RECENSIONE DI GRUPPO "GODDESS OF THE SEA" P.C.CAST
Christine Canady, sergente dall’Air Force, si ritrova coinvolta in un incidente aereo che quasi le costa la vita. A salvarla una sirena, ma il prezzo da pagare è lo scambio non solo dei loro corpi ma anche delle loro identità. Così CC si ritrova a dover impersonare Undine, figlia del Dio del mare Lir e della Dea della terra Gaea, e costretta a nascondersi dal potente fratellastro Sarpedon che, fallito il tentativo di corteggiarla, ora vuole prenderla con la forza. Gaea, che è a conoscenza dello scambio, le propone un patto: la possibilità di camminare sulla terra come umana, ma con il cuore legato al mare e la necessità di ritornare al suo corpo di sirena ogni tre giorni, pena la morte. Solo il vero amore potrà ridarle il suo (ora bellissimo) corpo in modo permanente. Eppure nonostante tutto CC si ritrova attratta dal gentile e sexy tritone Dylan. Un amore che però sembra destinato solo alla tragedia.
Amyra e Ayliss72 hanno amato questa storia; Lidia e Gonza non così tanto.
Chi vincerà il dibattito?
Amyra: Sarò venale, ma la prima cosa che mi ha attratto di questo romanzo è stata la copertina, veramente bellissima. Penso che ben rappresenti lo spirito della storia, le sue radici nella favola “La Sirenetta” di Andersen come nella mitologia greca classica. Gorgeous!
Lidia: Ti riferisci alla Barbi-sirenetta in copertina? Premetto che adoro il modo di scrivere della Cast, però in questo caso penso che si sia ispirata non solo alla favola di Andersen: tutti i protagonisti, infatti, sembrano usciti da un cartone della Dysney. Leggendo non potevo far a meno di canticchiare “Under the sea” aspettando di vedere Sebastian.
Ayliss72: Mai visto La Sirenetta Disney… Good or Bad?? Ho trovato lo stile della Cast fresco e divertente, come il suo personaggio CC; poi dopo il suo cambiamento in Figlia del Mare tutto è diventato una splendida favola, in cui però ho ritrovato spunti interessanti, quali la solidarietà tra donne, la condizione femminile in epoche in cui l’accusa di stregoneria incombeva come minaccia su ogni minimo segno di indipendenza, volontà e stravaganza e poi la ricerca dell’amore, perseguito col cuore e al di sopra della diversità… Ma abbiamo letto lo stesso libro Lidia??!
Gonza: Personalmente mi è sembrato di leggere un trattato pseudo femminista scritto da una Wiccan puerile; i personaggi sembrano usciti dritti dritti da un libro di fiabe per bambini, il loro amore basato su cosa? Sul niente! Non ha ragione di essere né radici storiche, e poi in un convento del 1015 una sirena ottiene l’appoggio di alcune donne e non viene considerata una strega??!! Ssarà, ma io preferisco che il fantastico abbia basi reali piuttosto che essere completamente campato in aria, se Andersen lo sapesse gli prenderebbe un coccolone nella tomba.
Amyra: Reputo invece l’intreccio tessuto dalla Cast divino, un mondo magico, badiamo bene, non reale, nella quale l’amore puro esiste. Che poi Dylan sia sexy, compassionevole, paziente e disposto al sacrifico non fa male. E vogliamo parlare della fine? La Cast riesce a creare una tensione emotiva straziante, chi non ha pianto al colpo di scena conclusivo alzi la mano! Io non sono riuscita a trattenermi nemmeno stavolta, che era la terza rilettura!
Lidia: But you’re kidding! Io credo che sia proprio la trama a non funzionare. L’inizio è buono, la scena del disastro aereo, drammatica e intensa… poi diventa tutto surreale e incoerente. Il finale è ridicolo. Da una storia ispirata ad una favola mi aspettavo una trama originale. La morale di questa storia? One, never trust the Gods, and second, the Gods are bad parents.
Ayliss72: Beh se proprio proprio vogliamo vedere, gli Dei non sono mai stati famosi per le attenzioni riservate a figli e compagne, soprattutto se nati da mortali, e il problema di Dylan è proprio questo rispetto a Sarpedon, e penso che il tentativo fatto da CC nel mondo umano sia soprattutto per preservare la sicurezza di Dylan. Ma all’amor non si comanda. Sinceramente non mi aspettavo un finale di questo tipo, ma senz’altro è stato dolce e romantico. Lacrimuccia!! Ma la vera Undine chi l’ha vista?!
Gonza: La vera domanda è: ma chi la vuole vedere? Se il secondo libro della serie fosse stato su di lei sicuramente non l’avrei letto; l’ho trovata egoista e senza spina dorsale, ma forse è tipico delle sirene, che sai… Sul finale calo poi un velo pietoso, dal momento in cui CC ha insistito a tirare fuori il cadavere dall’aereo era ovvio che a qualcosa sarebbe servito e tutto questo per non parlare della statua della Madonna…
Amyra: Cristina e Lidia, we agree that we disagree. Ho letto questo libro in un momento buio della mia vita e mi ha trasmesso positività, gioia, fiducia. Un romanzo che trasmette emozioni è un romanzo riuscito. Per questo motivo, e per il fatto che mi sono immedesimata moltissimo nell’eroina, il mio voto è
Consigliato a tutti, grandi e giovani in ugual modo. Go Cast!
Lidia: Di questo romanzo salvo solo la scrittura: la Cast scrive in modo chiaro e scorrevole, in modo suadente e a tratti suggestivo. E ha ragione Amyra quando dice che sa trasmettere emozioni e aggiungo sensazioni e immagini. But, I’m sorry, il mio voto è
Consigliato alle under 12 accompagnate dai genitori!
Cinzia: La lettura di questo romanzo mi ha proiettato in una piacevole dimensione dreamy. La dolcezza e la purezza dei sentimenti dei due personaggi CC e Dylan mi hanno riportato indietro nel tempo, quando amavo leggere le favole e credevo nel “lieto fine”. Ho riso, sorriso, versato qualche lacrima quindi il mio non può che essere un giudizio positivo. L’arte dello scrittore è questa: risvegliare i nostri sentimenti.
Gonza: Come al solito sembro quella più cattiva, ma questa storiellina adolescenziale con una lieve aggiunta di sesso proprio non mi ha lasciato niente, se non ne avessimo parlato assieme probabilmente l’avrei gia’ dimenticata, come mi accingo a fare tra l’altro. Voto complessivo : una perché si è fatto leggere tutto e l’altra perché ancora mi diverto a pensare come funzioni il sesso mermaid!
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