lunedì, gennaio 30, 2012

TENNESSEE WILLIAMS "A STREETCAR NAMED DESIRE"
More about A Streetcar named Desire.

Ora devo assolutamente vedere il film, intanto per sapere qual'era il personaggio interpretato da Marlon Brando, se Stanley o Mitch e poi devo anche capire se per caso nel libro me lo sono perso oppure proprio non c'è quell'allusione costante all'omosessualità di cui mi hanno parlato i cinefili. A parte il primo marito di Blanche non mi sembra ci fossero altri gay in giro per il libro... 
Comunque bell'opera di Williams, ora voglio leggermi anche le altre, grazie al fatto che sono piece teatrali, mi aiutano molto di più a contestualizzare la scena e ad immaginarla.

sabato, gennaio 28, 2012

JAVIER CERCAS "TORNARE A CASA"
More about Tornare a casa

Come lo capisco quando dice che non si può tornare a casa, specialmente quando non sapresti quale scegliere ;)

giovedì, gennaio 26, 2012

MARGUERITE YOURCENAR "MEMORIE DI ADRIANO"
More about Memorie di Adriano

Bellissimo, me ne avevano parlato come di un libro noioso, da leggere con wikipedia alla mano, ma la Yourcenar ci fa entrare in un mondo così lontano, ma al contempo attualissimo in modo lieve, sembra quasi che Adriano parli proprio con noi lettori, uno per uno. 
Le vicende che fanno da sfondo poi possono essere più o meno conosciute, io le ignoravo quasi tutte, ma questo non mi ha impedito di apprezzarne le storie, anche se quello che più mi ha affascinato è la profondità che l'autrice infonde in questo personaggio, le sue molteplici sfaccettature, la sua introspezione costante ma sempre brutalmente sincera. 
Per me un capolavoro.

martedì, gennaio 24, 2012

GIANRICO CAROFIGLIO "IL SILENZIO DELL'ONDA"
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Bella storia, due persone a pezzi si ricostruiscono mentre la vita scorre intorno a loro e si aiutano a vicenda.

domenica, gennaio 22, 2012

KEVIN ALAN MILNE "IL GUSTO SEGRETO DEL CIOCCOLATO AMARO"
More about Il gusto segreto del cioccolato amaro

Non è che mi aspettassi cose particolari da questo libro, romanzetto da fine vacanze natalizie con titolo ammiccante, inoltre mi era stato prestato quindi ero ulteriormente ben disposta, almeno non ci avevo speso dei soldi, ma insomma ci ho sprecato più o meno 4 ore ed è stato così terribilmente deludente che mi chiedevo cosa lo finissi a fare... e lo stavo ancora leggendo. 
Probabilmente la risposta è: "Volevo vedere dove sarebbe arrivato l'autore" ed è arrivato proprio tanto in basso. Inoltre la traduzione è pessima, ci sono alcune parole talmente dialettali da essere ignorate dall'italiano medio di cui io sono un perfetto esempio. Una serie di coincidenze e sensi di colpa portati avanti all'infinito che farebbero ridere anche un lettore di Coelho, una storia basata così sul niente che alla fine mi stavo chiedendo come mai era successo tutto quello che era successo nel libro, che era poco, considerata che la premessa di partenza era completamente fallace; ma immagino che farsi molte domande dopo certi libri aumenti solo la frustrazione quindi due stelle giusto perchè sono arrivata in fondo e perchè ci sono arrivata tanto l'ho già detto.

venerdì, gennaio 20, 2012

ANDREA CAMILLERI "IL DIAVOLO, CERTAMENTE"
More about Il diavolo, certamente

Il miglior Camilleri, a mio modo di vedere, costruisce trame, allarga orizzonti e tesse storie che arrivano ad un finale corale. Questi racconti non sono male, ma è come leggere i libri della Litizzetto, tutti di seguito non mantengono la verve a cui ci ha abituato questo scrittore. 
In trepidante attesa per Montalbano, avanti il prossimo.


mercoledì, gennaio 18, 2012

MARIAPIA VELADIANO "LA VITA ACCANTO"
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La storia di una bambina brutta con il talento per la musica, una vita non facile ed un passato alle spalle che pesa anche sulle sue, piccole piccole e fragili. Probabilmente la storia di un riscatto sarebbe stata banale, per questo l'autrice ci racconta di un'esistenza di nicchia, che le permetterà poi di trovare un suo piccolo posto nel mondo, ma questa Rebecca non arriva a lasciare un segno in me che sono la sua lettrice, ma la sua musica sì.

