sabato, dicembre 31, 2011

MARGARET MAZZANTINI "MARE AL MATTINO"
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L'attuale guerra libica vista da una sponda e dall'altra del Mediterraneo, da chi fu costretto a fuggire per il colpo di stato di Geddhafi e da chi è stato costretto a scappare sugli infami barconi per scappare da coloro che l'hanno destituito. Due donne e due figli, due destini così diversi accomunati da un'Africa che non si lascia dimenticare e che non si può nemmeno abbandonare. 
Un libro molto bello e tristissimo che mi fa pensare come le guerre facciano bene ai romanzi della Mazzantini.
TANTI AUGURI PER UN ANNO MIGLIORE DI QUELLO APPENA PASSATO!

giovedì, dicembre 29, 2011

CHUCK PALAHNIUK "DAMNED"
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Mah....poteva essere un libro molto migliore, poteva mantenere le promesse di Rabbia e invece si è comportato come in Pigmeo.
Chuck che fine hai fatto? Come mai alcune tra le tue trame migliori si arenano poi così nel niente, o nello stagno dei bambini abortiti che tanto è uguale? Questo viaggio nell'inferno che poteva rivelarsi strabiliante con un cicerone come te mi ha fatto rimpiangere Dante e Madison poi, che aveva tutte le carte in regola per diventare uno dei "TUOI" personaggi non è mai decollata nè nei flashback della sua vita passata nè nella sua attuale permanenza all'inferno....Tu sai che io leggerò anche il prossimo libro e quello dopo ancora, ma non sarebbe meglio dare una speranza allo zoccolo duro dei tuoi lettori?

martedì, dicembre 27, 2011

DIEGO DE SILVA "SONO CONTRARIO ALLE EMOZIONI"
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Duole constatare come l'avvocato Vincenzo Malinconico abbia lsciato il posto al suo gemello supponente, poco divertente ed estremamente ripetitivo. Se escludiamo alcune piccole chicche, di solito in concomitanza con la sua presenza nello studio psicologico del Dott. Wolf, la storia non esiste, le sue elucubrazioni sono poco pungenti e piuttosto già sentite, nonostante antropologicamente parlando anche interessanti, specialmente quelle su Raffaella Carrà. Tra l'altro non mi riesco nemmeno a ricordare dove ho letto la prima storia, quella della donna all'areoporto per capirsi... Speriamo che ci sia un futuro migliore per l'avvocato dei miei sogni, oppure preferisco ricordarlo così come l'ho conosciuto in "Non avevo capito niente".

domenica, dicembre 25, 2011

CHARLES DICKENS "A CHRISTMAS CAROL"
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Leggere una storia nota fa sempre un certo effetto, specialmente se uno s'immagina i personaggi Muppett! Quello che però mi ha stupito è stato il modo in cui Dickens ha usato una favola per far riflettere e pensare, tutto sommato vale la pena affrontarlo, in fondo è piccolo e fa fare un bel tuffo nello spirito natalizio, che ci sta sempre bene.
BUON NATALE A TUTTI!

venerdì, dicembre 23, 2011

AMELIE NOTHOMB "Tuer le père"
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Dire che i libri della Nothomb siano sottilmente inquietanti è scoprire l'acqua calda, ma questo qui, con la storia di Norman, Joe e Christine è veramente un tuffo senza fine nell'Edipo come lo pensava Freud. 
Joe ha 15 anni ed un bravo mago, ma può migliorare e va ad imparare da Norman che l'accoglie prima come studente e poi come figlio nella famiglia composta da lui e Christine e come uno tsunami lui travolgerà le loro vite, ma non finisce qui.

mercoledì, dicembre 21, 2011

LORENZO CHERUBINI "LA PARRUCCA DI MOZART"
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Come libretto d'opera m'ispira poco, forse più adatto come storia per bambini se si guardano solo i disegni, ma Jovanotti come poliedrico artista non lo apprezzo tanto, meglio l'esclusiva come musicista. 
Una versione della storia di Mozart raccontata dal bambino invece che da Salieri stavolta, appoggiato da altri bambini e dalla sorella, forse con la musica era meglio....

lunedì, dicembre 19, 2011

TIM BURTON "MORTE MALINCONICA DEL BAMBINO OSTRICA"
More about Morte malinconica del bambino ostrica

Che dire? Non sono storielle e nemmeno poesie e in realtà se le raccontate ad un figlio potrebbero levarvi la patria potestà; alcuni personaggi, su tutti lo sfortunato bambino ostrica, faranno fatica ad essere dimenticati, quindi tutto sommato valeva la pena usare venti minuti per leggere questo libro (?).

