Ci risiamo, i nuovi narratori italiani, gli scrittori che avreste sempre desiderato e che non avete mai osato chiedere. Questo ha vinto anche un premio se non ricordo male, forse lo strega, mah...
Paragonato addirittura ai Buddenbrook, con il povero Thomas che si stara' sbellicando dalle risate sulla cima della montagna incantata.
Che dire, sarcasmo a parte, non e' che questo libro sia un granchè, una serie di storie che più di un filo comune hanno dei personaggi in comune, quasi che per scrivere tanto di qualcosa (mi resta ancora il dubbio su cosa) ed in maniera pretenziosa, l'autore avesse bisogno di una scusa.
Se vi piacciono le grandi saghe che si allungano su più di un cinquantennio (in particolare durante quegli anni che erano anche i miei: i favolosi anni '80) e soprattutto non avete grosse pretese, questo è un romanzo che va bene, ve lo centellinate in metropolitana, perche' tutto di seguito è impossibile, e poi non vi rimane niente di bello, ma almeno nemmeno niente di brutto.
2 commenti:
Ma che vole questo!?!?!?!
Solito spamming...eliminato!
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