martedì, novembre 29, 2011

DAVID LEVITHAN "EVERY YOU, EVERY ME"
More about Every You, Every Me

Libro letto per caso, di solito questo autore mi piace quando scrive con la Cohen ma ammetto che da solo l'ho apprezzato anche di più. 
Inoltre è un libro "fotografico", la storia è accompagnata da immagini ed è quasi un thriller, quasi  fino a alla fine non sappiamo se una delle protagoniste è morta o meno e poi, quasi come Agatha Christie siamo indecisi non tanto sull'assassino quanto piuttosto su chi possa essere il cattivo. 
Insomma lettura breve ed efficace, consigliato.

domenica, novembre 27, 2011

ALEXANDRE DUMAS "IL CONTE DI MONTECRISTO"
More about Il conte di Montecristo

Spettacolare feuilletton con una marea di personaggi tra cui a volte è complicato districarsi, se uno sopravvive poi ai capitoli della prigione di Edmond è destinato a non staccarsi più nonostante il moraleggiante Dumas padre faccia quasi l'impossibile per annoiare il lettore.
La storia è nota ai più, Edmond viene incarcerato per disegno di alcuni invidiosi che volevano chi la fidanzata, chi il suo lavoro e chi nascondere le proprie beghe personali. In prigione conosce l'Abate Faria che lo trasforma in quello che poi, grazie anche ai soldi, diventerà l'enigmatico ed affascinante Conte di Montecristo, dispensatore di vendetta.
Ammetto che il finale con Mercedes non l'ho particolarmente apprezzato, ma come perdoni Danglers e non ti rimetti con la tua fidanzata storica? Ma immagino che ai tempi era legittimo perdonare un tradimento ma non un "adulterio", ma questa povera donna cosa avrebbe dovuto fare? Va bè tanto qualsiasi cosa non sarebbe stata abbastanza, complessivamente un bel romanzone di avventura, con qualche colpo di scena abbastanza telefonato e una morale nemmeno troppo di  sottofondo.

venerdì, novembre 25, 2011

Japan and the Shackles of the Past by R Taggart Murphy

Japan and the Shackles of the PastJapan and the Shackles of the Past by R Taggart Murphy
My rating: 4 of 5 stars

Clearly, this book should be read only by people that are interested in Japan and its story, first of all, because it is a historical/anthropological excursus on Japan, from the beginning of its recorded history up to the present day. How history has affected this state, that for a long time it held itself segregated both from Asia and by the West, as in the last century, despite the economic boom in Japan somehow it is not able to withstand time more and more fast development, although it had miraculously survived the defeat of the Second world War and the following economic and social crises.
Well written and very interesting.

Chiaramente questo libro deve interessare prima di tutto, perché é un excursus storico/antropologico sul Giappone, diciamo dall'inizio della sua storia documentata fino al giorno d'oggi. Come la storia abbia influenzato questo stato che per lungo tempo si é tenuto segregato sia dall'Asia che dall'occidente, come nell'ultimo secolo, nonostante il boom economico il Giappone in qualche modo non é riuscito a reggere i tempi sempre piú veloci di sviluppo, nonostante si fosse miracolosamente ripresa dalla sconfitta della seconda guerra mondiale e dalla seguenti crisi economiche e sociali.
Ben scritto e molto interessante.

THANKS TO NETGALLEY AND OXFORD UNIVERSITY PRESS FOR THE PREVIEW!

