E dopo tante birre, le gonze, compulsive come sempre, possono tornare alla coca-cola.
O in questo caso al lassi* visto che Il Buddha delle periferie, opera prima di Hanif Kureishi, racconta la storia di una famiglia, allargata suo malgrado, di anglo-indiani di prima generazione.
Ambientato nei sobborghi di Londra, in piena ondata hippy anni 70, il romanzo scorre attraverso la voce di Karim, primogenito di babbo indiano e mamma british, ragazzo sensibile e tagliente, estremamente intuitivo e languido, dagli orientamenti sessuali in fase di sperimentazione, che viene a trovarsi di fronte alla separazione dei suoi, alla trasformazione del padre (il Buddha del titolo) e al matrimonio combinato della migliore amica.
Cambiamenti radicali e "moderni" portati avanti da personaggi quasi irreali trovano il proprio specchio nella disperata ricerca della tradizione di altri, tutti descritti dalla voce ironica e appassionata di Karim e danno un quadro grottesco di due culture agli antipodi, ma entrambe estremamente radicate (inglese e indiana) che vengono investite e digerite dalla sottocultura psichedelica e solo apparentemente "pace e amore" dei wannabies delle periferie.
Io lo sto piacevolmente rileggendo in lingua originale, per Bompiani la traduzione è a cura di Cotroneo, che dovrebbe lasciarci tranquilli (anche se la copertina è davvero brutta).
Per chi non ha tempo o voglia di leggerlo, dal romanzo è stato tratto anche un film (il protagonista è un sogno anche se poi è finito a Lost), ma sulla pellicola non ho opinioni dirette nè mediate.
Bella os di Bowie, pero'.
*Il Lassi, é una bevanda tradizionale asiatica, originaria dell'India. É fatta semplicemente mescolando yoghurt, acqua, sale e spezie tra le quali anche il cumino.
Nessun commento:
Posta un commento