Io sono un'amante dei libri di Genna, davvero, mi piacciono nonostante dopo lunga frequenza radicale sono un po' stanca dei complotti, ma questo è un problema mio e quest'ultimo libro l'ho comprato appena visto e letto appena potuto e non mi ha deluso
, solo che ...insomma.... non so come dire....Bukowsky era Disneyland in confronto e le cose raccontate, vere o finte che siano tanto nel romanzo non fa differenza, sono veramente pesanti.
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Non posso vantarmi di avere il pelo sullo stomaco, ma di storie tristi ne ascolto tante, fortunatamente il mio livello di cinismo e di disincanto, oltre che di disprezzo nei confronti di questo paese è veramente minimo se confrontato con quello dell'autore. Probabilmente il mio problema è che ogni critica ritengo debbe avere almeno un minimo di costruttività, qui si va avanti a napalm, anche se sicuramente ce n'è bisogno considerate alcune situazioni, ma la lettera che l'autore scrive a se stesso è un capolavoro di annichilimento.
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L'ultima fatica di Patterson mette il detective Alex Cross alla ricerca di un mercenario nigeriano (forse) che traffica con tutto e uccide con la facilità con cui io mi soffio il naso e ultimamente ho il raffreddore. Anche qui cattiveria gratuita e nessuna salvezza, oltre che nessun perdono per chi permette il genocidio in cambio di diamanti o petrolio o entrambi. Viene voglia di espatriare su un altro pianeta.
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