lunedì, novembre 13, 2006

Andrea Camilleri "Le ali della sfinge" Sellerio, 12€
Nuova indagine del commisario più famoso di Basettoni e con lui di tutto il mondo di Vigatà, in particolare, e della Sicilia nell'Italia, in generale. Anche stavolta lo sfondo storico è quello dei giorni nostri, e Camilleri non si risparmia strali nè a destra nè a sinistra.
Lo spunto è quello dell'indagine che si snoda tra la moderna tratta delle bianche - ragazze dell'est europeo sfruttate come prostitute - e la nuova legge che permette di sparare ai ladri. Il commissario sta invecchiando e con lui la sua storia d'amore, ma per fortuna stavolta si torna ai vecchi tempi e alle solite "sciarratine" con Livia.
Un Montalbano piu' leggero dell'ultimo, piu' sarcastico e piu' sagace, divertentissima la parte in cui si finge un investigatore speciale dell'antimafia, anche se il potere della televisione mi fa già immaginare lo sceneggiato che seguirà da queste nuove avventure, comunque Zingaretti non è male, nessuno ormai potrebbe prendere il suo posto.
L'unico appunto è che questo libro dura troppo poco e la storia è piuttosto scontata, anche se la scissione di personalità di Salvo rende il tutto doppiamente divertente.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

A me CELL di KING è piaciuto e tanto! Mi sa che abbiamo gusti molto diversi ;)

Gonza ha detto...

Mi sa...per me è stato uno dei più brutti...pero' "La storia di Lisey" che e' appena uscito è insuperabile...
ciao