lunedì, ottobre 29, 2007

Freakonomics, Rampini e Internazionale

Come già detto, il mio secolare problema nella comprensione dell'economia e del modo migliore di guadagnare dei soldi mi spinge a cercare di capire il più possibile il mondo che mi circonda. Questa volta ho cominciato da Freakonomics, libro di Levitt e Dubner che utilizzano l'approccio eonomico per affrontare discorsi che di economico hanno proprio poco, per esempio: se lo spaccio renda molti soldi perchè gli spacciatori di crack (e non solo loro) vivono ancora a casa con la mamma, oppure quali sono le similitudini tra i meriti accademici ed i lottatori di sumo, o tra il successo sul lavoro e il nome che portate.
Dette così potrebbero sembrare un'accozzaglia di idiozie, ma non è affatto questo il caso.
Come anche ne L'economista mascherato, qui si arriva al cuore puro dell'economia, alle leggi che indicano inferenze statistiche che possono essere applicate, alla stregua di regole, al mondo reale non solo all'andamento monetario. Una su tutti: il crimine è sceso negli Stati Uniti circa una quindicina d'anni dopo che nel primo stato americano si permise l'aborto.
Fate attenzione comunque a non tacciare di razzismo un libro che mette in luce delle correlazioni statistiche solo perchè quello che emerge non vi piace. L'economia informa su come va il mondo, non su come noi vorremmo che funzionasse.
E riguardo a questo mi collego ai libri di Rampini, il cui contenuto, personalmente, mi ha spaventato, non solo per la completa assenza di democrazia e di tutela dei lavoratori da parte degli oligarchi cinesi, ma anche per la cecità e mancanza di intelligenza e lungimiranza del modo in cui, a partire da noi per finire agli stati uniti, molti dei paesi industrializzati stanno cercando di contrastare la crescita delle cosidette tigri asiatiche.
Credo che sia importante tenere sempre gli occhi aperti sul mondo piuttosto che sul nostro piccolo orticello e dopo questo tuffo nell'estremo oriente mi sono riproposta di leggere ogni venerdì l'Internazionale, affascinante settimanale con il meglio dalle testate di tutto il mondo, giusto per non perdere di vista il fatto che se siamo Roma, Lazio-Italia, siamo anche Europa e quindi mondo, e se il pazzo attacca anche l'Iran, non saranno problemi limitati a Baghdad neanche stavolta.
Dopo tutta questa immersione culturale mi è comunque chiaro che l'unico modo che ho io di mettere da parte dei soldi è di stare il più lontano possibile da qualsiasi tipo di libreria.

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