venerdì, aprile 29, 2011

JONATHAN FRANZEN "FREEDOM"
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Libro scritto bene, scorrevole anche se molto molto lungo, a volte mi perdevo nelle descrizioni di alcune manovre economiche o dello sfondo politico americano prima, durante e dopo l'11 settembre.
Resta comunque da dire che non ho trovato condivisibile praticamente nessuno dei comportamenti dei protagonisti, per questo penso che sia un bel romanzo: è difficile leggere quasi 600 pagine su personaggi di cui non si approva nessuna idea nè alcun comportamento. Lo so che sono finti, però l'immedesimazione è tutto per quanto mi riguarda, per questo sono rimasta stupita di quanto fosse difficile mettere giù il libro. Posso affermare che mi è piaciuto anche più de "Le correzioni" e che quindi mi comprerò anche il prossimo Franzen, nel quale si possono riconoscere parti di Foer e soprattutto parti di Wallace, ma che resta comunque un Franzen al 100%, come se avesse finalmente trovato un suo stile a cui attenersi.
Ci sono anche dei lati negativi, per esempio l'assoluta mancanza di differenze nelle parti del libro in terza persona e quelle che dovrebbero essere invece scritte dalla protagonista e secondo me non è in grado di descrivere in maniera ugualmente efficace la psicologia maschile e quella femminile, però quale libro è perfetto?

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