mercoledì, aprile 11, 2007

Agota Kristof " Trilogia della città di K." Einaudi 10.50€
(recensore esterno mammola)
Confesso la mia mancanza nel comprendere al volo le situazioni: ho dovuto rileggere almeno 50 pagine al centro del libro per averne chiara tutta la trama.
Libro che si legge tutto di un fiato perché avvincente, ma che ad un certo punto ti fa esclamare: "Ma allora? Dove mi sono persa?” ma anche questo forse lo rende particolare.
Non racconto assolutamente la trama e dico soltanto che è la storia di due fratelli in una non ben identificata regione dell’est europeo (ritengo l’Ungheria, patria dell’autrice) dalla loro fanciullezza all’età matura. Scritto in una forma molto scarna, ma nello stesso tempo piena di sentimento e attenta a fornirci ogni indizio sui personaggi che popolano il libro.
Personalissima la forma nei primi capitoli, la lettura del terzo ed ultimo capitolo mi ha ricordato il libro "Le Braci" di Sandor Marai, non tanto per la trama quanto per l’atmosfera che ci fa respirare.

Credo sia chiaro che il romanzo mi è piaciuto molto anche se mi ha lasciato un po’ di inquietudine, ma ben vengano questi libri!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' piaciuto molto anche a me, ed ho provato lo stesso senso d'inquietudine nonché angoscia (ne ho parlato in un post del 2006, credo).

Anonimo ha detto...

prendo nota, grazie delle soffiate.