Ho letto il libro di Erri con grandi aspettative, come sempre e come sempre non sono stata delusa, la storia è quella di un orfano della seconda guerra mondiale che viene allevato dal portiere di uno stabile, ama leggere e giocare a calcio (un classico caso di proiezione quindi il mio).
La bambina del terzo piano gli entra nel cuore ad otto anni e ci rimane fino a quando non si incontrano da grandi, ma lei è la promessa di un camorrista in attesa di uscire dal carcere, che non prende bene il passatempo della futura sposa. Non vi svelo il finale, ma anche in questo caso la storia sembra un pretesto perchè lo scrittore possa dare voce a Napoli ed al suo popolo, che da gente diventa tale solo quando si unisce per una causa comune, quasi un'implicita richiesta a fare lo stesso anche ora che è sommersa dai problemi sia politici che inquinanti. Prosa scarna, frasi brevi, insomma Erri in tutto il suo splendore.
Unisco a questa breve recensione del libro quella di un film che mi è capitato di vedere proprio ieri sera che tratta la storia d'amore tra due ragazzi con la sindrome di Asperger, autismo ad alto funzionamento, e che mi sembra legata in quanto anche la ragazza del libro dice di essere stata autistica da bambina, come se poi dall'autismo si potesse guarire (no).
Crazy in love è decisamente romanzato e sicuramente le cose non vanno quasi mai come nella sceneggiatura, ma sicuramente i due interpreti riescono, specialmente in alcuni momenti, a rendere perfettamente le difficoltà delle persone autistiche, che non assomigliano soltanto a quella descritta, seppur magistralmente, da Dustin Hoffman in Rain Man.
Ottima lettura e buona visione!