venerdì, maggio 18, 2007

CAMMINARE A ROMA
La Presidenza del Consiglio Provinciale di Roma promuove l’evento pubblico “CAMMINARE tre giorni di incontri e vagabondaggi”, in programma nei giorni 18, 19 e 20 maggio. L’iniziativa, organizzata da Stalker-On, prevede incontri che coinvolgono diversi personaggi che a loro modo hanno affrontato il tema del camminare, ma anche suggestivi percorsi itineranti nel territorio provinciale, a partire da Roma.
Personaggi come Giuseppe Cederna, Sabino Chialà, Erri De Luca, Duccio Demetrio, Antonio Gnoli, Francesco Careri, Celeste Nicoletti, Lorenzo Romito si confrontano presentando le loro filosofie e coinvolgendo il pubblico nell’esperienza diretta del cammino.
Riguardo alla tre giorni di incontri, il presidente del Consiglio Provinciale di Roma, Adriano Labbucci sostiene: “Non c’è nulla oggi di più sovversivo, di più alternativo al modo di pensare e di agire che il camminare”. “In un mondo sovrastato dalla tecnica - continua Labbucci - camminare è il gesto più comune e quindi più umano; in un epoca in cui non più la velocità ma sempre più la fretta sembra diventata virtù, camminare è un atto di resistenza, uno scarto; adesso che vige l’appropriazione e l’apparenza, il camminare invita ad essere leggeri e a riscoprire la nostra interiorità; nel pensiero oggi dominante in cui la ragione è un mezzo che tutto calcola e misura per raggiungere determinati fini, il camminare abbatte questa scissione: insieme mezzo e fine, viaggio e meta”. “Come sapevano gli antichi Greci - conclude Labbucci - cammina solo chi è libero, e proprio per questo si espone ai rischi: i rischi della libertà”.
In particolare venerdì 18 maggio, alle ore 17,30, presso la Corte di Palazzo Valentini si terrà l'incontro "Il camminare e il sacro". A presentare e coordinare il convegno sarà il presidente del Consiglio provinciale, Adriano Labbucci. Interverranno Giuseppe Cederna, Fratel Sabino Chialà (monaco della Comunità di Bose), Erri De Luca. Seguirà un confronto sul tema con la proiezione del video "1999-2007, a piedi verso le sorgenti del Gange" di Giuseppe Baresi e Giuseppe Cederna.
Nella mattinata di venerdì 18 maggio è in programma una camminata attraverso tre luoghi sacri della città di Roma: la Moschea (ore 9,45 – viale della Moschea 85);la Sinagoga (ore 13,00 – Lungotevere de’ Cenci);San Gregorio al Celio (ore 15,30 – Piazza San Gregorio al Celio 1). In ogni luogo è prevista una visita e un incontro con un rappresentante della comunità.
Sabato 19 maggio, sempre alle ore 17,30, presso la Corte di Palazzo Valentini ci sarà l’incontro “Pensare a piedi”, con Duccio Demetrio e Antonio Gnoli. Nella serata di sabato, alle ore 21,30, presso Porta San Pancrazio a Villa Pamphili, ci sarà l’esperienza di scrittura peripatetica A piedi di notte, in cui il prof. Duccio Demetrio si proporrà come conduttore di uno stuolo di camminatori notturni per un momento autobiografico di riflessione sulla ‘notte’.
Domenica 20 maggio - alle ore 10, ad Albano - con partenza dalla tomba degli Oriazi e Curiazi, il gruppo Stalker-On coinvolgerà i partecipanti in una camminata collettiva dalla via Appia Antica fino al parco del Palazzo Chigi di Ariccia. All’appuntamento dal titolo “Stalker: camminare attraverso Dall’Appia antica a Palazzo Chigi di Ariccia” prenderanno parte Francesco Careri, Celeste Nicoletti, Francesco Petrucci e Lorenzo Romito. Lungo il percorso sono previsti dei punti di riflessione su argomenti legati alla memoria dei luoghi, alla loro condizione attuale e alle trasformazioni in atto. A seguire nel cortile di Palazzo Chigi sarà inaugurata l’installazione Oltrecittà, restituzione visiva del più ampio progetto campagnaromana che ha visto più di cento persone attraversare nel luglio 2006, lungo otto direttrici radiali, la Campagna Romana, raggiungendo Roma a piedi in cinque giorni. Per partecipare alle visite dei luoghi sacri di venerdì 18 ed all’esperienza di scrittura peripatetica di sabato 19 è necessaria l’iscrizione preventiva ai seguenti recapiti:
Presidenza del Consiglio provinciale - 06 67662432-2352 s.moretti@provincia.roma.it
STALKER On tel. 328 6214798
Come dice Erri "Chi cammina è invincibile" e io vado a fargli la posta oggi pomeriggio.....

