venerdì, aprile 29, 2011

JONATHAN FRANZEN "FREEDOM"
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Libro scritto bene, scorrevole anche se molto molto lungo, a volte mi perdevo nelle descrizioni di alcune manovre economiche o dello sfondo politico americano prima, durante e dopo l'11 settembre.
Resta comunque da dire che non ho trovato condivisibile praticamente nessuno dei comportamenti dei protagonisti, per questo penso che sia un bel romanzo: è difficile leggere quasi 600 pagine su personaggi di cui non si approva nessuna idea nè alcun comportamento. Lo so che sono finti, però l'immedesimazione è tutto per quanto mi riguarda, per questo sono rimasta stupita di quanto fosse difficile mettere giù il libro. Posso affermare che mi è piaciuto anche più de "Le correzioni" e che quindi mi comprerò anche il prossimo Franzen, nel quale si possono riconoscere parti di Foer e soprattutto parti di Wallace, ma che resta comunque un Franzen al 100%, come se avesse finalmente trovato un suo stile a cui attenersi.
Ci sono anche dei lati negativi, per esempio l'assoluta mancanza di differenze nelle parti del libro in terza persona e quelle che dovrebbero essere invece scritte dalla protagonista e secondo me non è in grado di descrivere in maniera ugualmente efficace la psicologia maschile e quella femminile, però quale libro è perfetto?

mercoledì, aprile 27, 2011

EMANUELE TREVI "SENZA VERSO"
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Roma resta sullo sfondo di questi racconti sparsi, autobiografici e inno alla vita dell'amico Pietro Tripodo, poeta scomparso.
Una Roma diversa da quella turistica, una su tutti la descrizione del Museo Storico della Liberazione, quello di via Tasso per capirsi, che mi ha ricordato la mia visita, tanti anni fa, fatta per caso e carica di un dolore così pesante da volerla dimenticare il prima possibile.

lunedì, aprile 25, 2011

RAFFAELLA D'ELIA "ADORAZIONE"
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Libro che non è un libro, la storia non c'è, sono spaccati di vita dell'autrice, sue analisi su quadri, foto, vite d'artista.
Scritto bene, forse benissimo, ma mai come stavolta la mia ignoranza non mi permette di prendere una posizione precisa, rimango sfumata, non come lei che quando descrive un'opera d'arte arriva a dei livelli di analisi per me impensabili.

sabato, aprile 23, 2011

JOHN STEINBECK "THE MOON IS DOWN"

Molto bello, un piccolo paese viene occupato durante la guerra, prima sembra quasi che non se ne accorga, poi, piano piano, passa al contrattacco. I personaggi sono quasi tutti sfumati, appena uno viene descritto meglio è perchè sta per morire, ma a parte questo è tutta l'atmosfera che sembra rarefatta, come quei sogni in cui sai che sta per succedere qualcosa ma non sai quando.
Il pezzo finale, con il sindaco e il dottore che si alternano nella recitazione dell'Apologia di Socrate, vale da solo il Nobel per la letteratura che gli hanno dato nel 1962.

giovedì, aprile 21, 2011

JOSE' SARAMAGO "IL VANGELO SECONDO GESU' CRISTO"
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La storia di Gesù, dei suoi particolari rapporti con la famiglia, con il padre, con il Padre e con il demonio, del suo amore per Maria di Magdala e per gli uomini.
Saramago scrive in un modo che non mi piace, non mi piacerà mai probabilmente, ma questa storia vale la pena di essere letta, non tanto per come va a finire, ma per come ci arriva a finire.
Non mi stupisce l'ira della chiesa, non è che Dio ne esca proprio benissimo, ma credo fosse proprio questo lo scopo dell'autore: rendere a Gesù quell'umanità di cui l'avevano quasi privato, rendendolo quasi un piccolo specchio della divinità più grande, meschina come uno dei suoi antecedenti colleghi dell'Olimpo.

