Quando è stata l'ultima volta che avete pianto per un libro, se vi è mai capitato ovviamente? A me non capitava da tanto, e mi sono trovata a singhiozzare, tentando di soffiare il naso e contemporaneamente tenere aperto il libro e continuare a leggere mentre vedevo doppio per colpa delle lacrime...micidiale.
L'aquilone del titolo mi aveva fatto venire in mente Charlie Brown, gli alberi carnivori e Snoopy appollaiato come un condor, ma i cacciatori di aquiloni di questo libro, sono ragazzi che si sfidavano per rimanere i padroni dell'ultimo aquilone in volo e forse, fuori di metafora, della loro vita.
Un medico americano di origini afghane si trova a dover tornare nel regime dei talebani per cercare di rimediare ad un suo gravissimo errore, se di errore si può parlare. Paragonabile a Persepolis per l'impatto descrittivo, specialmente se, come me, avevate a malapena una vaga idea di quello che accadeva una trentina di anni fa in medio oriente e di come le cose siano arrivate allo stato attuale questo libro è di più, la storia di un'amicizia (anzi, di come dovrebbe essere un'amicizia), perchè come si dice, tutti vorrebbero un buon amico, ma pochi sono disposti ad esserlo...
8 commenti:
...meglio pochi ma buoni!!
Parole SANTISSIME direi.
Me lo hanno prestato e adesso mi è anche venuta voglia di leggerlo. Grassie.
Mazza come cresce questo blog... e ci voleva finalmente un blog interessante.
Basta con questi spazi che il blogowner usa x raccontare la propria vita, tra l'altro normale e poco interessante, e far finta di essere una sorta di scrittore che nessuno ha ancora scoperto, mi chiedo io: chissà come mai?
Perdonate l'ignoranza ma "blogowner" sta per..???
proprietario del blog
Panettone non so chi tu sia ma sei un mito.E mi associo a cio' che hai detto sui wannabe della blogosfera...avrei anche un'iea precisa, ma ho pietà. ;-)
Ehm non ti sbilanciare... ;-)
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