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RAYMOND QUENEAU "ZAZIE NEL METRO'"

More about Zazie nel metró

Ne avevo tanto sentito parlare eppure non ero pronta per questo delirio lucido di Queneau e della sua ragazzina smaliziata. 
Zazie viene lasciata dalla madre per un week end a Parigi con lo zio e ne uscirà persino più adulta di quando ne era entrata, anche se a sentirla parlare invece che quasi 10 anni si poteva pensare ne avesse 40. Ma come dice lei Parigi l'ha invecchiata e oltre tutto non è nemmeno riuscita a vedere la metropolitana per colpa di uno sciopero, o forse alla fine la prende con Marcel(ine), non mi è chiaro, ma tante cose non mi sono chiare in questo libro che questa è solo una delle tante.

mercoledì, novembre 23, 2011

MICHAEL ZADOORIAN "IL MONDO DELLE COSE"
More about Il mondo delle cose

Tanti racconti, più o meno lunghi a volte incentrati sulle cose, ma molto più spesso sulle persone. Non scrive male Zadoorian, anzi, ma lo stile depressivo non è mai stata la mia passione e siamo comunque lontani da quel grandissimo capolavoro (IMHO) che è "In viaggio contromano" in cui Ella e John diventano e restano a tutt'oggi nel mio immaginario come LA COPPIA PIU' BELLA DEL MONDO.

lunedì, novembre 21, 2011

CORMAC McCARTHY "CAVALLI SELVAGGI"
More about Cavalli selvaggi


Storia affascinante quella di John Grady Cole che dal Texas del 1943 se ne va a lavorare in Messico con l'amico Rawlins e attraverso deserti e montagne diventa una persona diversa e soprattutto un uomo. Una di quei racconti bellissimi che non vorresti finissero mai e ti restano comunque dentro. Fortunatamente ho letto che anche il terzo libro della trilogia della frontiera parla di lui, così posso continuare!

sabato, novembre 19, 2011

HENRY JAMES "THE EUROPEANS"
More about The Europeans

Fratello e sorella, nobiltà più o meno decaduta d'Europa si recano a Boston per fare conoscenza di alcuni lontani parenti, ma con lo scopo neanche nascosto di fare un matrimonio d'interesse. Per alcuni versi un dramma, per altri una commedia degli equivoci questo libro di Henry James, piccolo capolavoro che descrive con estrema efficacia le differenze tra l'Europa e gli Stati Uniti di inizio secolo. 
Ci sono dei libri in cui tutto va come deve andare, altri invece in cui niente termina come vorrei, questo si piazza in mezzo, ma non ci si può lamentare quando si leggono parole così ben scritte...


giovedì, novembre 17, 2011

FEDOR M. DOSTOEVSKIJ "I DEMONI"
More about I demoni

C'è qualcosa nella scrittura di Dostoevskij che non mi convince, tutti i suoi libri mi sembrano sempre troppo eccessivi, tutto esaltato alla massima potenza, ogni vicenda diventa quasi una farsa; non ci posso fare niente ed è sicuramente una mia responsabilità perchè la storia di questo complotto poco credibile volto a rovesciare le basi della società non è affatto brutta nè scontata, solo che non mi è piaciuta anche se alcuni personaggi sono sicuramente notevoli e li ricorderò a lungo.

martedì, novembre 15, 2011

AVENGER'S ANGEL di Heather Killough-Walter

Quattro arcangeli si trovano da due millenni sulla terra per cercare le loro "arcangele" premio di Dio per il loro fidato servizio. Azrael, Michele, Gabriele ed Uriel fanno parte ormai di questo mondo ed ognuno si è ricavato una nicchia per vivere più o meno comodamente, ma quando Uriel riconosce la sua soul mate tutto precipita, complice anche Samael, arcangelo che non è stato graziato da Dio, quanto piuttosto punito.





 
Non è certo la prima serie che parla di angeli, la migliore fin'ora è a mio modesto parere quella di Nalini Singh, e come lei anche questa autrice mischia vampiri ed angeli, due lati della stessa medaglia. In questo primo libro facciamo la conoscenza non solo dei quattro arcageli "buoni", ma anche di una delle arcangele, Eleonor, compagna di Uriel ma bramata anche da Samael. I quattro arcangeli non sono però i soli ad avere origini divine, altri "errori di Dio" si aggirano sulla terra e anche loro vogliono le compagne destinate ai protagonisti, anche se per scopi meno sentimentali. Non perderò gli altri libri della serie, anche se come tutti i primi libri questo contiene secondo me alcune pecche, come per esempio l'incessante dialogo interno di Eleonor, che è a volte piuttosto ripetitivo e il "cattivo" Samael a volte aveva tutto il mio supporto rispetto ad Uriel e questo non dovrebbe accadere ;). Inoltre manca un pochino di passione e spero che questa lacuna venga colmata dagli altri libri della serie che credo quasi sicuramente seguiranno e spero anche che oltre ad i 4 protagonisti principali, ci sia una soulmate anche per Samael, di gran lunga il personaggio più divertente del libro.



