mercoledì, giugno 29, 2011

JAMES PATTERSON "CARTE BLANCHE"
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Il solito Patterson applicato allo 007 che fu di Ian Fleming.
Ovviamente è impossibile immaginarselo con una faccia diversa da quella di Daniel Craig (o con i suoi addominali e quant'altro) mentre passa dalla Serbia a Dubai passando per Londra per finire a Cape Town, in un Sudafrica che sta lentamente alzando la testa. Donne tutte bellissime e molto intelligenti, alcune anche cattive, popolano questo libro, assieme a marchingegni tecnologici e a macchine sportive; ogni volta che la storia sembra prendere una forma arriva l'ennesimo colpo di scena, ma per gli amanti del genere questo libro è la manna dal cielo!

lunedì, giugno 27, 2011

JORGE AMADO "DONA FLOR E I SUOI DUE MARITI"
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Donna Flor è, a conti fatti, una donna molto fortunata; magari non subito con quella madre da incubo e non dopo, sposata con Vadinho che è capace di portarla dall'estasi della passione al dolore più cocente tra tradimenti ed estorsioni, ma poi arriva Teodoro il farmacista.
Con questo nuovo matrimonio Flor troverà faticosamente un equilibrio, aiutata in questo dal fantasma di Vadinho e tra un amante passionale, anche se ectoplasma, e un marito meraviglioso chi sta meglio di lei?
Romanzo divertente, scritto come solo i sudamericani sanno fare, con quella modalità che sembra tu possa mordere il libro e trovarlo anche saporito. Suoni, odori e colori di una Bahia magica e piena di personaggi indimenticabili che viene voglia di andarci!

sabato, giugno 25, 2011

ELIZABETH GASKELL "SYLVIA'S LOVERS"
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Libro estremamente triste, inoltre la storia pesante non viene agevolata dal dialetto dello Yorkshire e dalle continue citazioni bibliche. Ammetto che questo libro ha messo a dura prova il mio amore per la Gaskell, lo stesso amore che Cranford aveva solo scalfito.
Ora leggerò Ruth e poi avrò concluso tutta la sua bibliografia, mi auguro non solo che sia più allegro, ma siccome anche questo non l'hanno tradotto, anche più semplice!

giovedì, giugno 23, 2011

FEDERICO DE ROBERTO "I VICERE'"
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Grandiosa saga epica di una dinastia della Catania tra il 1850 e la fine del secolo stesso. Paragonabile per alcuni versi ai Buddenbrook e per altri al Gattopardo la storia di questa famiglia, secondo me ispiratrice del famoso motto "parenti serpenti", potrebbe essere forse intesa come l'evoluzione (o involuzione) di alcuni degli ideali liberali e democratici del tempo di Garibaldi.
Si conclude infatti con l'elezione a deputato dell'ultimo dei principi Uzeda, che commenta sul letto di morte della zia come il suo "spirito democratico" sia stato costruito attorno alla necessità di mantenere i vecchi privilegi, quelli cioè di una nobiltà ricca e latifondista che stava scomparendo con la caduta dei Borboni.
I magheggi dell'epoca e tutti i vari truschini per annullare matrimoni, contrarne altri e frodare il prossimo ci fanno notare come nel corso di un paio di secoli non sia cambiato proprio niente, al massimo alcune truffe si sono arricchite di particolari e migliorate, ma insomma niente di nuovo sotto il sole (o il fronte occidentale).
La pletora dei personaggi, specialmente all'inizio, può far fare un po' di confusione, come anche la modalità dell'autore di seguire solo un ordine cronologico delle vicende piuttosto che attenersi alla storia di un personaggio o del suo punto di vista, ma una volta chiaro il quadro della situazione, veniamo trascinati nelle vicende di questa famiglia siciliana che non ha niente da invidiare ai Forrester o a qualsiasi soap opera.

lunedì, giugno 20, 2011

CHARLES DICKENS "GREAT EXPECTATIONS"
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Bello, ma che tristezza la storia del giovane Pip che sembra viva per venire deluso. Prima gli si presenta una bambina che diventerà la sua ossessione d'amore, poi gli si permette di diventare "un signore", ma quando scopre chi gliel'ha permesso quasi non si riprende, nel momento stesso in cui decide di dichiararsi la sua ipotetica futura moglie sposa il padrino....
Messa così sembra la trama più triste del mondo, ma la capacità narrativa di Dickens permette alla storia di essere divertente quando è il caso e amaro quasi tutto il resto del tempo. 
Il finale potrebbe poi essere interpretato come un'altra "Grande speranza", ma considerato la fine che hanno fatto tutte le altre speranze del protagonista, ci sarebbe quasi d'augurarsi che così non sia.

venerdì, giugno 17, 2011

NALINI SINGH SERIE PSY/CHANGELING 1-10
Di solito non amo i mutaforma, licantropi e quant'altro e non avrei letto questa serie se non mi fosse stata molto caldamente consigliata da alcune amiche del circolo di lettura di cui faccio parte e quindi mi sono dovuta ricredere. Questa serie di Nalini Singh, ambientata in una San Francisco lontana solo 100 anni nel futuro vede il mondo composto da tre razze: gli Psy (umanoidi dai molteplici poteri mentali) i mutaforma (uomini lupo, uomini leopardo, uomini orso etc.etc.) e gli umani (sfigatissimi).
Gli Psy sono comandati da un concilio di 7 tra i più potenti tra loro, ma qualcosa all'interno della rete neurale che li connette inizia a scricchiolare e nel corso di questi primi 10 libri (più tre novelle, più svariati racconti) si assiste al lento sgretolarsi di questa civiltà, che aveva rinunciato ad ogni vestigia di umanità per tenere sotto controllo il potere e quindi, poi, controllare il mondo. Mentre gli umani tentano di ritagliarsi uno spazio tra questi "superumani" e i changeling le storie d'amore tra questi ultimi e alcune psy sono le trame dei libri.
Niente di particolarmente originali, ma sicuramente sono scritti bene e si fanno leggere molto velocemente.