sabato, dicembre 17, 2011

BANANA YOSHIMOTO "HIGH & DRY - PRIMO AMORE"
More about High & Dry - Primo amore
Questo ultimo libro di Banana mi ha lasciato un po' così, mixed feelings diciamo. Le atmosfere sono le solite, quelle scene dall'aria un po' rarefatta a cui ci ha abituato, la storia però mi sembra non decolli, sarà perchè forse vedere omini che escono dai fiori non era come conoscere senza saperlo un numero telefonico o percepire il futuro, o forse la differenza di età tra i protagonisti non mi ha garbato più di un tot, fatto sta che insomma, niente di che....

giovedì, dicembre 15, 2011

"JANE AUSTEN MADE ME DO IT" AA.VV.
Jane Austen Made Me Do It: Original Stories Inspired by Literature's Most Astute Observer of the Human Heart

Questo libro è composto da una serie di racconti ispirati o liberamente tratti dai romanzi di Jane Austen, io mi limiterò a parlare dei racconti che più mi hanno colpito.
In "The love letter" di Brenna Aubry, da cui è poi tratta la frase che ha dato il titolo al libro, abbiamo una rilettura di Persuasione e l'unico punto di vista maschile di tutto il libro; il protagonista soffre per amore e cerca di ricostruirsi una vita dopo che la dona della sua vita l'ha lasciato, ma quando si reincontrano, e anche grazie alla lettura di Persuasione, tenterà di dare alla loro storia una sconda chance. Molto bello.
In "Love and Best Wishes, Aunt Jane" di Adriana Trigiani abbiamo Jane Austen che scrive alla nipote una lettera di incoraggiamento di auguri in occasione del suo prossimo matrimonio, racconto molto delicato con un sapore dolce-amaro e che fa tornare la voglia di scrivere lettere invece che email o status su FB.
Leggendo "When Only a Darcy Will Do" di Beth Pattillo mi sono chiesta anche io cosa farei se nel bel mezzo della mia esistenza, anche un po' triste, di organizztrice di tour sui luoghi austeniani, si facesse vivo proprio Darcy, e che impatto avrebbe sulla mia esistenza. Qui la protagonista tutto sommato se la cava anche bene considerato che riprendersi da un incontro con il vero Darcy sarebbe problematico per chiunque fosse poi obbligato a tornare alla vita reale...
In "Letters to Lydia" di Maya Slater, un'amica della "figliola prodiga" dei Bennett da tutta la sua versione dei fatti rispetto a quello che pensa stia accadendo tra Darcy e Lizzy, una commedia degli orrori e dei fraintendimenti che anche se non getta ulteriore luce sulla vicenda, sicuramente fa sorridere.
Per concludere in The Riding Habit di Pamela Aidan, abbiamo invece la coppia Darcy ed Elizabeth alle prese con il tentativo di Lizzy di imparare ad andare a cavallo, ma Hyde Park non si rivelerà il posto adatto mentre come al solito Darcy sarà l'uomo perfetto, che saprà dire le parole perfette nel momento perfetto, e non è da tutti.....

martedì, dicembre 13, 2011

Richelle Mead è nata nel Michigan e ha un diploma in arte, un Master in Religioni Comparative e un altro Master per l’insegnamento della lingua inglese per le scuole medie e superiori. Ha insegnato studi sociali e inglese, per quella che noi chiameremmo terza media, in una scuola nei sobborghi di Seattle, dove attualmente vive. È sposata e ad Agosto è diventata mamma. È famosa a livello mondiale per le sue tre serie: Vampire Academy, pubblicata anche in Italia da Rizzoli, Georgina Kincaid e Dark Swan.
Sito dell’autrice: http://www.richellemead.com/
Blog dell’autrice:
 http://blue-succubus.livejournal.com/