LINGUA: inglese
EDITORE: Mass Market Paperback
DATA DI PUBBLICAZIONE: novembre 2011
PAGINE: 416
GRAZIE A NETGALLEY E A MASS MARKET PAPERBACK PER L'ANTEPRIMA


L'AUTRICE:
Heather Killough-Walden è una californiana che vive attualmente in Texas con il marito e il figlio. E' una delle autrici di Best Seller del New York Times ed autrice della serie "Big Bad Wolf" che non è stata ancora tradotta in italiano. L'educazione dell'autrice include studi religiosi, archeologia e legge. Ha viaggiato in tutto il mondo ma sogna di vivere in una città che abbia una piccola squadra di hockey.
   Il suo sito: è http://www.killough-walden.com/ e ci si può iscrivere alla newsletter per avere anteprime e news

domenica, novembre 13, 2011

DAVID FOSTER WALLACE "INFINITE JEST"
More about Infinite Jest

Non posso dire niente che non sia stato già detto su IJ, lo ami, lo odi e tutto quello che sta nel mezzo. Personalmente lo ritengo un libro ostico e trascinante: facevo fatica a leggerlo (se vedo un altra nota mi sento male) e facevo altrettanta fatica a lasciarlo. E' un mondo che ti assorbe, una volta che lo capisci tanto da riuscire a muoverti, quello di Hal e Don e sicuramente con il senno di poi, non è che mi stupisce così tanto che DFW si sia suicidato; a volte più che IJ sembrava di leggere il DSM IV-TR in particolare il capitolo sulle dipendenze, ma ci sono delle parti, quella che mi ricordo meglio è il dialogo di Hal con Orin sul momento perfetto, quello in cui come giocatore sai che non sbaglierai, quello in cui tutto congiura perchè tu abbia successo, che ancora mi fanno venire i brividi solo a ripensarci. Felice di averlo letto e felice di averlo finito, magari la prossima volta lo rileggo in italiano però.

venerdì, novembre 11, 2011

CHARLES DICKENS "HARD TIMES"

More about Hard Times

Dickens non scrive in modo particolarmente fluido e il suo inglese lo trovo spesso ostico. A questo bisogna aggiungere che spesso le sue storie sono tristi inoltre per quanto abbiano una morale non le ritengo soddisfacenti, nè per i cattivi nè tanto meno per i buoni.
Come romanzo di denuncia sociale non è nemmeno troppo sottile e spesso i rovesciamenti di fronte sono piuttosto intuibili.
Magari il prossimo sarà meglio....

mercoledì, novembre 09, 2011

ERRI DE LUCA "I PESCI NON CHIUDONO GLI OCCHI"
More about I pesci non chiudono gli occhi

Si torna al De Luca originale, quello di poche parole e tantissime emozioni. 
L'estate dei suoi 10 anni Erri incontra una ragazzina, che non avrà mai nome, ma tra i personaggi dei suoi libri ha un ruolo primario, e tra paragoni con gli animali ed un corpo che non vuole crescere, si sviluppa una storia d'amore. Passeranno gli anni ma questo tipo di relazione così perfetta e assoluta l'autore non la troverà più e quella che poteva essere una storia triste è diventata un racconto meraviglioso.

