Dai tempi de "Il Poeta" e in seguito, Connelly ha sfornato una serie di gialli molto belli, e questo, anche senza il buon vecchio detective Bosch, non si discosta molto dai successi precedenti, se non fosse che.... che non c'è il nostro solito eroe, il malandato, ubriacone, intelligente e troppo sensibile Harry Bosch, a cui, la sottoscritta, si è chiaramente affezionata. Una specie di Montalbano di Los Angeles, sfortunato con le donne come sembra sia obbligatorio per ogni poliziotto del mondo e particolarmente sfigato anche con i suoi colleghi, che forse incarna tutta la speranza di riscatto che vive in ognuno, la flebile ipotesi che anche se tutto sembra complottare contro di noi, la nostra vita è destinata a cambiare. Peccato che per quanto riguarda il personaggio immaginario in questione, se le cose cambiano significa sempre che stanno volgendo al peggio...
Chip molecolari e donne misteriose, insomma ci sono tutti gli ingredienti per un ritmo abbastanza serrato da non poter relegare il libro al metrò, fatene buon uso.
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