lunedì, gennaio 16, 2012

Discussione: Iron Crowned by Richelle Mead

Dark Swan series:
  • Storm Born
  • Thorn Queen
  • Iron Crowned
  • Shadow Heir 
La sciamana a pagamento Eugenie Markham è la migliore, se cercate qualcuno disposto a scacciare le creature dell’Otherworld e a prevenire che entrino nel nostro mondo. Ma come Regina di Thorn Land, sta progressivamente finendo le scuse con cui scongiurare la devastante guerra che devasta il suo regno. La sua unica speranza: la Corona Ferrea, un oggetto leggendario che persino i più potenti fey temono…
Ma di chi Eugenie potrà fidarsi è la parte più ardua. Il Re fairy Dorian ha i suoi motivi per aiutarla nella ricerca. E Kiyo, il suo ex cambiaforma, ha tutti i motivi per tradirla lungo la strada. Per controllare i poteri devastanti della Corona, Eugenie dovrà affrontare una tentazione inimmaginabile – una che metterà la sua anima e il destino di due mondi in pericolo mortale…
Signori e signore, ecco a voi
… la discussione!
Amyra: Presumo che la copertina sia stata profetica: la peggiore per il libro più scarso. Un romanzo che è stato difficile da affrontare, emotivamente parlando, in quanto molto spesso non condividevo le scelte della nostra “eroina” (e per dimostrarglielo mi mettevo a urlarle consigli o direttamente insulti, fra gli sguardi attoniti di parenti e amici). Mannaggia a te Eugenie! Come hai potuto farmi questo??? E maledetto il volpino, se lo prendo lo ammazzo!
Ayliss: Io invece comincio a pensare che dietro la pubblicazione di questo libro ci sia qualche casa farmaceutica produttrice di tranquillanti, perché il livello di carogna ha avuto dei picchi molto alti. Mi chiedo: com’è che Eugenie ha sempre da ridire sui propositi di Dorian e poi alla fin della fiera va a fare quello che lui aveva previsto?! E poi lo accusa di tradimento! Ma è lei che è dissociata… proprio tutto però Dorian non lo riesce a  prevedere, altrimenti col cavolo che la mandava con Kiyo in giro per il mondo… ma chiudila in un dungeon e butta la chiave!
Lidia:Voglio chiarire che leggo e recensisco questo libro perché abbiamo iniziato questa serie e per farla conoscere ma è una storia che fa venire voglia di gridare. Eugenie non ha le normali caratteristiche delle protagoniste dei romanzi ma forse quelle di molte donne reali. Quello che sa far meglio è farsi manipolare, tradire, ingannare dai suoi amanti. Credo che dovrebbe telefonare al telefono Rosa e farsi aiutare perché sinceramente credo che abbia problemi di autostima.
 
Gonza: Io Eugenie la odio, che sia chiaro la considero una poderosa bitch e lo scrivo in inglese perché potrebbero esserci minorenni alla lettura. Partendo dal suo chiaro atteggiamento passivo aggressivo nei confronti di Dorian e che ogni volta che le persone non si piegano alle sue manipolazioni lei prende la palla al balzo e torna alla sua passione per gli animali e arrivando all’ipotesi dell’aborto ritengo che la sua unica salvezza sia il fatto che non esiste, perché se era vera era già morta e io in prigione, quindi meglio così per entrambe.
 
Amyra: Gonza cara stavolta condivido, Eugenie si potrebbe definire un’anti-eroina. Ormai conosce Dorian, noi anche lo amiamo per la sua macchiavellicità, e Eugenie che fa? Si sorprende? Si sente tradita? E meno male che si “sente” solo, perché poi lei lo fa per davvero e a me gli ipocriti fanno schifo. Il volpino, scusate, ma si prende quello che si è meritato a questo punto. Povero Dorian. Alla fine la vera vittima è lui.
 
Ayliss: ragazze andiamo verso l’unanimità contro Eugenie e la volpaccia, che bello sparlare di questi tipacci… Amyra hai ragione, l’ipocrisia in Eug non ha fine! Con che coraggio, dopo tutto quello che ha combinato e il modo in cui ha trattato Dorian, Miss “Regina faccia di tolla” va da lui a chiedere protezione?! Il nostro Oak King mi ha lasciato senza parole, il suo è stato un vero e proprio gesto d’amore, accettarla e addirittura offrirsi di riconoscere i gemelli di Eugenie (lacrimuccia…).
 
