lunedì, febbraio 27, 2012

REXANNE BECNEL "THE ROSE OF BLACKSWORD"

Rexanne Becnel è una scrittrice di romanzi rosa statunitense che vive a New Orleans e giura che tutta la sua creatività la deve alla quantità immane di caffè che beve, considerato che in 14 anni ha già scritto 19 libri! Vive con il marito e il cane, dopo che i figli grandi se ne sono andati di casa, e ama giocare a pallavolo.

Lady Rosalynde di Stanwood ha il potere di stregare gli uomini, ma non ne è consapevole prima di utilizzarlo per costringere Blacksword, assassino e ladro condannato alla forca, a riaccompagnare lei e il suo paggio alla dimora paterna.
Sir Aric di Wycliff vive solo per un caso e dedica la rinnovata esistenza alla vendetta nei confronti di coloro che lo hanno incastrato portandolo sul patibolo, fino a quando attraverso l’Handfasting, il suo destino viene irrimediabilmente legato a quello di Lady Rose, dalla quale pretenderà una resa totale.
La trama non era male, Rose viene attaccata e la sua scorta decimata mentre torna dal padre per informarlo della morte del suo unico figlio ed erede; quando risce a mettersi in salvo si reca nel paese vicino per cercare di avvertire lo sceriffo del villaggio e cercare una nuova scorta, ma dopo una serie di misunderstanding si trova a dover scegliere, tra tre condannati a morte, una papabile guardia del corpo.
Ai tempi, se una donna del villaggio voleva salvare la vita ad un condannato, bastava che lo legasse a sé attraverso la cerimonia pagana dell’Handfasting, matrimonio che durava un anno e un giorno se nel frattempo la coppia non si fosse recata in chiesa per ratificare il patto avanti a Dio.
A questo punto inizia il lento declino del libro: Rose è una di quelle verginelle che prima cede e poi si dispera, mi dispiace metterla così, ma una persona che cambia idea ogni 30 secondi e poi si fa comunque guidare nelle scelte dalle sue ovaie non merita il mio rispetto per quanto resti sempre un personaggio di fantasia. Dal canto suo, Blacksword sembra uno che non abbia chiaro nemmeno cosa voglia per colazione, figurarsi dalla vita. Passano 300 pagine a rinfacciarsi l’Handfasting ed a ricattarsi e sinceramente sono veramente noiosi.
Quando poi finalmente i nodi arrivano al pettine e Aric si rivela quale cavaliere sconfiggendo il marrano che l’aveva derubato della sua spada e della sua vita, tutti vivono felici e contenti, ma avrebbero potuto farlo 200 pagine prima senza tirarla troppo per le lunghe.
Nel mio giudizio sarò anche acida, ma leggere questo libro è stato abbastanza NOIOSO, probabilmente il prossimo libro della Becnel non finirà nella mia libreria e nemmeno quelli prima, peccato perché il medioeval romance di solito mi piace, ma in questo sembrava che l’autrice avesse fatto scrivere i dialoghi ai bambini dell’asilo.
Voto: 

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