venerdì, settembre 30, 2011

ARISTOTELE "ETICA NICOMACHEA"
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Naturalmente non posso dire niente di particolarmente intelligente su questo libro, quindi, a seguire, un brano che mi è piaciuto particolarmente.
Ma se la felicità è attività conforme a virtù, è logico che lo sia conformemente alla virtù più alta: e questa sarà la virtù della nostra parte migliore. Che sia l’intelletto o qualche altra cosa ciò che si ritiene che per natura governi e guidi e abbia nozione delle cose belle e divine, che sia un che di divino o sia la cosa più divina che è in noi, l’attività di questa parte secondo la virtù che le è propria sarà la felicità perfetta. S’è già detto, poi, che questa attività è attività contemplativa. Ma si ammetterà che questa affermazione è in accordo sia con le nostre precedenti affermazioni sia con la verità. Questa attività, infatti, è la più alta (giacché l’intelletto è la più alta di tutte le realtà che sono in noi, e gli oggetti dell’intelletto sono i più elevati); inoltre, è la più continua delle nostre attività: infatti, possiamo contemplare in maniera più continua di quanto non possiamo fare qualsiasi altra cosa. Noi pensiamo che il piacere sia strettamente congiunto con la felicità, ma la più piacevole delle attività conformi a virtù è, siamo tutti d’accordo, quella conforme alla sapienza; in ogni caso, si ammette che la filosofia ha in sé piaceri meravigliosi per la loro purezza e stabilità, ed è naturale che la vita di coloro che sanno trascorra in modo più piacevole che non la vita di coloro che ricercano. Quello che si chiama "autosufficienza" si realizzerà al massimo nell’attività contemplativa. Delle cose indispensabili alla vita hanno bisogno sia il sapiente,sia il giusto, sia tutti gli altri uomini; ma una volta che sia sufficientemente provvisto di tali beni, il giusto ha ancora bisogno di persone verso cui e con cui esercitare la giustizia,e lo stesso vale per l’uomo temperante, per il coraggioso e per ciascuno degli altri uomini virtuosi, mentre il sapiente anche quando è solo con se stesso può contemplare, e tanto più quanto più è sapiente; forse vi riuscirà meglio se avrà dei collaboratori, ma tuttavia egli è assolutamente autosufficiente.