Lidia: Ragazze, concentriamoci sulla storia, che credo sia un po’ deboluccia. Inizia con il ritrovamento della corona e finisce con la decapitazione della regina di Rowan. Tra questi due eventi la sola azione che si legge è l’attività sessuale di Eugenie tra il letto di Dorian e quello di Kyio. La gravidanza in fondo non è una sorpresa né lo è la reazione di Kyio, né quella di Dorian. Ayliss scusami, ma conoscendo Dorian, l’offrirsi di adottare i gemelli non credo sia solo un gesto d’amore: sappiamo dal principio la sua determinazione a conquistare il “mondo” umano grande quanto quella di Kyio ad evitare la distruzione.
 
Gonza: sono d’accordo con Lidia, non solo la trama è scadente, ma la gravidanza era chiarissima dal primo libro in poi, senza contare che sembra tutto una preparazione a quella che sembra poi il colpo di scena con volpino incluso, insomma, trovo che non ci sia niente di peggio di un autore/trice che pensa di tenere la suspance mentre i lettori sbadigliano dall’inizio, se non fosse stato il penultimo l’avrei assolutamente mollato…
 
Amyra: Non riesco veramente a capire la Mead in questa serie. Soprattutto quando penso che lei è anche l’autrice di Vampire Academy, quindi chiaramente è capace di scrivere. Mi dispiace, ma stavolta non riesco proprio a darle più di 
 
Ayliss: Anch’io sono abbastanza perplessa dall’evoluzione della storia, è come se un diavoletto si fosse impossessato della Mead e si diverta a farci dei dispetti. Non discuto la sua capacità di scrittura, ma essendo filo-Dorian non mi piacciono le scelte che ha fatto l’autrice. Sono d’accordo con Amyra sul tonfo della Mead
 
Lidia: Siamo d’accordo che questa non è né il migliore libro né serie che ha scritto la Mead, peccato. Ma siccome amo Vampire Accademy do 
 
Gonza: E pensare che mi avevate quasi convinto a leggere Vampire Accademy, ma se tutte le protagoniste femminili sono come Eugenie mi viene un attacco isterico quindi per un po’ niente Mead e  a questo libro.

sabato, gennaio 14, 2012

JEFFEREY EUGENIDES "THE MARRIAGE PLOT"
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Mi serviranno anni di Harmony per riprendermi da questo libro triste, ma così bello che quasi uno non ci fa caso.
UN AUGURIO SPECIALE ALLA SORELLONZA E ROBERTO, LORO SANNO....

giovedì, gennaio 12, 2012

PATRICIA CORNWELL "RED MIST"
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La storia riprende da dove eravamo rimasti con "Port Mortuary": Kate si reca nella prigione dove si trova la madre di Dawn e incontra anche Jamie Berger in modo che finamente capiamo cosa sia successo tra lei e Lucy. Improvvisamete tutti coloro che ruotano intorno a Dawn cominciano misteriosamente a morire e tutto sembra far pensare che sia la stessa dottoressa Scarpetta la causa di questi avvelenamenti. Circondata dai tre moschettieri però (Benton, Marino e Lucy) la mia anatomopatologa preferita, scoprirà chi c'è dietro a tutto questo.  Come anche il libro precedente sono contenta che la Cornwell abbia ricominciato a scrivere dei gialli come si deve.

martedì, gennaio 10, 2012

STEPHEN KING "22/11/'63"
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Parte lento questa meraviglia, ma poi decolla e non ti molla ;)
Il King che apprezzo di più, quello capace di descrivere gli anni tra il 1958 e il 1963 in modo tale che sembra di ricordarseli anche se uno non solo non c'era ma nemmeno abitava negli Stati Uniti.
La guerra fredda, la baia dei porci e l'attentato a Kennedy, quelli sì che erano problemi, altro che il nostrano bunga bunga!
A parte questo, la questione dei viaggi nel tempo non sono proprio la mia passione, ma se evitiamo di perderci nei meandri dei paradossi temporali, come fa King, sono sicuramente interessanti anche perchè pongono la questione morale, per esempio uccideresti Hitler bambino? 
Ritroviamo anche un paio di amici di Derry, che fa sempre bene e siccome tra due anni ne sono passati altri 28 dal ciclo di It (Oh mio Dio sto invecchiando) magari esce anche un sequel, non sarebbe male IMHO. Ricapitolando, un deciso passo avanti da The Dome e Wu Ming 1 riesce a rendere bene King, il che mi fa comodo, considerato che ora i suoi libri escono in contemporanea sia qui che negli Stati Uniti, mi risparmia parecchio sbattimento.