martedì, aprile 19, 2011

HENRY JAMES "THE PORTRAIT OF A LADY"
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Capolavoro di Henry James questo ritratto di signora e di un amore che nulla ha a che vedere con le buone ragioni.
Isabel Archer è americana, ma viene portata a Gardencourt (vicino Londra) da una zia che si annoia, conosce la vita europea e le sue capitali e nel frattempo fa strage di cuori, ma non se ne cura perchè occupata a conoscere il mondo. Con la morte dello zio diventerà anche una ricca ereditiera ma finità per sposare un affascinante cacciatore di doti, il cui aspetto migliore è la figlia.
La lenta morte dei sentimenti, la cattiveria che arriva a pervadere questo matrimonio e il paragone con madame Bovary sono abbastanza evidenti, diverso è il discorso sul come questo libro arriva ad essere un capolavoro. 
La descrizione delle emozioni che fanno di solito il paio con i luoghi dove vengono vissute, i personaggi che in qualche modo assumono spessore e profondità con l'aumentare delle pagine del libro, gli echi di alcune frasi che riverberano a lungo come tra i corridoi di antiche magioni.
MERAVIGLIOSO.

domenica, aprile 17, 2011

JOE R. LANSDALE "LONDRA TRA LE FIAMME"
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Seguito di "Fuoco nella polvere" questa strampalata storia viene narrata in parte da Ned, la foca scrivente. In questo libro appaiono Mark Twain, Jules Verne e H.G. Welles, più una scimmia che assomiglia vagamente a King Kong e i marziani della guerra dei mondi, anche qui il tutto è abbastanza folle e sembra non concludersi neanche stavolta, quando i nostri eroi decidono di mettersi sulle orme del "cavaliere oscuro" [che potrebbe, come non potrebbe essere Batman] e colmare tutti i buchi spazio/temporali che lui e i suoi Morlock si sono lasciati alle spalle.
Storia lisergica da gustarsi con ketamina.

sabato, aprile 16, 2011

JOE.R.LANSDALE "FUOCO NELLA POLVERE"
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Libro completamente folle, Buffalo Bill (composto solo della testa) gira il mondo con una scalcagnata compagnia composta da Toro Seduto e due pistoleri. Mentre sono in tournèe in Giappone salvano il mostro di Frankenstein e tentano la fuga su uno dei loro Zeppelin, che però viene attaccato dagli aerei kamikaze giapponesi e precipita nell'oceano Pacifico. Se tutto questo non vi fosse bastato ci sono anche il Capitano Beno e il suo sommergibile, una foca antropomorfa, il conte Dracula ed il mago di Oz.....

venerdì, aprile 15, 2011

MARGARET MAZZANTINI "NESSUNO SI SALVA DA SOLO"
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Libro fin troppo amaro, secco, un calcio in bocca che però lascia un buon sapore, magari perchè aperto alla speranza, seppure in un modo piccolo piccolo, o magari mi piace pensarla così, ma non era l'intenzione dell'autrice.
Poco tempo fa parlando delle Correzioni di Franzen un mio amico mi ha detto che il libro era bello e io gli ho risposto che però era triste, a quel punto mi ha domandato quale libro veramente bello non fosse triste; non sono andata oltre i Barbapapà, che per inciso sono dei piccoli capolavori, ma magari ai fini di questa discussione contavano poco.
Ecco, sulla scia delle Correzioni, signore e signori: Margaret Mazzantini [applausi].

mercoledì, aprile 13, 2011

MUHAMMAD YUNUS "IL BANCHIERE DEI POVERI"
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Il racconto della vita di Muhamad Yunus, premio Nobel per la pace 2006, fondatore della Banca Grameen e del microcredito. Il professore di economica che è partito da uno dei più poveri villagi del Bangladesh prestando pochi centesimi ad una donna e si è inventato il "prestito cambiavita" per i più poveri ed i diseredati, che solitamente sono donne.
Una storia raccontata con molta umiltà e piena di speranza, uno di quei libri che ti fa sperare e cercare di diventare una persona migliore.

martedì, aprile 12, 2011

PHILIP PULLMAN "IL RUBINO DI FUMO"
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Storiellina carina ambientata nella Londra di fine '700. Una ragazza con un passato oscuro, un rubino indiano maledetto e una serie di personaggi più o meno secondari. 
Primo di una serie di 4 libri con la stessa protagonista, Sally, in cui l'autore mischia giallo e avventura, senza, a mio parere, sbattersi più di un tot; tra l'altro leggendo le sinossi, ho scoperto che non leggerò gli altri tre romanzi per ragioni, IMHO, validissime.