lunedì, settembre 26, 2011

RECENSIONE DI GRUPPO "GODDESS OF THE SEA" P.C.CAST

Christine Canady, sergente dall’Air Force, si ritrova coinvolta in un incidente aereo che quasi le costa la vita. A salvarla una sirena, ma il prezzo da pagare è lo scambio non solo dei loro corpi ma anche delle loro identità. Così CC si ritrova a dover impersonare Undine, figlia del Dio del mare Lir e della Dea della terra Gaea, e costretta a nascondersi dal potente fratellastro Sarpedon che, fallito il tentativo di corteggiarla, ora vuole prenderla con la forza. Gaea, che è a conoscenza dello scambio, le propone un patto: la possibilità di camminare sulla terra come umana, ma con il cuore legato al mare e la necessità di ritornare al suo corpo di sirena ogni tre giorni, pena la morte. Solo il vero amore potrà ridarle il suo (ora bellissimo) corpo in modo permanente. Eppure nonostante tutto CC si ritrova attratta dal gentile e sexy tritone Dylan. Un amore che però sembra destinato solo alla tragedia.
Amyra e Ayliss72 hanno amato questa storia; Lidia e Gonza non così tanto.
Chi vincerà il dibattito?
Amyra: Sarò venale, ma la prima cosa che mi ha attratto di questo romanzo è stata la copertina, veramente bellissima. Penso che ben rappresenti lo spirito della storia, le sue radici nella favola “La Sirenetta” di Andersen come nella mitologia greca classica. Gorgeous!
Lidia: Ti riferisci alla Barbi-sirenetta in copertina? Premetto che adoro il modo di scrivere della Cast, però in questo caso penso che si sia ispirata non solo alla favola di Andersen: tutti i protagonisti, infatti, sembrano usciti da un cartone della Dysney. Leggendo non potevo far a meno di canticchiare “Under the sea” aspettando di vedere Sebastian.
Ayliss72: Mai visto La Sirenetta Disney… Good or Bad?? Ho trovato lo stile della Cast fresco e divertente, come il suo personaggio CC; poi dopo il suo cambiamento in Figlia del Mare tutto è diventato una splendida favola, in cui però ho ritrovato spunti interessanti, quali la solidarietà tra donne, la condizione femminile in epoche in cui l’accusa di stregoneria incombeva come minaccia su ogni minimo segno di indipendenza, volontà e stravaganza e poi la ricerca dell’amore, perseguito col cuore e al di sopra della diversità… Ma abbiamo letto lo stesso libro Lidia??!
Gonza: Personalmente mi è sembrato di leggere un trattato pseudo femminista scritto da una Wiccan puerile; i personaggi sembrano usciti dritti dritti da un libro di fiabe per bambini, il loro amore basato su cosa? Sul niente! Non ha ragione di essere né radici storiche, e poi in un convento del 1015 una sirena ottiene l’appoggio di alcune donne e non viene considerata una strega??!! Ssarà, ma io preferisco che il fantastico abbia basi reali piuttosto che essere completamente campato in aria, se Andersen lo sapesse gli prenderebbe un coccolone nella tomba.
Amyra: Reputo invece l’intreccio tessuto dalla Cast divino, un mondo magico, badiamo bene, non reale, nella quale l’amore puro esiste. Che poi Dylan sia sexy, compassionevole, paziente e disposto al sacrifico non fa male. E vogliamo parlare della fine? La Cast riesce a creare una tensione emotiva straziante, chi non ha pianto al colpo di scena conclusivo alzi la mano! Io non sono riuscita a trattenermi nemmeno stavolta, che era la terza rilettura!
Lidia: But you’re kidding! Io credo che sia proprio la trama a non funzionare. L’inizio è buono, la scena del disastro aereo, drammatica e intensa… poi diventa tutto surreale e incoerente. Il  finale è ridicolo. Da una storia ispirata ad una favola mi aspettavo una trama originale. La morale di questa storia? One, never trust the Gods, and second, the Gods are bad parents.
Ayliss72:  Beh se proprio proprio vogliamo vedere, gli Dei non sono mai stati famosi per  le attenzioni riservate a figli e compagne, soprattutto se nati da mortali, e il problema di Dylan è proprio questo rispetto a Sarpedon, e penso che il tentativo fatto da CC nel mondo umano sia soprattutto per preservare la sicurezza di Dylan. Ma all’amor non si comanda. Sinceramente non mi aspettavo un finale di questo tipo, ma senz’altro è stato dolce e romantico. Lacrimuccia!! Ma la vera Undine chi l’ha vista?!
Gonza: La vera domanda è: ma chi la vuole vedere? Se il secondo libro della serie fosse stato su di lei sicuramente non l’avrei letto; l’ho trovata egoista e senza spina dorsale, ma forse è tipico delle sirene, che sai… Sul finale calo poi un velo pietoso, dal momento in cui CC ha insistito a tirare fuori il cadavere dall’aereo era ovvio che a qualcosa sarebbe servito e tutto questo per non parlare della statua della Madonna…
Amyra: Cristina e Lidia, we agree that we disagree. Ho letto questo libro in un momento buio della mia vita e mi ha trasmesso positività, gioia, fiducia. Un romanzo che trasmette emozioni è un romanzo riuscito. Per questo motivo, e per il fatto che mi sono immedesimata moltissimo nell’eroina, il mio voto è 
Consigliato a tutti, grandi e giovani in ugual modo. Go Cast!
Lidia: Di questo romanzo salvo solo la scrittura: la Cast scrive in modo chiaro e scorrevole, in modo suadente e a tratti suggestivo. E ha ragione Amyra quando dice che sa trasmettere emozioni  e aggiungo sensazioni e immagini. But, I’m sorry, il mio voto è 
Consigliato alle under 12 accompagnate dai genitori!
Cinzia: La lettura di questo romanzo mi ha proiettato in una piacevole dimensione dreamy. La dolcezza e la purezza dei sentimenti dei due personaggi CC e Dylan mi hanno riportato indietro nel tempo, quando amavo leggere le favole e credevo nel “lieto fine”. Ho riso, sorriso, versato qualche lacrima quindi il mio non può che essere un giudizio positivo. L’arte dello scrittore è questa: risvegliare i nostri sentimenti. 
Gonza: Come al solito sembro quella più cattiva, ma questa storiellina adolescenziale con una lieve aggiunta di sesso proprio non mi ha lasciato niente, se non ne avessimo parlato assieme probabilmente l’avrei gia’ dimenticata, come mi accingo a fare tra l’altro. Voto complessivo :  una perché si è fatto leggere tutto e l’altra perché ancora mi diverto a pensare come funzioni il sesso mermaid!

