Forse qualcuno tra voi ha letto il "Gene egoista" precedente libro di questo professore di Oxford, grande amico di Douglas Adams a cui ha anche dedicato il presente saggio sulle varie ragioni per cui scegliere l'ateismo.
Si parte da una grande distinzione, quella cioè tra atei e agnostici, cioè tra coloro che prendono una posizione affermando di non credere e quelli che invece non prendono una posizione, un po' come mia mamma che è della Roma e della lazie....
Particolare come in Italia un titolo che letteralmente sarebbe "La delusione di Dio" è stato tradotto con "L'illusione di Dio", why, mapecchè?
La mia prima risposta sarebbe che è già tanto se l'hanno pubblicato, io non ci contavo e infatti me l'ero preso in inglese, ma tant'è meglio con il titolo cambiato che niente.
L'autore, con uno stile scorrevole, e a volte veramente divertente, smonta tutte le varie teorie filosofiche e teologiche dell'esistenza di Dio, e quando parla di Dio parla di quello monoteistico delle tre grandi religioni: ebraica, cattolica e islamica.
Passa poi a spiegare quali possano essere, in un ottica darwiniana, le ragioni per cui, comunque c'è sempre stato bisogno di una religione, anzi di una fede, partendo dall'inizio e arrivando alle attuali aberrazioni come il creazionismo o l'intelligent design, passando dal burka.
Ci sono dei passi molto duri ed altri durissimi in questo libro, specialmente quando si parla dell'indottrinamento dei bambini o dell'influenza delle religioni nei vari conflitti che hanno sconvolto o sconvolgono il mondo attuale, praticamente tutti se eslcudiamo l'attualità birmana, ma l'autore è bravo a anticipare ogni tipo di critica e a rispondere in modo dettagliato fornendo anche prove empiriche, ma questo è facile visto che dall'altra parte di prove empiriche non ce ne sono nè ce ne saranno mai, non a caso la fede è un dogma, oltre che un dono.
Da leggere assolutamente, a prescindere dalla vostra fede o mancanza della stessa.
8 commenti:
interessante segnalazione. grazie.
mai perdere la speranza su cosa verrà pubblicato e cosa no, a volte si sbagliano...
Questo libro sembra fare al caso mio (Aldo), essendo un grande appassionato di filosofia e religione. Sarei curioso di sapere cosa scrive l'autore in merito alla "scommessa" di Pascal. Se ne fa cenno, per caso?
Grazie per la segnalazione!
Non riesco a conformarmi all’immagine di “padre misericordioso”, quale ci viene propugnata saecula saeculorum a proposito del dio del cristianesimo. Chissà perché, ma ogni volta che la odo, il mio cervello proietta immediatamente il ricordo d’un grande allevamento di polli in batteria e, soprattutto, quello del loro allevatore.
Lo leggero' e per chi vuole capire davvero la teoria dell'evoluzione (o almeno uno degli sguardi piu' acuti gettati su dii essa) deve assolutamente leggere "il gene egoista".
@heraclitus: davvero, stavolta mi hanno stupito!
@i sognatori: sì ne parla...
@ lector in fabula: a me invece viene in mente il Dio di Cavezzali, non so se te lo ricordi
@armcheck: concordo, assolutamente!
Il simpaticissimo dio di Cavezzali. Non me lo ricordavo proprio. Grazie per avermelo rammentato. Ciao :-)
Dello stesso autore segnalo anche "L'orologiaio cieco". Non ha la forza del "gene egoista" ma è altrettanto efficace nell'illustrare i meccanismi dell'evoluzione e spiegare come questi non siano in contraddizione col secondo principio della termodinamica.
ehm no Gonza... "delusion" in inglese vuol dire proprio illusione, è un falso amico...
comunque il libro pare interessante l'ho messo in wishlist
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