mercoledì, agosto 29, 2007

Umarells - Un sito (e libro) IMPERDIBILE.

Danilo "Maso" Masotti è un genio.
Ma un genio serio, che con evidente amore per la materia, oltre ad una spiccata bolognesità che aiuta, ha "fermato" e didascalizzato una leggenda.
Leggenda che fortunatamente quasi tutti noi abbiamo (o abbiamo avuto) in casa o nel palazzo, alla parrocchietta o in fila alla posta.
Gli umarell. Traduzione dall'emiliano: gli ometti. I mitici anziani onnipresenti, a volte un poco snervanti, ma patrimonio dell'umanità intera.
Quelli che camminano con le mani dietro la schiena, che portano il berretto, giocano a bocce o a briscola, bevono il quartino e guardano i lavori stradali commentandoli in gruppi appassionati. Mio nonno, insomma! (gita in corriera compresa).
Danilo e via via molti altri, hanno riempito il blog di foto che già viste da sole parlano, commentate...non ve lo dico neppure, creando categorie favolose, ad altissimo rischio-ufficio per l'assoluta impossibilità di rimanere seri mentre le si apre una ad una.
Risate e tenerezza si sprecano tra feste dell'amicizia, umarells e motori, intorti con le zdaure (le signorotte, lady umarell per intenderci), mangiate senza confini e surreali cartelli.
Lo adorerete. umarells.splinder.com
(Grazie Lupina, la tua segnalazione ha svoltato questa fine agosto tristissima!)

giovedì, agosto 23, 2007

Irlandesi, se li conosci non li eviti - Diego Tronca - Sonda

Tanto per rimanere in tema "vacanze della socia", tra un libro e l'altro ho preso una pausa, affrontando una delle Guide Xenofobe (che, partite in sordina, hanno già coperto una buona parte di Italia e d'Europa) e che mi è stata regalata qualche tempo fa a metà tra il serio e il faceto.
Va detto che per varii motivi io sono partigiana e parziale sull'argomento Irlanda, va specificato anche che ci ho passato brevi periodi di ferie e non certo di lavoro, ma sinceramente mi aspettavo uno sguardo leggermente meno drastico.
Nonostante il sottotitolo spinga ad avvicinarsi all'Isola di Smeraldo, la descrizione che Tronca fa degli irlandesi è piuttosto negativa, tendente all'acidognolo in più punti e in parte distante non solo da ciò che io ho potuto vedere, ma da quello che altri amici, residenti lì da anni, mi dicono.
E' vero che ogni esperienza è parte a sè, ma proprio per questo non so se il ridimensionare così amaramente le idee che molti italiani hanno su questa nazione sia un semplice sfogo o viceversa una premura per evitare delusioni arrivati al dunque.
Sono certa che esistano diversi lati negativi del soggiornare lì, come dappertutto del resto, ma so anche che molte persone non tornerebbero più qui in Italia e che gli irish non sono certo gli ultimi tra le popolazioni con cui è più semplice avere a che fare, sperando sopravvivano al boom economico che li ha sorpresi (ma che sta già calando).
Comunque una lettura utile, con titoli ai capitoletti decisamente simpatici e accattivanti e sicuramente "fuori dal coro" rispetto ai siti o le pubblicazioni piene di trifogli e folletti.
PS A proposito, domani Irlanda-Italia di rugby, test match per i Mondiali, in chiaro su La Sette...

martedì, agosto 21, 2007

Chourmo, il cuore di Marsiglia - J.C. Izzo - edizioni e/o

Sapevo che una volta iniziata la Trilogia non sarei riuscita a lasciare in pace Fabio Montale e infatti...divorato nello spazio di un Bologna-Roma è stato chiuso anche il secondo capitolo delle vicende giallo-nere e "sociali" di Izzo.
Meno bello di Casino Totale a parer mio, (ma forse è tipico restare legati alla prima opera) Chourmo ha una storia di fondo forse troppo tirata, ma la forza e il gusto di cui vi raccontavo qualche settimana fa.
E di gusto in particolare parlo perchè questa volta Fabio si lascia andare più volte ai piaceri della tavola, facendo venire l'acquolina in bocca al lettore che fino a un secondo prima si struggeva per la fine di qualche personaggio...

Più crudo nel linguaggio, più rabbioso e sempre totalmente marsigliese è quasi dato per scontato, nel caso vi sia piaciuto il primo. E ora non resta che passare a Solea...