3 commenti:

Anonimo ha detto...

la sera del 19 sembra veramente interessante..

Gonza ha detto...

ciao dreca, hanno parlato di quello che faranno stasera e in effetti sembra molto interessante, ricordati solo di prenotare ai numeri o alle email.
per quanto mi riguarda ieri pomeriggio è stato molto interessante, anche se io non avevo occhi che per De Luca, vorrei tanto mi adottasse....

Anonimo ha detto...

LA POETICA DELL’ETA’ IRRAGGIUNGIBILE
Recensione al libro di Duccio Demetrio, Elogio dell’immaturità. Poetica dell’età irraggiungibile, RCE, Milano 1998


di LAURA TUSSI

L’autore suggerisce l’idea di un’immaturità alternativa che sappia continuare ad alimentare dimensioni di innocenza e speranza, con il potere di rinnovare l’anima creativa e risollevare la stanca maturità dalla sua pesante monotonia ed assenza di desideri. L’immaturità diviene così luogo dell’anima che non coincide sempre con il disagio e la malattia. Il disagio esistenziale dell’immaturità poetica non coincide con una comune depressione, non un misterioso male oscuro, ma il male di vivere che nessun farmaco può guarire.
L’immaturità è viaggio poetico e desiderio d’erranza, di continua ricerca, esplorazione negli anfratti più segreti e inconsueti dell’esistenza.
L’immaturità è creazione artistica, poetica, letteraria quale continuum salvifico di redenzione dal persistente ed inappagato desiderio d’erranza ed evasione.
Immaturo è l’adulto “paiandrico” un puer aeternus che alterna il sé infantile all’animus razionale e adulto, nell’incontro androgino tra animus e anima, in cui gli archetipi maschile e femminile si fondono, diventando creativi e portatori di piccole e grandi immaturità salvifiche.
L’immaturità è quello status esistenziale di continua ricerca e velleità d’evasione poetica, come un sentire vitale, una energia che apre verso la vita e suscita stupore “infantile” per ogni aspetto di essa.
L’immaturo è una personalità sempre protesa alla novità, a cercare e trovare il principio del bello in ogni cosa e in ogni persona, verso la conoscenza e la cultura nel senso ampio e universale del termine, verso tutto quanto nobilita l’essere umano, dove la fanciullezza coincide con una “dimensione del mondo interiore coltivata fin da piccoli e con l’aiuto di qualche adulto, preveggente, un poco immaturo, prezioso, méntore”.
L’immaturità è un varco, una speranza nel mondo e per il mondo, una via d’uscita, una porta verso l’infinito, un invito a convivere con il sintomo di un disagio profondo, con angosce e paure innate, che fanno vivere con sofferenza la propria inadeguatezza, il proprio stare con gli altri, il proprio esistere… comunicabile solo con il racconto, la scrittura, la poesia, nella conversazione, nel monologo che diventa autobiografia, intimo diario, pacata riflessione interiore, anche innocente perché non apporta dolore ad altri: è rinnovata consapevolezza di esserci per sé e per gli altri nell’esplorazione inappagata, oltre ogni divieto.

Laura Tussi