Nella speranza di esservi mancata tantissimo, eccovi l'ultima fatica di Veronesi, conosciuto e apprezzato con Caos Calmo, che mi lascia con questo suo ultimo romanzo, un po' interdetta.
Il racconto è particolare indubbiamente, la storia parallela di tre orfani, due uomini e un sacerdote, in un hinterland intorno agli anni '60/70 che potrebbe benissimo essere quello di una qualsiasi grande città .
Un prete visionario modifica un orfanatofio per renderlo una rappresentazione della Madonna in terra, un bambino scappa e viene adottato da un uomo e poi da un'altro che lo renderà un incendiario, il tutto condito da metafore che andranno a finire, come il titolo lasciava chiaramente immaginare, in un rogo purificatore che si porterà via buoni e cattivi. Tra l'altro il titolo e sembra anche il libro, si ispira alla canzone omonima di Vinicio Capossela, tratta dall'ultimo album.
Insomma, non è che il libro sia brutto, ma che proprio sia bello non mi viene di dirlo, diciamo che mi lascia agnostica, (che mi sembra di aver capito significhi non prendere una posizione, a differenza di ateo che invece non crede in niente).
PS1 Il prossimo post riguarderà Venezia e la biennale e ho una lista di libri in coda, tra quelli che mi sono riportata dall'Irlanda anche se ora mi fiondo su Eclipse, che la beneamata socia mi ha fatto trovare al mio ritorno.
PS2 Nei pellegrinaggi estivi mi è capitato di vedere Dita Von Teese molto da vicino e devo ammettere che è bellissima... mi piacerebbe dire che a 35 anni vorrei essere come lei, ma dato che all'evento mancano sei mesi, posso arrischiarmi ad affermare che non sarà così. Peccato.
2 commenti:
ma certo che ci sei mancata.
bentornata.
Mi commuovi.....
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