domenica, luglio 31, 2011

CHUCK PALAHNIUK "PIGMEO"
More about Pigmeo

Questo Palahniuk non mi ha fatto impazzire, per quanto visionario e folle come al solito; probabilmente per come è stato scritto, cioè come resoconto di un ragazzo che non parla bene l'inglese, quindi il linguaggio è frammentato e poco scorrevole, per quanto estremamente divertente in alcuni casi, per la scelta degli aggettivi e dei sostantivi.
La storia è quella di un attacco terroristico mascherato da scambio culturale, che diventa la modalità dell'autore per evidenziare alcuni aspetti schizofrenici dell'attuale società statunitense (ed occidentale), ma tutto è bene quel che finisce bene, anche se siamo lontani anni luce da Invisible Monster.

venerdì, luglio 29, 2011

ALAN BENNETT "UNA VITA COME LE ALTRE"
More about Una vita come le altre

Un Bennett triste e riflessivo che racconta della sua infanzia e, soprattutto, dei suoi genitori, coloro i quali non gli hanno mai insegnato ad essere un "animale sociale", anche se non si direbbe considerata la sua carriera da drammaturgo.
Forse però è più comprensibile se consideriamo che Bennett ritrae le persone dal di fuori, come se fossero una specie differente, un antropologo del suo stesso popolo, se questa frase ha senso. Comunque le sue descrizioni delle zie e di suo padre soprattutto, sono tali da restare fissate nella memoria, diventando anche nostri lontani parenti.

mercoledì, luglio 27, 2011

DOUGLAS COUPLAND "MICROSERFS"
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Mi risulta veramente difficile capire il perchè Feltrinelli si rifiuti di ristampare questo libro che non si trova più nè economico nè costoso. Romanzo su una generazione di geek (i nerd più cool) che lascia la microsoft per seguire un loro amico che farà un gioco virtuale sulla base del Lego, le loro paranoie e la visione dell'amore ai tempi in cui la rete era poco conosciuta/frequentata e i cellulari ancora meno.
Imperdibile per alcune considerazioni, anche se a volte un po' troppo difficile per tutti i riferimenti agli Stati Uniti del tempo (1993/1995) questo libro è secondo me il passaggio ideale di Coupland da "Girlfriend in a coma" a "JPod" (il suo capolavoro),perchè non è profondo come il primo e non fa ridere come il secondo, ma ci sono parti di entrambi e cronologicamente ci siamo.

lunedì, luglio 25, 2011

MASSIMO CARLOTTO "L'AMORE DEL BANDITO"
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Avevo appena letto l'ultimo Carlotto quando ho ricordato che questo mi stava ancora aspettando ed eccoci qui, con gli amici di sempre: l'alligatore, Max la memoria e Beniamino Rossini, che l'ultima volta stava morendo di tumore, ma forse era quello vero.
La malavita serba e quella kosovara sono implicate in una storia di droga che si svolge, come sempre, a Padova e vede messi in mezzo il "trio monnezza" (fame, sonno e debolezza), nello specifico viene rapita la compagna di Beniamino per una vendetta trasversale e si scatena l'inferno.

sabato, luglio 23, 2011

MASSIMO CARLOTTO  "ALLA FINE DI UN GIORNO NOIOSO"
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Carlotto mi piace molto, mi piace come scrive e le sue storie sono sempre intriganti, peccato che poi per ore uno ha paura di aprire la porta, però vale la pena!
Questa storia ha lo stesso protagonista di "Arrivederci amore, ciao", se possibile ancora più cattivo. Ambientata sempre nel nordest, posto che ho imparato a temere come il dentista, e popolata da mafiosi, imprenditori, onorevoli e ladri, categorie che sono quasi completamente sovrapponibili e non solo nella finzione. Qualcuno ha tentato di fregare Giorgio Pellegrini e questa è una cosa che lui non può perdonare e che ci guida in una storia degna di Scerbanenco.

giovedì, luglio 21, 2011

ERIC-EMMANUEL SCHMITT "MILAREPA"
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Non è tanto per la storia, che tutto sommato sembra una favoletta morale a sfondo mistico, ma più che altro perchè quando compro un libro di E-E.S. mi aspetto veramente qualcosa di più.
Scordatevi quindi i piccoli crimini coniugali o M. Ibrahim, qui abbiamo Simon, Milarepa e Svastika che si rincorrono da secoli in mille reincarnazioni, e siamo quasi arrivati alla fine, forse.