lunedì, agosto 20, 2007

"Spring Flowers, Spring Frost" di Ismail Kadare

Questo è un piccolo libro che sono contenta di aver preso a caso, perchè racconta di un Albania appena uscita dalla dittatura e che, inciampando e rallentando, inizia il suo cammino verso quella che sembra una democrazia, qualsiasi cosa significhi attualmente la parola.
In Albania la Kanun (credo bedda in italiano) è una faida che le famiglie si tramandano da generazioni ed è in una di queste che il protagonista, un pittore, si ritrova a causa della sua fidanzata, in un paese sospeso tra antico e moderno, così vicino e allo stesso tempo così lontano.
Ho cercato un po' di informazioni, ma non credo che questo libro sia stato tradotto in italiano, e comunque questo scrittore vive in Francia dal 1990 dopo aver richiesto asilo politico e essere stato più volte proposto come premio Nobel.
Dal suo romanzo si dipartono una serie di storie e di leggende parallele alla trama del romanzo e non a caso abbiamo una serie di capitoli doppi, uno spaccato delle tradizioni del paese dell'aquila a due teste ed una revisione del mito di Edipo e di Prometeo. Esisterà veramente il Book of blood, dove vengono riportate tutte le faide familiari ancora aperte?
Attraverso i sogni del protagonista passato e presente si confondono lasciando anche il povero lettore un po' spaesato, in una trama che alterna momenti di profonda disperazione a situazioni veramente esilaranti.

sabato, agosto 11, 2007

EIRE Update
Molti dei nostri amici blogger si divertono a mettere la loro lista degli acquisti sul blog, ora farò lo stesso grazie ai moltissimi charity shop che mi permettono l'acquisto compulsivo in terra d'Irlanda:
- la Trilogia (His dark materials) di Pullman, dopo aver letto i commenti sui blog di Dreca e Heraclitus;
- Generation X e Girlfriend in a coma di Douglas Copeland, che dopo JPOD è diventato uno dei miei autori preferiti;
- The corrections, di Jonathan Franzen, che sembra essere un libro che vale la pena;
- Shantaram di G. David Roberts, caldamente consigliato dall'amico Ian in partenza per la Thailandia, have a good craic buddy;
- Skinny Bitch, perchè mi piaceva il titolo;
- The Book of Illusion di Paul Auster, così lo leggo dopo la trilogia di New York;
- Enduring Love di Ian McEwan, perchè in italiano non lo sopporto e magari in originale è meglio...;
- Spring flowers, Spring frost di Ismail Kadare, perchè mi sembra di non aver mai letto niente di questo autore;
- Cross e 6th target di Patterson, perchè di lui ho tutto e impazzisco sia per il detective Alex Cross che per le ragazze del club omicidi;
- Angels & Demons e Digital Fortress di Dan Brown, anche qui per concludere la collezione;
- A spot of bother di Mark Haddon perchè il libro sul bambino autistico mi era piaciuto tantissimo ( the curious accident of the dog in the night time);
- Cause celeb di Helen Fielding, perchè è il primo libro dell'autrice di Bridget Jones e la chicklit mi piace oltre ogni dire;
- Hannibal Rising di Thomas Harris perchè mi piace sapere tutto su Hannibal Lecter;
- The worst-case scenario survival handbook for life, perchè l'ho aperto ed ho cominciato a ridere;
- Kazuo Ishiguro The remains of the day, perchè mi piace tantissimo come scrive e quello che dice;
- Big Fish di Daniel Wallace, perchè mi hanno hanno detto che era un bel film;
- American pastoral di Philip Roth perchè Patty ne aveva parlato bene;
- Hateship, friendship, courtship, loveship, marriage di Alice Munro, perchè ne avevo letto su Immersioni libridinose;
- un paio di libri per la gonza alta a sorpresa.
Per il resto, ho appena finito di leggere Harry Potter 7 e sono sicura che a breve la Rowling se ne uscirà con una nuova saga il cui protagonista sarà il nuovo orfano, e io ovviamente la comprerò ugualmente pur con la certezza dell'operazione commerciale, cosa che in passato non mi ha mai fermato, in effetti. Buone Vacanze e a presto su questi schermi.

giovedì, agosto 09, 2007

Il mondo a tavola - Precetti, riti e tabù di Chef Kumalé - Einaudi - pag 190 (recensore: il nostro cucchiaio d'oro, Yari)

Vittorio Castellani alias chef Kumalè è un viaggiatore vero, lo si capisce da quella forma di rispetto 'a priori' che adotta parlando del cibo e delle culture altre.
Questo libro non è un ricettario, ma le ricette ci sono, non è un saggio antropologico, ma anche gli studi sul comportamento umano nella definizione dei riti e dei tabù alimentari ci sono, non è neppure soltanto uno studio sull'alimentazione, ma di alimentazione si parla eccome. Insomma, sono in difficoltà a definirlo; diciamo che Castellani ha tentato di fare una cosa difficile, ha cercato di dimostrare come, differenti culture gastronomiche legate a differenti popoli, esprimano differenti forme di alimentazione che tendono però a seguire schemi comuni, schemi generici, di livello superiore, schemi che prescindono dalla latitudine, dalla religione e dal colore della pelle. La cosa migliore è che chef Kumalè fa quest'operazione con semplicità, senza giudicare, senza risultare mai supponente, semplicemente elencando, avvicinando, sovrapponendo e lasciando a chi legge la conclusione che non c'è differenza alcuna tra le pinne di squalo e gli spaghetti, tra il venerdì di magro e la rottura del digiuno notturna durante il Ramadan.
Verso la fine del libro poi fa un passo oltre e cerca di capire, di tracciare un possibile scenario futuro conseguente al meticciamento delle culture alimentari che già si può vedere in atto in paesi nei quali l'arrivo delle cucine etniche provenienti da altre parti del mondo, al seguito dei nuovi migranti, ha avuto, per forza di cose, un impatto meno drammatico, rispetto al nostro (Inghilterra, Germania, Stati Uniti, ecc ecc).
Libro scritto bene, che ha soddisfatto alcune curiosità che ho sempre avuto e che mi ha lasciato con la voglia di provare a mischiare in una prossima cena sul terrazzo piatti nuovi e piatti della nostra cucina. Buon Appetito.