domenica, gennaio 08, 2012

SINCLAIR LEWIS "BABBITT"
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Questo Babbitt non è stato un personaggio facile d'amare, quanto di peggio nell'americano repubblicano medio degli anni '20 ci possa essere, quando poi cerca il riscatto in una ventata di "libertà" è pure peggio, ma a 5 righe dalla fine riesce quasi a redimersi ai miei occhi; è chiaro come sia più facile fare combattere ad altri le proprie battaglie, ma anche supportare il proprio figlio ha un certo appeal e in fondo Babbitt non è niente altro che il prodotto del suo tempo. 
Menzione d'onore per la scrittura di Sinclair Lewis che non conoscevo e del gruppo di lettura di anobii che mi ha accompagnato nella lettura.

venerdì, gennaio 06, 2012

DISCUSSIONE A 4: "GODDESS OF LIGHT" DI P.C.CAST:
Phyllis Christine Cast  è nata nel 1960 in Illinois, America, e attualmente vive a Tulsa, luogo dove ambienta molti suoi libri. Dopo le scuole si è arruolata per un breve periodo di tempo nell’Air Force, per poi diventare insegnante di inglese . Sposata e divorziata per ben tre volte, attualmente è in una relazione con lo storico scozzese Seoras Wallace, chieftain del Clan Wallace. In italia è conosciuta per la serie La Casa della Notte, scritta in collaborazione con la figlia Kristin.
 “Dear Reader,
Okay, I’ll admit it – authors have favorite books. I know, I know, books are like children and we don’t always want to admit to liking one better than another, but it’s true. The Goddess Summoning books are my favorite children.”
Serie GODDESS SUMMONIG:
- Goddess of the Sea (2003)
- Goddess of Spring (2004)
- Goddess of Light (2005)
- Goddess of the Rose (2006)
- Goddess of Love (2007)
- Warrior Rising (2008) ristampato come Goddess of Troy (2011)
- Goddess of Legend (2010)