martedì, luglio 19, 2011

RAYMOND CHANDLER "IL GRANDE SONNO"
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Questo libro mi ha un po' deluso, sia perchè sente il peso degli anni in termini di traduzione (la mia è del 1974) sia perchè i personaggi - l'investigatore privato alcolista, ma con una morale, il riccone con due figlie viziose implicate in storie di ricatti, etc.- sembrano tutte delle macchiette, anche se poi diventeranno stereotipi classici nei noir.
Da quando uscì nel 1939 è stato da subito considerato ben più di un giallo e la trama non è scontata,  ma con tutti i romanzi che sono seguiti ha perso un po' di smalto, perchè andava letto per primo e non per quasi ultimo come ho fatto io, mea culpa mea culpa.

domenica, luglio 17, 2011

PAOLO SORRENTINO "HANNO TUTTI RAGIONE"
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Tony Pagoda è un cantante melodico napoletano, un personaggio che per il disincanto assomiglia al Vincenzo Malinconico di De Silva, se quest'ultimo fosse di un cinismo esagerato invece che solo "malinconico". Un libro fatto da frasi ad effetto, ma che secondo me non si amalgama poi benissimo nelle sue tre parti: la prima in Italia, la seconda in Brasile e la terza il ritorno.
I personaggi sembrano un po' tutte macchiette, il camorrista con il pallino della musica, i cantanti da balere e da veglioni, i traffichini del sud America...
Mi sono divertita a leggere questo libro, all'inizio, poi è come se fosse diventato ripetitivo e, quando non voleva essere ripetitivo, esagerato, sempre teso al superamento dell'ultima battuta o frase ad effetto; nonostante questo indubbiamente offre, per alcuni versi, uno spaccato veritiero (e agghiacciante) di un italia prima e dopo Craxi.

venerdì, luglio 15, 2011

ANDREA CAMILLERI "IL GIOCO DEGLI SPECCHI"
More about Il gioco degli specchi

Solito pranzo in famiglia con il commissario Montalbano e la sua squadra di Vigatà. Gioco di specchi è un racconto dove tutte gli indizi portano alla soluzione sbagliata ed è proprio quello che fa anche il commissario Montalbano facendo credere di aver abboccato.
Stranamente stavolta avevo capito anche io...

mercoledì, luglio 13, 2011

EMILIO SALGARI "IL CORSARO NERO"
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La seconda lettura di questo primo libro della serie "I pirati delle Antille" era meglio se non la facevo e rimanevo con il ricordo, che magari era formato da tutta la serie, perchè quando ho riletto solo questo volume ci sono rimasta malissimo.
La storia de il signore di Ventimiglia accusa il peso degli anni, le enciclopediche descrizioni degli animali e delle piante della jungla e soprattutto, per quanto mi riguarda, il fatto che finisce proprio male.

lunedì, luglio 11, 2011

ELIZABETH GILBERT "COMMITTED" 
More about Committed

Dispiace dirlo, ma la cosa migliore di questo libro, almeno della mia edizione, è la copertina. Mi ero divertita tanto a leggere "Eat, Pray and Love" che forse questo ha influito nel giudizio negativo rispetto al seguito, ma insomma di seguito c'è poco.
L'autrice prende spunto dalla sua relazione con il compagno incontrato alla fine del precedente libro, per una lunga digressione sul matrimonio e le relazioni sentimentali in generale. Mentre aspettano il visto affinchè Felipe possa rientrare negli Stati Uniti, lei e lui girano come trottole nel sud-est asiatico per poi trovare di nuovo pace a Bali; girando girando lei intervista alcune donne, più o meno sposate, ma se volevo leggere un trattato antropologico/culturale riprendevo in mano Levi-Strauss.