giovedì, settembre 22, 2011

SAUL BELLOW "HERZOG"
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Mentre leggevo questo libro ho pensato che mi sembrava uno strano incrocio tra l'Ulisse di Joyce e Le Correzioni di Franzen, anche se ovviamente non c'entra niente con entrambi.
Herzog non ci sta tanto con la testa, il secondo divorzio l'ha parecchio stressato e lui scrive, scrive lettere a praticamente chiunque mentre ossessivamente rimugina sulla fine del suo secondo matrimonio e tutto quello che ne è derivato.
La scrittura non è brutta, ma a volte i salti sono veramente un po' troppo pindarici, anche se non siamo allo stream of consciousness, pure se ci avviciniamo parecchio, ovviamente IMHO.
E poi è triste, senza speranza e angosciante e io non sono del filone che ritiene che gli unici libri belli siano quelli che vanno a finire male, come la vita.

lunedì, settembre 19, 2011

IRENE NEMIROVSKY "COME LE MOSCHE D'AUTUNNO"
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Come sempre la Nemirovsky ti sferra un pugno nello stomaco, ma è tanto bello lo stesso....
A parte il masochismo, questa triste storia di ricchi possidenti russi che sono costretti a sfollare a Parigi durante la prima guerra mondiale è una descrizione bellissima sia di sentimenti che di luoghi, certo poi uno deve prendersi un antidepressivo, ma insomma può capitare. 
La balia che li segue dall'infanzia del capo famiglia, dal cui punto di vista seguiamo la storia, è l'unica che ama ricordare i tempi passati mentre tutti gli altri cercano di dimenticare, perchè troppo diversi dall'attuale presente
Sono convinta che se si prendesse questo piccolo libro e lo si strizzasse uscirebbero lacrime, per quanto mi riguarda vado a leggere topolino per riprendermi.

giovedì, settembre 15, 2011

IAN McEWAN "L'INVENTORE DI SOGNI"
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Tante piccole storie dalla mente di un giovane sognatore ad occhi aperti.
Questo breve romanzo di McEwan è veramente delizioso!

lunedì, settembre 12, 2011

JOE R. LANSDALE "LA NOTTE DEL DRIVE-IN 3"
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Questa serie di tre libri non mi aveva fatto impazzire fino a questo, il primo era angosciante e ripetitivo, tutto ambientato all'interno del drive-in, il secondo era folle e poco divertente.
Questo è micidiale, contemporaneamente filosofico e angosciante e Borges si sarebbe levato il cappello, o almeno così mi piace pensare.
Jack è la voce narrante e ci porta attraverso foreste popolate di dinosauri, pesci grandi come città e stanze piene di androidi fino ad arrivare a.....

