sabato, gennaio 07, 2006

Quando sei nato non puoi piu' nasconderti
di Marco Tullio Giordana

Lo dico subito: questo non è un film perfetto.
E', a volte, sopra le righe, ma se state cercando qualcosa che vi faccia pensare senza che vi addormentiate sul divano (domenica pomeriggio magari) e senza una predica moralista, ve lo consiglio.
E' la storia di Sandro, un ragazzino della ricca provincia padana (perfetta la ricostruzione del papà, tipico bresciano con la fabbrichetta, mi sembrava di essere tornata a casa...) maturo, sensibile, alle soglie dell'adolescenza che per un caso drammatico e quasi impossibile, viene a contatto con la realtà dell'immigrazione clandestina, dei barconi e dei Centri di Permanenza Temporanea.
Sottolineo, non con la realtà dell'immigrazione e basta, perchè il mondo di Sandro è già multicolor: il suo migliore amico è di colore, come quasi tutti gli operai del padre (relativamente tollerante, ma finchè stanno su un gradino diverso). L'esperienza vissuta e gli interrogativi che ne seguono faranno nascere un Sandro diverso, un ex bambino alla ricerca di una verità coerente, che purtroppo non potrà ottenere.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao.Il film in questione l'ho letto e pur apprezzandolo per i contenuti sociali, in realtà l'ho trovato fastidioso per alcune piccolezze come la canzone di Eros Ramazzotti; lo so, è uno strano commento, ma ammetto che benchè avessi compreso che quella scelta della canzone rendeva bene il contrasto stridente tra il sentimentalismo adolescnziale e la crudeltà della vita che in realtà la ragazza faceva...non l'ho trovato degno di un film di quei contenuti. Per il resto per me è troppo lungo, poteva esser ridotto di almeno 20 minuti. nel compllesso gli dò un 5emezzo

Anonimo ha detto...

Sei in grado di leggere un film?

Anonimo ha detto...

sei sempre polemico!! :-)