mercoledì, giugno 15, 2011

JAVIER MARIAS "CORAZON TAN BLANCO"
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Primo libro che leggo di questo autore, considerato da alcuni il suo migliore, una specie di giallo/noir che Marìas ha scritto dopo aver visto in tv il "Macbeth" di Orson Wells.
Un figlio che si sposa e il padre che, a mo' di augurio, gli dice di non raccontare mai i suoi segreti alla moglie, ed ovviamente il figlio entra il loop. Chi è questo padre che lui non conosce bene, vedovo da più di 15 anni per la terza volta? Come mai la sua seconda moglie, zia del protagonista, si è sparata appena tornata dal viaggio di nozze? e chi era la prima moglie (non Rebecca, questo lo posso anticipare)?
Mentre il protagonista torna nel passato alla ricerca di spiegazioni, l'autore esamina il matrimonio vivisezionandolo; in particolare la frase secondo cui i membri della coppia si chiamano per nome solo quando sono arrabbiati o si stanno per dare brutte notizie mi ha colpito molto.
Altro particolare insignificante è che Juan una sera compra "La casa delle belle addormentate" solo perchè gli piace il titolo, ma non l'argomento, e guarda caso Kawabata era il libro che avevo letto appena prima di questo.
Il viaggio di ricerca del protagonista come viaggio alla scoperta delle relazioni umane, il dubbio, l'eccitazione, il tormento e l'estasi, tutto questo viene affrontato con un certo distacco empirico che mi è piaciuto molto, come anche lo stile dello scrittore, molto arzigogolato nelle su frasi, apre milioni di parentesi nei discorsi, ne chiude anche 4 o 5 assieme, ma non ti perdi, insomma bello.

lunedì, giugno 13, 2011

YASUNARI KAWABATA "LA CASA DELLE BELLE ADDORMENTATE"
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Questo libro e' uno di quei pochi casi in cui la scrittura, le parole che l'autore utilizza e la poesia di alcune frasi, sono state per me piu' importanti della storia, che a conti fatti non mi e' piaciuta poi tanto. Sin troppo onirica e molto angosciante, quasi un viaggio nelle memorie del corpo e, forse, metafora del corpo che invecchia come esempio della perenne metamorfosi della persona. Un po' mi ha anche ricordato il Marquez de "Memorie delle mie puttane tristi", ma quale libro di un vecchio in un postribolo non me lo ricorderebbe? Ammetto pero che il sudamericano e' di molta più' facile lettura, per tutto il libro mi sono chiesta se magari Kawabata volesse intendere molto altro e sono io che non ci sono arrivata....

sabato, giugno 11, 2011

JONATHAN SAFRAN FOER "TREE OF CODES"
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Questo libro è un'opera d'arte di per sè (chissà se lo tradurranno mai in italiano) che sono sicura Bruno Munari avrebbe apprezzato.
La storia si estrapola da "The street of crocodile" di Bruno Schultz ed un racconto breve, a tratti poetico, ma non è facile seguirlo mentre si tenta di leggere senza fare errori.

giovedì, giugno 09, 2011

VIRGINIA WOOLF "ORLANDO"
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E' probabile che per capire la storia io debba vedere il film; nonostante l'introduzione, le note critiche ed auobiografiche e la varie spiegazioni riguardo al fatto che questo romanzo vada inteso come una lunga lettera d'amore di Virgini Woolf a Vita Sackville-West, io non l'ho capito.
Tra l'altro posso aggiungere, siccome non è il primo libro dell'autrice che leggo, che probabilmente sarà anche l'ultimo, perchè lei mi annoia.

martedì, giugno 07, 2011

SUZANNE COLLINS "THE HUNGER GAMES"
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Prendete due racconti di King (scritti entrambi con lo pseudonimo di Richard Bachman) "La lunga marcia" e l'altro un po' più breve da cui hanno tratto anche un film con il governatore della California: "The running man"; levate l'uomo prestate e sostituite con ragazzina affascinante, aggiungete eventuale storia d'amore e mescolate, non shakerate.
Tutti gli ingredienti per un best seller in questo primo libro di una trilogia da poche pretese, non che non leggerò i prossimi due sia chiaro, ma mi aspetto un lieve miglioramento considerato che le basi ci sono, ma l'autrice, secondo me, dovrebbe andare un po' più a fondo nella psicologia dei personaggi e magari, ma ormai è tardi, scegliere nomi migliori non avrebbe nuociuto ;)

domenica, giugno 05, 2011

ERRI DE LUCA "LE SANTE DELLO SCANDALO"
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Elenco, più o meno dettagliato, di donne che nella bibbia hanno lasciato il segno. Qualche chicca e cose note, come la storia della Madonna che Erri ha raccontato più o meno in tutte le salse. 
Da ricordare, per quanto mi riguarda, la storia di Betsabea e quella di Ante, poeta juguslavo incarcerato dal regime di Tito che spaccava pietre per liberarne la scintilla.

venerdì, giugno 03, 2011

CHARLOTTE BRONTE "SHIRLEY"
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Bello, denso, ricco di personaggi difficilmente dimenticabili. Sullo sfondo degli scontri luddisti all'inizio del 1800 la storia quasi parallela di due giovani donne e di due fratelli diversissimi tra loro. Caroline è dolce, bella e sottomessa, tendente all'isteria aggiungerei, Shirley è tenace, una lottatrice e non teme i pregiudizi del tempo; nei fratelli Robert e Louis troveranno il loro equilibrio nella cornice della campagna inglese.