione.
mi dispiace, non ho visto nemmeno quello, però credo di aver letto molte cose di persone che non conoscevo, di cui non sapevo niente e che magari.....
L'esperienza mi ha insegnato che in ogni epoca ci sono stati dei grandi autori (e artisti) che dal lato umano erano quantomeno carenti, se non addirittura orribili. Meglio sarebbe non sapere nulla di loro, prima di leggere ciò che hanno scritto.
Recentemente ho letto "Colazione da Truman", libretto di conversazioni giornalistiche con Capote. Un pezzettino di conversazione tocca anche, ovviamente, i rapporti fra il libro di Capote e la pellicola di Blake Edwards: Truman giudica Blake Edwards un "pessimo regista", mette le mani avanti per tenersi buona Audrey, ma contesta fortemente la scelta della grande attrice per il ruolo di Holly. Personalmente considero positivamente tanto il libro quanto il film (che sa farsi apprezzare, persino amare, anche soltanto per la presenza incantevole della Hepburn), anche se effettivamente sono due cose differenti - per alcuni versi distanti. Sulla pessima, se non addirittura squallida qualità morale di Capote ho ricevuto, recentemente, ulteriori conferme... I due film che sono stati da poco realizzati sulla figura di Capote non li ho visti... per quanto mi riguarda però guarderei con più interesse "Infamous".
prima di andare al cinema a guardare "a sangue freddo" ho acquistato un libro di Capote...appena uscita sapevo che non l'avrei mai letto...
tutto sommato, per quanto mi riguarda, ritengo conveniente non aspettarmi niente da un autore se non un buon libro, per il resto chi sono io per giudicare, come si dice, ai posteri l'ardua sentenza....
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