lunedì, novembre 07, 2011

RECENSIONE DI GRUPPO: “LORD OF THE ABYSS” NALINI SINGH


Quarto e ultimo libro della Royal House of Shadows , scritto dalla scrittrice Nalini Singh che fortunatamente rialza le sorti della serie, fino a qui una mezza delusione Come già detto i libri parlano del l’attacco da parte del malvagio Blood Sorcerer al regno di Elden e dell’uccisione dei sovrani , non prima però che loro, unendo la loro magia mandassero i loro figli lontani e salvi. Lord of Abyss parla del principe Micah che diventa il guardiano degli Abissi, da intendersi come il regno dei morti. Il principe era piccolo quando i suoi genitori sono stati uccisi dal BS per questo non ricorda niente e il suo cuore è freddo come l’armatura che lo ricopre sempre. Ad aiutarlo a ricordare per ricongiungersi con i suoi fratelli e a farlo tornare umano, sarà proprio la figlia del mago che l’ha relegato in questo stato Liliana, il cui genitore non brilla certo per metodi pedagogici, ma il tempo scorre in fretta e lei ha poco tempo per fare sì che il principe ricordi.
Ottima trasposizione a ruoli invertiti de “La bella e la bestia” in cui è l’amore che piano piano coinvolgerà i due protagonisti quello che permetterà al principe di vedere al di là della “facciata” e a Liliana di arrivare al cuore ormai quasi di ghiaccio di Micah. Anche se poi la storia non è così scontata se non fosse che secondo me il finale stravolge un po’ il tutto, non si poteva avere un’eroina che non fosse uscita da Vogue per una volta?
GONZA: C’era bisogno della Singh, che con la sua scrittura ti fa apprezzare anche una lista della spesa, per farmi arrivare alla fine di questi 4 più o meno sofferti libri in cui il sentimento, che nasce piano piano diventa poi una grande passione, per una volta l’amore precede la passione scatenata dalla bellezza e il risultato non è niente male
 AYLISS: Nalini Singh: un nome una garanzia…Lord of The Abyss è una favola stupenda, in cui il lettore non può che rimanere ammaliato dal fascino oscuro di Micah e dalla sua ingenua incapacità di gestire in modo “politically correct” i rapporti interpersonali, lui il piccolo erede di Elden il” cuore puro del regno”.Liliana è stupenda per il suo coraggio, la sua generosità e la sua intelligenza e con la sua saggezza innata di donna ha capito una cosa sacrosanta: gli uomini vanno presi per la gola !! E lei ha centrato in pieno l’obiettivo.
 LIDIA: Ragazze mi meraviglio che non avete commentato la copertina...che devo dire aiuta a conoscere Micah. E’ anche vero che per una volta non è l’aspetto fisico dei protagonisti a catturare l’attenzione ma è soprattutto il giocare sull’alternanza, sul doppio, sul significato di ogni cosa, il bello e il brutto, il male e il bene, la giustizia e la pietà; categorie queste non più definite che portano il lettore ad interrogarsi sul significato autentico dei sentimenti: amore, amicizia, lealtà...se poi questo è racchiuso in un paranormal romance, bisogna solo inchinarsi alla bravura della Nalini.
 GONZA: già la copertina, la ciliegina sulla torta anche se ci manca l’armatura, ma con quegli addominali….A parte tutto come hai sottolineato tu Lidia c’è molta dicotomia, se da una parte ci sono Micah e Liliana, dall’altra il Blood sorcerer che rappresenta il male più assoluto; l’unico appunto che mi sento da fare al libro riguarda il modo affrettato e poco approfondito della riunione dei 4 fratelli, decisamente mi aspettavo qualcosa di meglio.
AYLISS: concordo con Gonza: si era creata una tale aspettativa per la reunion dei quattro eredi che mi aspettavo uno scenario decisamente diverso. Però ci sono stati momenti veramente splendidi nel racconto, come i flashback di Micah e i suoi fratelli per l'incantesimo dell'unicorno, oppure quando Micah rientra al castello con le sembianze della Bestia e Liliana lo conforta prendendo il coraggio a due mani. E che dire della cioccolata e il nostro Lord of the Abyss. Tanti episodi che nella loro semplicità riescono ad entrare sotto pelle e fanno innamorare di Micah e Liliana.
LIDIA:Naturalmente anche io sono rimasta delusa dal finale, visto così la Royal House series sono solo quattro libri che parlano di quattro fratelli scritti da quattro scrittrici:i poveri regnanti di Elden sono morti solo per dare un imput ai libri. Scherzo. Parlando dei momenti che mi sono piaciuti di più, c'è quello di Liliana che fa il bagno "assistita" da Micah, e le loro piccole schermaglie. Mi riporta in mente, fatte le debite differenze, il libro di Flaubert, Educazione sentimentale, solo che in Lord of the Abyss i protagonisti sono stati più fortunati.
GONZA: Complessivamente e per concludere, il mio voto a questo libro è di 4 stelle, fondamentalmente perché almeno l’ho letto volentieri e senza smaniare per arrivare alla fine che non lo sopportavo più come è stato per un paio dei precedenti. E’ possibile comunque, che anche per la Singh riuscire a rovesciare completamente le sorti di questa serie sia stato un compito troppo arduo….
 AYLISS: adoro la Singh e i suoi libri, leggendoli vengo rapita dai suoi racconti ed in questo caso dalla sua favola stupenda. Sarebbe stato perfetto con un finale più accurato sulla riunione dei quattro eredi, comunque il mio voto è 5 stelle.
 LIDIA: La Nalini ha scritto una bella favola, dolce e complessa, aggiungendo alla trama originale alcuni elementi nuovi. E' un libro che si legge piacevolmente e non  tradisce le aspettative dei suoi lettori.
 Si ringrazia la Harlequin e NetGalery per la preview.


