Mentre aspettavo che Toni si sbloccasse e che magari De Rossi imparasse finalmente a tirare un rigore, per la sezione saggistica del Premio biblioteche di Roma ho letto tre libri che tutto sommato non sono male, ma, come dicevamo anche in precedenza, questo non mi ha reso una persona migliore.
Il primo è un piccolo libro di Clara Gallini che si chiama "Croce e delizia - usi ed abusi di un simbolo"; come potete immaginare riguarda l'evoluzione storica del crocefisso e di come nel corso dei secoli questo sia passato ad indicare parecchie cose, anche le più disparate tra loro, fino a che la chiesa di Roma non ha preso il sopravvento e ci ha messo il copyright. E' a quel punto che poi lo stesso simbolo in luoghi così diversi tra loro, ha preso a rappresentare elementi diversi e ad imprimersi nella memoria storica, come anche a cancellarsi proprio per la sua onnipresenza. Abbastanza interessante, ma niente di cui non si possa fare a meno.
Altro libro è quello di Giuliana Sgrena, quella che deve la vita a Calipari per capirsi, che ha scritto "Il prezzo del velo"; pamphlet anche abbastanza interessante e documentato, se non fosse per il fatto che c'è solo una parte dei fatti e cioè quello rappresentato da tutte le donne di religione islamica che per via del luogo di residenza e/o delle imposizioni/leggi locali sono costrette a portare il velo, che può partire dal hijab per arrivare al burka.
Avrei trovato il tutto più interessante se si fossero fatte parlare anche delle donne che il velo lo vogliono portare, ma a quanto sembra non esistono o, più probabile, la Sgrena non le ha trovate, anche perchè questo avrebbe in qualche modo compromesso la sua teoria.
Ultimo, ma non per questo meno importante, anzi a mio modo di vedere il più interessante, è il libro di Guido Crainz "L'ombra della guerra", che racconta del 1945 visto attraverso spaccati di società lungo tutto lo stivale italico. Un libro molto più interessante dei soliti saggi storici, che approfondisce attraverso le notizie dei giornali, gli archivi storici, le canzoni ed il cinema del tempo, il difficile ritorno alla normalità di un popolo diviso che ha continuato un'intestina lotta civile per parecchio tempo dopo la proclamazione dell'unità d'Italia. Utile per capire come ancora adesso certi argomenti restino ancora scottanti e perchè certe unioni di fatto sembrino ad alcuni molto fragili.
Per ultimo vi segnalo un'interessante commento di Uriel ad un articolo di Odifreddi che ho trovato qui e che si ricollega alla mia teoria secondo la quale leggere saggi non rende automaticamente saggi, mi sembra giusto che anche io tiri l'acqua al mio mulino sulla Floss.
Gli Europei li vince la Turchia, sapevatelo.
4 commenti:
La Alta scommette sulla Russia...
assolutamente, anche secondo me, leggere (saggi) non rende saggi, no no...
Casomai rende un po più informati.
P.S. Anch'io scommetto sulla Russia.
Corrono come dei treni, per fermarli bisogna sparargli.
Alcune tribù africane credono che mangiare il cervello degli uomini più saggi renda intelligenti... non credo funzioni, però :-)
PS. russi russi russi!
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