Come ultimo (forse) post prima di Natale, ne faccio uno cumulativo su due gialli letti ultimamente.
Il primo è "Il ritorno del poeta" di Connelly, uscito quasi da un anno, ma da me acquistato in edizione economica solo recentemente. Come si capisce dal titolo, torna il killer che rese famoso Connelly quasi dieci anni fa, e con lui il suo personaggio più famoso Harry Bosch, il detective, oramai ex, più sopra le righe di tutta la polizia di Los Angeles. Torna anche Terry McCaleb e sopratutto tornano Rachel e il poeta, ex profiler dell' FBI diventato poi rinomato serial killer. Bosch non perde il suo tocco e Connelly si legge sempre con piacere per il suo stile scorrevole, a ulteriore riprova del fatto che non servono sempre una serie di colpi di scena per rendere interessante e avvincente un giallo. Data la fine ci sono le premesse per un ritorno in grande stile nella polizia di Los Angeles del mio detective preferito, mi toccherà ricominciare a comprarlo in hardback per non dover aspettare.....
Il secondo è "Il libro dei morti" di Patricia Cornwell, anche qui un ritorno dei personaggi a cui siamo abituati: Kay, Marino, Benton e Lucy, spostati a Charleston per un po' di pace, ma evidentemente Kay è un po' come la signora in giallo, dove va porta sventura. Una sagra degli stereotipi la prima parte del libro ambientata a Roma con tanto di carabiniere super piacione. Finalmente qualcosa si muove in quella palude di sentimenti che contraddistingue la situazione del triangolo Marino-Kay-Benton e intanto il solito serial killer sparge morti pressocchè ovunque. Non male, ma io sono particolarmente di parte per qualnto riguarda la Scarpetta, un po' come con Bosch, sembra sempre di ricevere aggiornamenti su vecchi amici che non sentivi da tanto. Se vi piace il genere......
3 commenti:
grandissimi:))))))))))))
auguri anche a gonzo e family
stef
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buon natale
buon natale a tutti voi!
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