Dark Swan series:
  • Storm Born
  • Thorn Queen
  • Iron Crowned
  • Shadow Heir (Dicembre 2012)
Just typical. No love life to speak of for months, then all at once, every creature in the Otherworld wants to get in your pants…
Eugenie Markham è una potente sciamana che rischia regolarmente la vita per esorcizzare spiriti e fey che entrano nel nostro mondo. È una mercenaria, si, ma una ragazza dovrà pur portare a casa la pagnotta. Il suo ultimo caso, comunque, basta a rovinarle l’appetito. È stata assunta per trovare un’adolescente che è stata rapita e portata nell’Otherworld. Qui Eugenie verrà in contatto con una scioccante profezia, che metterà a nudo verità nascoste nel suo passato e che avrà come protagonista il suo futuro primogenito, che a quanto pare dovrà conquistare il mondo.
Ed ecco a voi…
la discussione!
Le solite sospette si stanno radunando con una tazza di the in mano e un ghigno sul viso per commentare argutamente (si spera!) l’ennesima saga.
Amyra: Iniziamo col dire che cercherò di essere il più oggettiva possibile, nonostante mi renda conto che l’aver letto l’intera saga rischia di “colorare” il mio giudizio su questo primo libro. La copertina non è male anche se sinceramente mi sono sempre immaginata Eugenie con i capelli più lunghi. Un punto dalla sua parte, le cover del Regno Unito e quelle americane sono identiche. Così abbiamo meno problemi ^^
Gonza: Come primo libro di una serie diciamo che sono piuttosto ambivalente, sicuramente continuo a leggere ma non solo la protagonista non brilla ai miei occhi per la sua simpatia ma anche le sue scelte in fatto di uomini mi lasciano piuttosto sconcertata, la storia con la sorella poi sembra uscita dal confessionale del grande fratello…
Lidia: Leggendo di Eugenie non ho potuto fare a meno di notare le molte somiglianze con le eroine dei romanzi della Hamilton: Anita Blak e Merry Gentry. Con Anita ha in comune il triangolo amoroso, il lavoro e il fatto di essere trascinata dagli altri in cose che la cambieranno per sempre; con Merry, invece, il fatto di dover rimanere incinta, solamente che per lei la cosa è “molto” piacevole e volontaria, mentre per Eugenie può significare la distruzione del genere umano.
Ayliss: Con Storm Born il mio non è stato un colpo di fulmine, nella prima parte del libro sono rimasta un po’ bloccata nella lettura, ma in seguito la storia ha cominciato a decollare. Il mio apprezzamento è molto legato al personaggio di Dorian, decisamente charming, mentre Kiyo lo getterei volentieri alle ortiche. Sincerità?! Forse foxy dovrebbe prendere lezioni da Volusian.
Amyra: Ayliss, sono d’accordo con te! Dorian e Volusian sono i personaggi migliori del libro. Kiyo dal nome ermafrodito secondo me è un gran bastardo (e qui va alle ortiche anche la mia oggettività), e per riprendere invece il commento di Lidia, a me Dorian ha ricordato Jean-Claude: manipolativo si, e con un intento ben preciso in mente, ma spesso anche per beneficiare quelli che ama… Del libro apprezzo maggiormente l’ambientazione, ho amato a prima “vista”  il mondo Gentry, e l’originaltà, finalmente un libro che fa successo senza parlare di vampiri e/o angeli, anzi quasi uscendo del tutto dal genere Paranormal Romance per accostarsi ad un Fantasy più classico.
Gonza: Sono d’accordo con Amyra, finalmente liberi dai vampiri, almeno per un po’, e siccome il mondo fey mi piace dal mio incontro con Merry e dal mio amore per la serie della Moning, spero che questa storia possa migliorare nel suo proseguio e mi associo alle mie amiche nel preferire di gran lunga Dorian alla volpe inseminatrice che proprio mi lascia indifferente.
Lidia: Sorry,questa volta sono sola contro tutti. Il personaggio maschile che mi piace di più è Volusian, perché è sincero e coerente. Mentre per quanto riguarda il mondo fey, trovo che quello descritto in questo libro manchi della magia che invece contraddistingue quelli citati da Cristina (aggiungerei anche Cassandra Clare). Sarà la “maledizione” del primo libro che ti porta a leggere il secondo solo per curiosità, per vedere se la protagonista prende in mano la sua vita dando un calcio nel sedere a Dorian e Kiyo.
Ayliss: In realtà in questa serie sono curiosa di scoprire fino a che punto può essere auto-lesionista Eugenie. Nonostante sia half-fey, mantiene in pieno le caratteristiche di molte donne umane di innamorarsi della persona sbagliata, falsa come l’oro di Bologna. Scusate, mi spiegate poi con quale diritto Ladyfox è andata a rompere le scatole alla sorella?! Non solo rovina la propria vita, ma anche quella degli altri, naturalmente “per il loro bene”!!
Amyra: hai ragione Ayliss, c’è quella morbosità tipica di quando osservi un incidente in questa saga. Anche io sono curiosa di vedere come andrà a finire. Una cosa è certa: sicuramente andrà peggio prima di andare meglio. Sarò cattiva, tifo Volusian. Ma, se devo scegliere, sarò sempre Team Dorian (ora mi sento adolescente invasata). Però bisogna dire che la trama è elegante, la scrittura scorrevole. Un po’ anche per speranza, il mio voto è 
Gonza: in effetti se Volusian non fosse così fuori dai giochi sarei indecisa tra lui e Dorian, ma si sa che le cose possono sempre cambiare… Anche io colpita dalla maledizione delle saghe non posso non sapere come va a finire e quindi proseguirò, il mio voto per ora è   nella speranza sia suscettibile di miglioramento ;)
Lidia: Il fatto che parliamo soprattutto dei protagonisti maschili non gioca a favore di questo libro. Il mio voto è   e tanta fiducia che possa diventare più interessante.
Ayliss: Penso anch’io che ci siano buoni margini di miglioramento in questa storia, e spero di non arrivare al punto di tirare l’iPad per la disperazione per i comportamenti Eugenie. Voto 

domenica, dicembre 11, 2011

ABIGAIL REYNOLDS "FROM LAMBTON TO LONGBOURN"
More about From Lambton to Longbourn

