venerdì, luglio 29, 2011

ALAN BENNETT "UNA VITA COME LE ALTRE"
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Un Bennett triste e riflessivo che racconta della sua infanzia e, soprattutto, dei suoi genitori, coloro i quali non gli hanno mai insegnato ad essere un "animale sociale", anche se non si direbbe considerata la sua carriera da drammaturgo.
Forse però è più comprensibile se consideriamo che Bennett ritrae le persone dal di fuori, come se fossero una specie differente, un antropologo del suo stesso popolo, se questa frase ha senso. Comunque le sue descrizioni delle zie e di suo padre soprattutto, sono tali da restare fissate nella memoria, diventando anche nostri lontani parenti.

3 commenti:

cooksappe ha detto...

non sembra male! ;)

Gonza ha detto...

no, infatti non lo è :)

Paleomichi ha detto...

interessante, grazie della segnalazione ;)