lunedì, aprile 11, 2011

DAN BROWN "THE LOST SYMBOL"
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I libri di Dan Brown sono assolutamente divertenti, pieni di suspance e indubbiamente si imparano un sacco di cose nuove, più o meno credibili, ma secondo me durano sempre quelle 150 pagine più del necessario; penso che abbia un contratto per non scendere sotto le 500, ma le ultime 25 mi si chiudevano proprio gli occhi.
Anche qui il protagonista è lo stesso di A&D e del Codice Da Vinci (a mio parere sempre il più brutto dei tre) e il prof. Langdom si trova stavolta alle prese con i Massoni e con le loro teorie si un sapere che porterebbe all'apoteosi (trasformazione dell'uomo in Dio). Il cattivo è veramente psicopatico quanto basta e sicuramente molto determinato, anche se per tutto il libro c'è più che una vena di buonismo e tanta morale spicciola; tutto si svolge in 24 ore al cardiopalma, tranne, appunto, quando uno dei protagonisti secondari attacca i pipponi moralistici. Libro che va bene per passare il tempo e per interessarsi ad argomenti più o meno conosciuti, fa anche venire voglia di visitare Washington...

sabato, aprile 09, 2011

JONATHAN FRANZEN "THE CORRECTIONS"
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E' un po' faticoso recensire un libro che si fa fatica sia a leggere che ad appoggiare; la pesantezza è onnipresente, dal tema ai personaggi, ma la levità e l'ironia con cui vengono trattati alcuni argomenti ti spingono a continuare a leggere. Le correzioni del titolo sono quelle che apporta la madre alla vita sua e della sua famiglia, quando le cose non vanno come vorrebbe lei, che, tra l'altro, non è nemmeno al corrente di tutto.
Una famiglia americana come ce ne sono tante, e non solo negli Stati Uniti, i conflitti più o meno espressi e la vita vissuta come un fardello più o meno da subito.
Sono contenta di averlo letto e ancora di più di averlo finito.

venerdì, aprile 08, 2011

"LORDS OF THE UNDERWORLD" (1-7) GENA SHOWALTER
Altra serie inquadrabile nel genere paranormal romance, ambientata un po' ovunque ma con sede stabile in una fortezza di Budapest. Antichi guerrieri, casta scelta da Zeus in persona per la sua difesa personale, liberano i demoni contenuti nel vaso di Pandora e per rappresaglia, sono costretti a vivere da immortali nel mondo moderno, custodendone uno al loro interno. Una vera boiata, anche se questo ovviamente non mi ha fermato dal leggerli tutti e di seguito, devo avere qualche tipo di compulsione nel leggere le serie, oltre ovviamente, alla speranza che possano migliorare con il tempo.
Ogni libro si occupa di uno dei guerrieri (ira, malattia, promiscuità) che sembrano quasi i 7 vizi capitali, e della loro donna perfetta, che solitamente al termine del libro muore per salvare il guerriero in questione, ma poi viene resuscitata da Dei benevoli, che restano invece cattivissimi nel resto dei libri. Anzi sullo sfondo si svolge la guerra tra Rhea e Crono (marito e moglie titani) a loro volta possessori di demoni, che vogliono i demoni dalla loro parte in modo che non cerchino di liberare i vecchi Dei greci (Zeus e compagnia bella) dal tartaro dove li hanno rinchiusi. Ammetto che la parte mitologica mi sfizia parecchio, era dai tempi di Storie della storia del mondo che non mi divertivo tanto a costruire genealogie divine, tra l'altro stiamo anche giocando a God of War III e pure lì Kronos sta cercando Pandora ;) cioò non toglie che è lungi dall'essere una delle serie migliori in circolazione, anzi.

lunedì, aprile 04, 2011

DON DE LILLO "RUMORE BIANCO"
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De Lillo mi piace, mi piace anche quando scrive in modo pesante, per esempio Libra sembrava scritto da un uomo diverso da quello che ha scritto Underworld, ma questo Rumore Bianco è micidiale.
Scritto nell'85 sembra fatto per la situazione attuale, sia mondiale, che personale. Possibile preveggenza? Può essere, resta la sensazione di un vuoto che dilaga accompagnata da un freddo profondo ed un silenzio assordante. 
Da leggere accompagnato dall'assunzione di barbiturici, giusto per stordirsi un attimo ed alleviare il dolore di fondo.