lunedì, settembre 22, 2014

Age of Iron by Angus Watson

AGE OF IRON

TitoloAGE OF IRON
Autore: Angus Watson
Serie: Iron Age trilogy
Edito da: Orbit
Prezzo: 8.99 ₤
Genere: Fantasy
Pagine: 523 p.
Good-Reads-icon amazon-icon
TramaBloodthirsty druids and battle-hardened Iron Age warriors collide in the biggest epic fantasy debut release of 2014.

LEGENDS AREN'T BORN. THEY'RE FORGED.

Dug Sealskinner is a down-on-his-luck mercenary travelling south to join up with King Zadar's army. But he keeps rescuing the wrong people. 

First, Spring, a child he finds scavenging on the battlefield, and then Lowa, one of Zadar's most fearsome warriors, who's vowed revenge on the king for her sister's execution. 

Now Dug's on the wrong side of that thousands-strong army he hoped to join ­- and worse, Zadar has bloodthirsty druid magic on his side. All Dug has is his war hammer, one rescued child and one unpredictable, highly-trained warrior with a lust for revenge that's going to get them all killed . . .

It's a glorious day to die


Druidi sanguinari e cavalieri induriti dalle battaglie, si scontrano in una guerra epica, perché le leggende non nascono, si forgiano! Dug é un mercenario che marcia verso sud nell’Inghilterra dei primi anni dopo Cristo durante l’invasione dei soldati dell’impero romano, lui vorrebbe unirsi all’esercito di Zadar per combatterli, ma nella sua marcia continua a salvare le persone sbagliate. Spring é una bambina particolare, viaggia con dei ladri e sembra essere parente del re Zadar. Lowa era una delle guerriere preferite dello stesso re, ma ora si trova dall’altra parte della barricata ed é consumata dalla sua sete di vendetta. Tutto quello che ha Dug é il suo martello e deve farselo bastare.
Nome Serie: Iron Age Trilogy
1. Age of iron
2. Clash of iron
3. Libro 3
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Recensioneùdi Gonza


This book was sent to me by Clara Orbit with the alluring statement: "if you like Games of Thrones can not miss this book!" Having said that I would like to explain why the comparison does not stand up and say that Martin comes out also slightly worse . First of all because this promises to be a trilogy, so it has a beginning and an end, which can not be said of the books of Martin. More, the books of Martin provide an infinite number of complicated characters whose stories intertwine and are told by the different actors according to their points of view. Thank God this book is almost always in the third person except when the storytellers is Dug. To finish this book is adventurous, fun and above all easier and easier to read, without anything upbeat to Martin and his plots to which you do not see an end. As this is a trilogy, this book can also be considered self-contained and, in this era of endless sagas, should not be underestimated.
The plot can be summed up in a desire of revenge carried out by Lowa and Spring, which takes both the skin of the king of Zadar for different reasons. As a good knight, and because most of the time he can not do anything else, Dug helps. The various secondary characters, especially the druids, are fascinating, because a little magic in my opinion is always good to relieve the heavy atmosphere that usually associate with these epic battles of the early years by the advent of Christ. Battles are, however, well told, without the author indulging in particular splatter stuff, or at least not much, in order to be credible, without becoming a treatise on the various modes of combat that were used by the armies of that particular historical period.
The structure of the novel, so it's pretty simple, but that does not mean that it is not very funny also, it has a good pace and even the dialogues are hilarious most of the time. I could not help but get attached to the characters and even Lowa, the most difficult to love and appreciate from my point of view at least, finally manages it, with all its flaws and weaknesses and above all his stubbornness, which often drags the other two members of this evil trio, in dramatic situations. 
So a great debut for a first book and I hope others will follow soon because I really want to see how the situation evolves when the Romans arrive.

Questo libro mi è stato spedito da Claradella Orbit con l’ammiccante affermazione:“se ti piace Games of Thrones non puoi perderti questo libro!” Fatta questa premessa vorrei spiegare perché il paragone non regge e diciamo che Martin ne esce anche messo leggermente peggio. Prima di tutto perché questa si preannuncia come una trilogia, quindi ha un inizio ed una fine, cosa che non si può dire dei libri di Martin. Secondo poi, i libri di Martin prevedono un numero infinito di personaggi le cui storie complicatissime si intrecciano e vengono raccontate dai diversi protagonisti secondo i loro punti di vista. Grazie a Dio questo libro è quasi sempre in terza persona tranne quando a volte a raccontare è Dug. Per finire questo libro è avventuroso, divertente e soprattutto più facile e semplice da leggere, senza niente levare a Martin e alle sue trame di cui non si vede una fine. Per quanto questa sia una trilogia, questo libro può anche essere considerato autoconclusivo e, in questa epoca di saghe infinite, non va sottovalutato.
La trama è riassumibile in un desiderio di vendetta portato avanti da Lowa e da Spring, che vogliono entrambe la pelle del re di Zadar per motivi diversi. Da bravo cavaliere e perché la maggior parte delle volte non può fare altro, Dug le aiuta. Anche i vari personaggi secondari, soprattutto i druidi, sono affascinanti, anche perché un po’ di magia secondo me fa sempre bene per alleviare l’atmosfera pesante che di solito associo a queste epiche battaglie dei primi anni dall’avvento di Cristo. Battaglie che comunque sono raccontate bene, senza che l’autore indulga in particolari splatter, o almeno non più di tanto, in modo da essere credibili, senza diventare un trattato sulle varie modalità di combattimento che erano utilizzate dagli eserciti di quella particolare epoca storica.
La struttura del romanzo quindi è abbastanza semplice, ma questo non toglie che sia molto divertente, che abbia dei buoni ritmi e anche i dialoghi a volte sono spassosi. Io non ho potuto fare a meno di affezionarmi ai personaggi e anche Lowa, la più difficile da amare ed apprezzare dal mio punto di vista almeno, alla fine riesce simpatica, con tutti i suoi vizi e le sue debolezze e soprattutto la sua testardaggine, che trascina spesso gli altri due appartenenti a questo diabolico trio, in situazioni drammatiche.
Quindi un ottimo debutto per un primo libro a cui spero seguiranno presto gli altri perché vorrei proprio vedere come evolve la situazione quando arriveranno i romani.
Voto

1Astelle

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Angus Watson: A vent’anni il lavoro di Angus Watson dall’essere un conducente di muletti è diventato investitore bancario. Ha trascorso i suoi trent’anni tra vari incarichi come scrittore freelance, incluso cercare BigFoot negli USA per il Telegraph, immergendosi con la flotta germanica a Scapa Flow per il Finacial Times e nuotando con i leoni marini fino alle isole Galapagos per il Times. Adesso entrando nei quaranta, Angus vive a Londra con sua moglie Nicole e il figlioletto Charlie. In quanto fan di fiction storiche ed epic-fantasy, gli è venuta l’idea di scrivere una serie fantasy ambientata negli anni di ferro mentre esplorava le fortezze britanniche per il telegraph, e ha sviluppato la storia mentre camminava per gli antichi sentieri britannici per altri articoli.

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