Molto carino questo spin-off di "Orgoglio e Pregiudizio" della mia adorata Austen. Cosa sarebbe successo se invece di fare i vaghi Darcy ed Elizabeth si fossero rivelati i rispettivi sentimenti in occasione della notizia della fuga di Lidya? Sarebbe stato troppo presto e tutto sarebbe andato a rotoli, oppure avrebbero risparmiato tempo prezioso e si sarebbero sposati anche prima? 
Secondo l'autrice la seconda che ho detto, finalmente e senza tanti fraintendimenti Darcy e Lizzy avrebbero coltivato la loro relazione anche sopportando le insunazioni di chi, come Mrs. Bingley, non considerava la loro un'unione d'amore quanto piuttosto una scalata al successo sociale da parte di Elizabeth. Un piacevole divertissment da un paio d'ore e siccome l'autrice ne ha scritti altri nella serie "The Pemberly variations", non è detto che sia l'ultima che leggo.

venerdì, dicembre 09, 2011

CORMAC McCARTHY "CITTA' DELLA PIANURA"

More about Città della pianura

Ultimo libro della "Trilogia della frontiera", quasi il più triste, forse perchè si porta dietro il dolore dei precedenti e quello senza speranza alcuna. Ritroviamo Billy e Johnny e il suo grande amore e il di lei protettore. Una storia d'amore con le ore contante, ma nonostante questo John  va avanti fino alla tragica conclusione, nonostante Billy provi prima a fargli cambiare idea e poi ad aiutarlo. L'epilogo poi riporta tutto al punto di partenza.

mercoledì, dicembre 07, 2011

HANS GEORG GADAMER "VERITA' E METODO 1"
More about Verità e metodo

Chiaramente non ho capito buona parte di questo libro, ma ci sono degli argomenti che mi hanno colpito parecchio, per esempio: 
1) il recupero del problema della verità nell'arte e il suo significato ermeneutico; 
2) la scuola storica e l'ermeneutica romantica; 
3) il problema dei pregiudizi 
4) tutta la parte sul linguaggio. 
Non mi aspettavo poi una scrittura così chiara e scorrevole da parte di Gadamer, magari un giorno leggerò anche la seconda parte, ora mi vado a disintossicare con qualche romanzone d'amore.

lunedì, dicembre 05, 2011

CATHLEEN SCHINE "THE THREE WEISSMANS OF WESTPORT"
More about The Three Weissmanns of Westport

Particolare rilettura di "Sense and Sensibility" di Jane Austen, questo romanzo della Schine, a differenza di altri suoi nel mio caso, letto tutto d'un fiato. Personaggi azzeccatissimi che anche se poco ricordano quelli austeniani, c'è nel libro quella morale sulla base di "Quel che è fatto è reso" che riporta molto alle storie dell'autrice del mitico Darcy. Una coppia anziana divorzia perchè il marito s'innamora della segretaria, non giovane, ma nemmeno vecchia, così la madre con le due figlie si trovano senza un soldo e senza un tetto sopra la testa a dover ricominciare da capo. Miranda ed Anne, dal canto loro, hanno le proprie macerie sulle quali dover ricostruire e tutto questo sullo sfondo di Cape Cod, anche d'inverno. Molto piacevole.

sabato, dicembre 03, 2011

CORMAC McCARTHY "OLTRE IL CONFINE"
More about Oltre il confine

Altra storia del West intorno alla seconda guerra mondiale, altra storia di adolescenti che abbandonano tutto e partono, questa però è molto più triste di quella narrata in "Cavalli selvaggi" e anche se all'inizio si stenta un pochino, poi Billy e Boyd non hanno niente da invidiare a John Grady Cole. Il paesaggio come protagonista nemmeno troppo secondario, gli indiani, i messicani, le donne, tutto mescolato potrebbero fare l'effetto Sergio Leone e invece no, altro romanzo magistrale di Cormac McCarthy.

giovedì, dicembre 01, 2011

JAMES PATTERSON "KILL ALEX CROSS"
More about Kill Alex Cross

Lo so che ormai Alex Cross è come babbo natale e arriva ogni anno, ma come ogni anno non posso fare a meno di comprarlo e di leggerlo. Ormai non credo che se ne occupi più nemmeno Patterson e da tempo immemorabile e le sue storie hanno sempre di più a che fare con un super eroe super uomo super buono. Stavolta mentre salva i figli del presidente statunitense assistiamo alla nascita di quella che sarà probabilmente la sua prossima nemesi, la terrorista saudita Hala, come se non ci fosse già abbastanza ansia nel mondo....