sabato, novembre 05, 2011

NICO ORENGO "DI VIOLE E LIQUIRIZIA"
More about Di viole e liquirizia

Strano libro, la storia scorre lineare fino ad un certo punto, un sommerlier francese si reca nelle langhe per fare un corso in una vineria, l'ostessa gli interessa (scusate il gioco di parole) e la moglie divorziata gli crea casini con la figlia. Poi d’emblée l'autore inserisce un personaggio assurdo che cambia anche nome insieme ad un'altra. Passate alcune pagine il romanzo rientra in carreggiata e prosegue fino all'epilogo abbastanza efficace e non troppo scontato. A conoscere l'autore mi verrebbe da togliermi il dubbio.....

giovedì, novembre 03, 2011

GEORGE P. ELLIOTT "SILAS MARNER"
More about Collins Classics Silas Marner

Romanzo in due parti: la prima vede Silas Marner, protagonista particolarmente sfortunato, cacciato dal suo paese con l'accusa di furto, ricrearsi una vita e venire derubato dopo 15 anni di tutti i suoi risparmi; proprio verso la fine trova una madre morta di freddo e adotta la sua piccola bambina.
Nella seconda parte la bambina è cresciuta e, attraverso di lei, veniamo a sapere quale ottimo padre Silas sia diventato nonostante l'assenza di una moglie e di una qualsiasi esperienza con i bambini; Eppie è una ragazza felice, sta per sposarsi e ha portato "il sole" nella vita dell'uomo distrutto che l'aveva adottata. 
Poca morale e molti sentimenti in questo libro della Elliot che fa fare pace con il mondo.