venerdì, settembre 09, 2011

CONFERENZA STAMPA 
Per la Presentazione della 
IV MARCIA INTERNAZIONALE 
PER LA LIBERTA'
DELLE MINORANZE E DEI POPOLI OPPRESSI
Venerdì 9 settembre 2011 
Roma, h 17 – Colosseo 
Parigi, h 18 – Statue de la Liberté – Pont de Grenelle 

Società Libera, associazione apolitica e apartitica, coerentemente con la sua concezione del liberalismo 
che riconosce centralità alla Persona e ai suoi diritti naturali, organizza per il 22 ottobre una Marcia 
silenziosa, per denunciare la mancanza di libertà di cui soffrono numerosi Popoli e Minoranze. La 
manifestazione si terrà simultaneamente, a partire dalle ore 15, a Roma, Parigi e Berlino
Per tre anni Società Libera ha organizzato a Roma una Marcia per la libertà dei popoli Birmano, 
Iraniano, Tibetano e Uyghuro. Quest’anno ritenendo che non basti più manifestare separatamente e 
per singole situazioni si è organizzata la Marcia contemporaneamente in tre capitali europee, 
ampliandone la causa in difesa della libertà di tutte le Minoranze e di tutti i Popoli oppressi. 
I Comitati Promotori di Roma, Parigi e Berlino, costituiti dai rappresentanti delle Comunità 
interessate, con questa iniziativa si propongono di coinvolgere le genti d’Europa nella difesa dei diritti 
umani. Ritengono che l’Occidente debba scuotersi e  mobilitarsi concretamente sulle condizioni di 
centinaia di milioni di uomini, e che l’Europa e gli organismi soprannazionali debbano assumere 
posizione a tutela delle minoranze, istituendo la Giornata Europea per la Libertà delle Minoranze e 
dei Popoli oppressi. 
La Conferenza Stampa di presentazione della Marcia si terrà venerdì 9 settembre, a Roma alle ore 17 
al Colosseo e a Parigi alle ore 18 sotto la Statua della Libertà del Pont de Grenelle. L’iniziativa vedrà 
la partecipazione di rappresentanti delle Minoranze e dei Popoli Promotori, di Società Libera e del 
Partito Radicale;  si concluderà con un lancio simbolico di palloncini recanti la scritta “Libertà” in 
varie lingue, e con un momento di preghiera tibetana per tutti i martiri dei popoli oppressi. 
I Comitati promotori fanno appello agli organi di stampa e agli operatori della comunicazione affinché
vogliano rilevare l’importanza e la specificità dell’iniziativa dandone la massima diffusione. 
Società Libera, Partito Radicale, Comunità Tibetana, Vietnamita, Birmana, Uyghura, Cabinda, Iraniana, 
Federazione dei Paesi Asiatici per il Diritti dell’Uomo, Partito Democratico Cinese, Comitato Vietnamita per 
i Diritti dell’Uomo.

martedì, settembre 06, 2011

QIU XIAOLONG "VISTO PER SHANGAI"
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Il compagno ispettore Chen Cao rallenta e la Marsilio mette pagine a caso all'interno del libro.
Il primo romanzo era più carino, questo arranca ma "la cinesità" del libro lo rende ancora interessante, più come trattato sociologico che come giallo però. Le triadi e gli Stati Uniti e in mezzo il nostro poeta per scelta e commissario per caso, una specie di "Il buono, il brutto e il cattivo" in salsa di soia.

sabato, settembre 03, 2011

AMANDA GRANGE "COLONEL BRANDON'S DIARY"
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Sense & Sensibility visto dalla parte del Colonnello Brandon, colui che sposerà Marianne, la parte sensibile e non quella del buon senso. Libriccino estivo, che probabilmente deve parecchio del suo successo alla Austen oltre che alla sua scorrevolezza. Comunque tra la marea di robaccia che ha cercato di cavalcare l'onda vittoriana capitanata dalla Austen e dalle  Brontë, tra cui menzione d'onore va a "Pride, Prejudice and zombies", questo non è certo il peggiore.