Chi di voi mi conosce ha idea di quanto sia ampia e variegata la mia immensa ingoranza riguardante la macroarea dei soldi, non che questo sia un problema insormontabile, ma mi vengono dei dubbi genetici quando ripenso al gadget master bancario e alla mammonza insegnante di tecnica e ragioneria.
Fatta questa debita premessa c'è da dire che nel corso degli anni ho cercato piu' volte di cavare un ragno dal buco collezionado i fantastici volumetti de "L'economia di zio Paperone" usciti per anni assieme al Sole 24 ore; non è cambiato niente, ma almeno ho scoperto l'inserto cultura domenicale, che è l'unica cosa su sfondo rosa che arrivo, a volte, a capire in toto, escludendo la gazzetta dello sport.
Un altro dei miei tentativi è stato questo libro, che devo dire ha scalfito la corazza di ignoranza, anche se in piccola parte, vuoi perchè è scritto in modo facile e comprensibile, vuoi perchè fa degli esempi a prova di stupido, e di questo Harford ti ringrazio.
E' chiaro che se avete già studiato questi argomenti è difficile che qualcosa vi risulti particolarmente nuovo, ma sono di indubbio interesse i meccanismi delle aste, che si basano sulla teoria dei giochi, e le ragioni che possono spingere attualmente l'ecoomia cinese a velocità di curvatura rispetto a tutte le altre economie mondiali. Inoltre, per motivi strettamente personali che risalgono alla lettura di No Logo, ho molto interesse per quanto riguarda la faccenda della globalizzazione, che io ammetto di apprezzare per certi versi, ma mi piacerebbe che questo fosse un vantaggio molto più generale che strettamente personale.
Detto questo, se vi possono interessare gli argomenti, oppure la ragione che vi spinge a riemipire il carrello del supermercato quando vi serviva solo il pane, questo è il libro che fa per voi. Io l'ho usato come scusa per comprarmi i libri di Rampini e Freakonomics, che a breve troverete su questi schermi. Buona Lettura.
1 commento:
io un libro di rampini l'ho comprato senza alcuna scusante...
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