martedì, agosto 07, 2007

Casino Totale - Jean Claude Izzo - Edizioni e/o

Ne avevo sentito parlare benissimo già da tempo e da diversi amici, lettori accaniti, ma fino ad ora me ne ero tenuta lontana e non certo perchè non mi fidassi dei loro pareri! Aspettavo di tuffarmi in Casino Totale solo perchè il primo romanzo di una trilogia, la "trilogia marsigliese" insieme a Chourmo e Solea e non volevo entrare in un tunnel monoautoriale prima di averne il tempo.
E sono molto felice di avere atteso l'estate perchè la prosa di Izzo, veloce, molto semplice anche se raffinata, è profumata di mare e di basilico...immaginare Marsiglia sotto il sole, sentire il caldo dei quartieri e del porto è più semplice con la spiaggia di fronte.

Casino Totale è una storia noir, ma solo marginalmente. Parla di amicizia, di immigrazione e disperazione, di umori, cibo, sesso e tutto quello che è vivo, perchè si muove in una realtà pulsante, quasi violentemente vitale.
Un libro che segue il protagonista, Fabio Montale (poliziotto per modo di dire e uomo ideale di molte amiche...) e che tramite il suo occhio ti consegna frasi e principi straordinari, da scovare riga per riga.
E che ti rende molto fiera di essere nata in un Paese mediterraneo.

venerdì, agosto 03, 2007

Michel Houellebecq "Le particelle elementari" Bompiani 8.80€

Libro pesante questo, non proprio estivo, ma non credo ci sia una stagione adatta a leggere un romanzo che mi ricordato molto la Bestia Umana di Zolà (e non voleva essere una citazione colta, ma un dato di fatto).
Michel Djerzinski e Bruno Clement sono due fratellastri: il primo incapace di amare, anche se forse il troppo dolore lo ha portato a crearsi un armatura spessissima, il secondo erotomane folle con probabilmente il problema opposto: il sesso come modo di ottenere amore o meglio, come modo per prenderne le distanze.
La loro vita si snoda cavalcando la rivoluzione antropologica degli anni '60 e la presunta liberazione sessuale, quella che, a quanto sembra, ha portato il sesso sbandierato ad essere un bene di consumo più che un piacere.
Tristissima la descrizione delle sessantottine di allora viste al giorno d'oggi, anche se il libro è pesante nella sua interezza. Paragoni tra persone e particelle, disamina dell'ascesa storica dell'individualismo... Forse per la prima volta ho pensato che questo fosse uno dei rari esempi di libro politicamente scorretto in toto.
Personaggi tragici e comici si incrociano a formare un'immagine che rivela un'agonia di fondo tale che il finale, con la scomparsa dell'umanità in quanto tale, sembrerà un sollievo.
Il problema di questo libro quindi non è tanto come sia stato scritto, ma il fatto stesso che sia stato scritto e che sicuramente avrà degli emuli (dai quali, se posso, mi terrò adeguatamente lontana).
Approfitto di questo post per salutarvi per un po', la gonza bassa stacca e va in vacanza. Divertitevi anche voi, a presto su questi schermi!

giovedì, agosto 02, 2007

Kathy Reichs "Skeleton" Rizzoli 15.20 €
Ultima fatica dell'antropologa forense Tempe Brennan, nella cui infanzia questo libro ci porta a fare un excursus che ci permette di comprendere meglio i suoi tumultuosi rapporti con la sorella e con l'ex marito.
La ricerca di ragazze scomparse evoca dei dolorosi flashback nella nostra eroina, che torna a cercare una sua amica d'infanzia scomparsa improvvisamente quando aveva 14 anni e della quale non si è mai più saputo niente.
Un giallo pieno di colpi di scena, niente a cui non siamo abituati, condito però con tutti gli ingredienti che ci fanno trovare a nostro agio con i personaggi di questa serie, perchè di serie si tratta ormai, visto che credo questo sia il decimo libro che ha come protagonista Temperance.
La storia con il detective Ryan è arrivata alla fine, o almeno così dicono i protagonisti e chiaramente tra ciò che dicono e quello che fanno c'è il solito abisso... giusto per la cronaca, il detective più figo del mondo e il gonzorte utilizzano lo stesso profumo, anche questo è chiaramente un segno.