Stanca di uscire con egomaniaci, la disegnatrice di interni Pamela Gray ha quasi deciso di perdere le speranze con gli uomini. Vuole essere trattata come una dea – preferibilmente da un dio. Mentre sussurra il suo desiderio, inconsapevolmente invoca la dea Artemide, che ha qualche asso nella sua celestiale manica…
I gemelli Artemide e Apollo sono stati mandati nel Regno di Las Vegas per testare il loro ruolo nel Mondo Moderno. La loro prima assegnazione: far avverare il desiderio di Pamela. Così Artemide costringe il suo dorato fratello a offrirsi volontario. Dopo tutto, chi meglio del bellissimo Dio della Luce può portare l’amore nella vita di quell’umana?
Può anche essere la prima volta, ma qui in Sin City, dove la vita è un gioco d’azzardo, sia il dio che la mortale stanno per scommettere nel difficile gioco dell’amore. Hey, si vive solo una volta. Vero?
Ed ecco a voi…
la discussione!
Gonza: Pessimo pessimo pessimo, per superare i primi tre capitoli ci ho messo tre giorni, una media di una pagina all’ora e ho finito il libro perché dovevamo scriverne la recensione, solo ed esclusivamente per questo. Pamela è la bruttissima copia di Carrie Branshow e Apollo è proprio un uomo zerbino, oh scusate, un Dio del Sole zerbino.
Lidia: Io non sarei tanto negativa nel giudicare questo libro, sopratutto rispetto a quelli  precedenti. Pamela è come tutte le altre protagoniste femminili mentre  Apollo non è virile come gli altri. Ho trovato questo libro decisamente noioso e mancante di brio.
Ayliss: che inizio lento ragazze!!! Capisco creare una premessa per farci comprendere i timori di Pamela nei confronti di una nuova storia, ma mi sembrava di vedere il film “A letto con il nemico” con Julia Roberts. E poi un Apollo da subito così mesto non si può vedere!!! Dov’è il perizoma di Hades? Mi sono risollevata un po’ con i  malesseri di Phoebus in auto… ma anche lì: ridicolo, colui che scorrazza nel cielo, mi diventa verdino in macchina?!
Amyra: Apollo in crisi esistenziale proprio non si poteva vedere. Ci mancava l”essere o non essere” di amletiana memoria e poi avrei chiuso il libro. Per sempre. Ma tutto sommato, fin qui potevo sopportare. Ma vogliamo parlare della fine? Posso capire che la Cast volesse buttarla sull’emozionale, ma giuro che ho avuto un raptus nervoso. Giusto per modificare il trend, parlo dei lati positivi: ho amato V, giuro che all’espressione “tripod” ho avuto una rivelazione, e tutto sommato anche Artemide era simpatica. All’inizio. Peccato che poi si addomestica anche lei. Sigh. E bella copertina, a proposito.
Gonza: In effetti V è stata l’unico personaggio che mi ha strappato un sorriso ogni tanto, ma tra Artemide e Faust, per carità, come si spiega che l’uomo più kitch dell’universo canta come Bublè i versi di Omero? Qualcosa non torna e per carità non parliamo del finale altrimenti vado a fare penitenza per il tempo perso a leggere questo “libro”.
Lidia: Sono l’unica a pensare che il finale è “tanto carino” . Oramai siamo abituati alle stravaganti risoluzioni della Cast in questa serie. Voto anch’io V come migliore personaggio del libro.
Ayliss: Lidia ti appoggio pienamente, il finale con Apollo e Pamela che si ritrovano in un’altra vita come i veri soul mate è terribilmente romantico, e poi due giovani sulla spiaggia, si mi è sembrato tanto dolce. Per quanto riguarda V, ad un certo punto, ho pensato si catapultasse a Las Vegas per conoscere Artemide, lì ci sarebbe stato un bel colpo di scena, ma forse la mia fantasia galoppa troppo.
Amyra: Concludo notando di nuovo che, nonostante i difetti notati nei personaggi principali e nella trama, la scrittura è scorrevole, anche se in questo libro decisamente più lenta di quanto la Cast ci avesse abituati negli episodi precedenti, e la storia in sè, come ogni libro di questa serie, è terribilmente romantica, per citare Ayliss, e decisamente adatta alle romance addicted. Certamente un libro di passaggio per continuare la serie e non uno su cui soffermarsi.
Gonza: io credo che invece su questo libro ci dobbiamo soffermare, per sempre però, questo è l’ultimo che leggo della serie e non sento ragioni. Ma come? Due che potevano vivere per sempre nell’Olimpo e invece devono scommettere di ritrovarsi in un’altra vita (che poi ok gli ha detto bene) voi lo trovate un finale romantico? A me sembrava più una scommessa… voto finale
Lidia: Come sempre Gonza sei troppo severa. Certo che un Dio che lascia l’Olimpo non sta né in cielo né in terra… per l’appunto. Anch’io concludo con questo libro la serie, perché l’ho trovata noiosa e senza brio e non riesco a perdonare alla Cast lo stravolgimento di alcune storie e personaggi mitologici. Il mio voto è   perché è un libro “decente” destinato forse ad una platea più vasta e variegata di lettrici.
Ayliss: Concordo con Lidia; Goddess of Light non è un capolavoro, ma è un libro carino, scorrevole e di facile lettura, a tratti spiritoso grazie ad un Apollo e Artemide in formato “umano”, quindi non mi sento di stroncare la Cast, anche se non divampa in me il “sacro furore” nei confronti della lettura dei prossimi volumi della serie. Voto:
Amyra:  Concordo con Ayliss, ma non con Lidia, a me piace come la Cast ricrea i miti dell’antica Grecia. Per una volta siamo tutte unite contro la Gonza. Ma visto che tendenzialmente io nei voti sono più generosa, il mio è . Come moderatrice di questa discussione, dichiaro la serie Goddess Summoning sospesa per noia. Speriamo che la prossima saga ci presenti sfide critiche più creative.

BUONA BEFANA A TUTTI!

mercoledì, gennaio 04, 2012

ALAN BENNETT "DUE STORIE SPORCHE"
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Due storie divertenti che usano il sesso come scusa per parlare di relazioni, tra coniugi fondamentalmente, ma anche tra persone che conoscono un solo tipo d'intimità e non è quello che prevede discussioni. Se da una parte abbiamo una vedova che con una certa pruderie colleziona affittuari, dall'altra abbiamo un paio di matrimoni in cui il lato oscuro è temuto da tutti e 4 i coniugi per le ragioni più varie. Un grande Bennett e due personaggi donne che, per l'ennesima volta, testimoniano la sua grande capacità descrittiva dell'intimo femminile, nonostante sia un maschio gay, o forse proprio per quello.

lunedì, gennaio 02, 2012

SOPHIE KINSELLA "HO IL TUO NUMERO"
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Niente è meglio di un libro della Kinsella per staccare un attimo e sogghignare pesantemente mentre si macinano pagine su pagine, oltretutto in italiano perchè questo libro è uscito prima qui che in Inghilterra ;)
Stavolta non c'è a solita Becky shopaholic ma un'ancora più incasinata fisioterapista ad una settimana dal matrimonio che perde cellulare ed anello di fidanzamento. Non dico altro tanto è piuttosto ovvio come andrà a finire anche se l'intreccio non è male,ma è piuttosto evidente come tutte le eroine della Kinsella risolvano qualche complicatissimo intrigo aziendale.