sabato, novembre 05, 2011

NICO ORENGO "DI VIOLE E LIQUIRIZIA"
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Strano libro, la storia scorre lineare fino ad un certo punto, un sommerlier francese si reca nelle langhe per fare un corso in una vineria, l'ostessa gli interessa (scusate il gioco di parole) e la moglie divorziata gli crea casini con la figlia. Poi d’emblée l'autore inserisce un personaggio assurdo che cambia anche nome insieme ad un'altra. Passate alcune pagine il romanzo rientra in carreggiata e prosegue fino all'epilogo abbastanza efficace e non troppo scontato. A conoscere l'autore mi verrebbe da togliermi il dubbio.....

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sempre interessantissime le tue recensioni! :*