sabato, luglio 09, 2011

CHUCK PALAHNIUK "RABBIA"
More about Rabbia


Quando penso che ormai Palahniuk si è inventato tutto mi trovo sempre tra le mani una sorpresa, tipo questa.
Rabbia è uscito parecchio tempo fa, ma per una serie di ragioni l'ho letto solo ora, e me ne pento.
Micidiale, catastrofico, visionario, distopico e quant'altro. Questo libro fa paura per quanto è bello, ma non è per tutti, astenersi anime candide e semplici, il vostro mondo non sarà più lo stesso dopo; come mi era successo anche dopo Survivor l'autore apre la porta alla mia paranoia.
Epidemie e viaggi nel tempo non hanno niente in comune fino a quando non si aggiunge un portale ed eccoci catapultati in un mondo alternativo in cui tre generazioni di donne partoriscono sempre lo stesso figlio.
La cosa particolare di questo libro poi, almeno per me, è che per le prime 100 pagine sembra un libro "normale", niente fantascienza solo un'agghiacciante famiglia americana di una landa rurale, e poi si aprono una serie di scenari seriamente agghiaccianti. Imperdibile!

giovedì, luglio 07, 2011

ELIZABETH GILBERT "EAT, PRAY, LOVE"
More about Eat, Pray, Love

Carino carino, chiaramente un libro che strizzava l'occhio dai bestseller e ad Hollywood in modo abbastanza chiaro, ma ne ha ben ragione. E' divertente, scorrevole e, quando non sconfina nel mistico, anche sufficientemente interessante da farti proseguire la storia per vedere come va a finire. In effetti c'è anche un sequel che mi appresto a leggere, come si sa, bisogna cavalcare l'onda.
In breve la storia racconta del viaggio dell'autrice alla ricerca di un equilibrio tra Roma, l'India e Bali, delle persone che ci incontra e della sua personal pursuit of happiness.

martedì, luglio 05, 2011

LAURELL K. HAMILTON "HIT LIST"
More about Hit List

C'è da dire che questo libro è migliore degli ultimi due, almeno l'autrice ci ha risparmiato una serie di scene orgiastiche che hanno da tempo perso il loro appeal, ma ci ha riempito di ulteriori tigri di cui ricordare i nomi. 
Finalmente muore la vampirona che minacciava il possesso del corpo di Anita (come se non bastassero una ventina di amanti) e torna il buon vecchio serial killer Olaf. 
Come tutti i libri di Anita Blake, ormai più che leggere un romanzo mi sembra di fare una riunione a ferragosto con gli amici, se non fosse che lei è sempre più antipatica e tende a moraleggiare un po' troppo, più che una negromante sembra un predicatore televisivo. 
Il finale è troppo veloce e viene da chiedersi se, e quanta voglia, abbia ancora la Hamilton di scrivere questa serie, già ha mandato in pensione Merry Gentry, che Anita sia la prossima?

domenica, luglio 03, 2011

SIMON KUPER & STEFAN SZYMANSKI "SOCCERNOMICS"
More about Soccernomics

Libro estremamente divertente ed istruttivo, ovviamente se il calcio, nelle sue vari sfaccettature, vi interessa.
La parabola della nazionale inglese ai campionati del mondo (assolutamente una delle parti più divertenti del libro) come anche il minor tasso di suicidi durante gli anni degli europei e dei mondiali, sembrano avere in comunque proprio la passione per il calcio. E se da una parte siamo portati a pensare che ormai vince solo chi ha i soldi, il Brasile (che ha vinto più mondiali di tutti) sembra essere testimonianza dell'opposto, come anche il fatto che quasi mai i giocatori più pagati portano la squadra che li ha comprati alla vittoria, fosse solo per il fatto che non li ha aiutati nella relocation.
Un punto di vista diverso per farsi ancora una volta affascinare, in questa ennesimo periodo di calcio scommesse, da quello che per me resta lo sport più bello del mondo.
Sempre e comunque FORZA ROMA!!!

venerdì, luglio 01, 2011

CHUCK PALAHNIUK "TELL-ALL"
More about Tell-All

Molto divertente, una storia nella storia nella storia, o, come c'è scritto sulla quarta di copertina, un omaggio alla vecchia Hollywood e a tutti gli attori di quel tempo.
Ovviamente io degli attori nominati ne conoscevo pochi, ma ci sono dei giochi di parole in questo libro che mi hanno fatto venire le lacrime agli occhi, uno su tutti happily-never-afters, o le varie traduzioni messe dall'autore in bocca a Miss Katie.
Un Palahniuk in grande spolvero che sembra tornato ai vecchi tempi di Choke o Invisible monster (era ora tra l'altro).