martedì, novembre 01, 2011

RECENSIONE DI GRUPPO: “LORD OF THE WOLFYN” JESSICA ANDERSEN

Terzo libro della Royal House, scritto dalla scrittrice Jessica Andersen. L’essere  scritto a quattro mani non credo che sia stato positivo per questa serie  vista la diversità di stili delle scrittrici. I libri parlano dell’attacco da parte del  malvagio  Blood Sorcerer  al regno  di Elden e dell’uccisione dei sovrani, non prima però che loro, unendo la loro magia mandassero i loro figli lontani e in salvo. Lord of Wolfyn, parla del principe Dayn che grazie alla magia dei suoi genitori morenti  viene spedito nella foresta dove vivono i wolfyn e dove vive solitario e triste in attesa che si realizzino le ultime parole del padre: arriverà una donna che lo guiderà verso Elden dove vendicherà la loro morte  liberando il regno dal Blood Sorcerer. La favola a cui si ispira la storia è Cappucetto Rosso ed è questo  il libro che la pratogonista ha avuto in regalo dalla madre e che leggeva da bambina.
LIDIA: credo che avrei dovuto capirlo dalla copertina che il protagonista Dayn non mi sarebbe piaciuto. Credo che la trama sia ben costruita e anche complessa ma secondo me non funzionano i protagonisti. Lui è un uomo sfiduciato, che si sente in colpa per non essere stato in grado di difendere la sua famiglia e il suo regno, un uomo che ha perso se stesso. E non mi è simpatica nemmeno la protagonista femminile, Rena, una poliziotta delusa  e depressa che si lamenterà per quasi tutto il libro.
GONZA: peggior libro della serie, pieno di rimuginii costanti da parte di entrambi i protagonisti, sembra un trattato di aiuto-aiuto psicologico piuttosto che un romanzo d’amore: lei che manda un amico a prendere un caffè e questo muore, lui che per motivi ancora più stupidi si perde il momento in cui la sua famiglia viene disintegrata e lo rimpiange per tutta la vita, due protagonisti così sfortunati che non potevano che mettersi assieme.
ALYSSI: Anche io sono rimasta negativamente colpita da questa coppia. Dayn mi è sembrato un opportunista, che decide di  nascondere la sua identità a chi gli ha offerto aiuto, divertendosi poi con la lupacchiotta per mutuo soddisfacimento personale, aspettando l'arrivo di colei che lo dovrà aiutare. 

Ci mancava che dicesse : "cara esco a comperare le sigarette, torno subito". Rena, dal canto suo, prima cede al suo fascino e poi lo accusa di averla influenzata e sedotta... Ma far crollare il ponte sospeso per aria no? sarebbe stato quasi un lieto fine...

LIDIA: Parlando del ponte sospeso, neanche la fuga rocambolesca dei due protagonisti che vengono  attacati prima da strani esseri a tre teste, inseguiti  dai wolfyn violenti che vogliono ucciderli, che rischiano di cadere dal ponte sospeso e infine quasi soccombono a  un drago gigante  riescono a portare brio ed emozioni  e si fa un po fatica a leggerlo. Anche le scene di sesso e di passione dei protagonisti (poche in realtà)sono riuscite a coinvolgermi. 
GONZA: ah c’erano anche scene di passione? Devo essermele perse nel mare dei lamenti e dei rinfacci…A parte gli scherzi, questo è sicuramente il peggior libro tra i 4 ed è anche un peccato perché come rifacimento di cappuccetto rosso avrebbe avuto notevoli chances… Comunque una delle grosse fortune di questa serie è che il miglior libro è l’ultimo e va letto dopo gli altri e non a caso l’ha scritto Nalini Singh.
AYLISS: Anche io penso che, con una base di favola come Cappuccetto Rosso, si sarebbe potuta scrivere una novella migliore. Non è stata convincente nella sua comparizione neanche il personaggio “cattivo” della storia (la maga/strega), inserita un po’ a caso nel contesto col compito di eliminare Dayn, con dei  tentativi decisamente  poco credibili.
LIDIA: Credo che mai come questa volta siamo tutte d’accordo nell’affermare che questo libro sia il peggiore della Royal House series e forse anche tra quelli che personalmente ho letto: protagonisti  noiosi, trama senza brio, storia senza passione. Voto due stelline.
GONZA: Concordo con Lidia su tutto, due stelle e a mai più rivederci Jessica Andersen….

AYLISS: che dire: è stata faticoso portare a termine la lettura di questo libro. Voto due stelle

Si ringraziano Harlequin e Netgalley per la preview.

BUON COMPLEANNO SORELLINA!